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venerdì 28 settembre 2012

L'agopuntura ed il dolore


Agopuntura per il dolore cronico

Il dolore cronico, di cui soffre il 30% circa della popolazione adulta, porta molte persone, insoddisfatte o non completamente soddisfatte dall'assunzione di farmaci analgesici e antinfiammatori, a sperimentare gli effetti benefici delle tecniche proprie della medicina cinese, prima fra tutte l'agopuntura.
L'agopuntura, tra le tecniche terapeutiche di cui si avvale la Medicina Cinese è sicuramente la più nota specie per le sue azioni sedative ed analgesiche.
Un detto cinese, basato su un gioco di parole, recita Bu tong ze tong, tong ze bu tong la cui traduzione letterale è: "se il passaggio non è libero c'è dolore, se il passaggio è libero non c'è dolore", illustra il principio generale che l'ostruzione dei meridiani o degli organi interni è la causa del dolore. L'ostruzione può essere causata da fattori patogeni esterni (climatici, traumatici...) o interni (da malfunzionamento degli organi), che impediscono all'energia di circolare in modo appropriato. Se l'energia ristagna compare il dolore.
La semplice infissione di sottili aghi lungo il decorso dei meridiani dell'area interessata risolve il dolore rimuovendo l'ostruzione della circolazione dell'energia e del sangue nei tessuti.
Quando e dove energia e sangue fluiscono non c'è dolore.
L'analgesia mediante agopuntura diffusamente utilizzata nell'ambito delle cure dentarie (in caso di allergie agli anestetici), della sala parto e nei grandi interventi chirurgici per ridurre la somministrazione di farmaci analgesici, ha obbligato anche i più scettici a considerare seriamente le capacità terapeutiche dell'agopuntura e della medicina cinese.
Oggi l'efficacia delle cure agopunturistiche è consacrata non più soltanto dal fatto di essere state per secoli l'ancora di salvezza per milioni di persone colpite da dolori e altre infermità, ma anche dalle conferme sempre più numerose degli studi scientifici in cui vengono applicati i metodi dell'indagine statistica moderna, con l'analisi di una adeguata casistica.
La terapia con agopuntura è particolarmente raccomandate per alcune patologie dolorose dalla ricerca scientifica moderna, per i favorevoli risultati ottenuti in studi clinici controllati e di laboratorio. Ricordiamo:
La cefalea e l'emicrania
I dolori lombari, inclusa la sciatica
I dolori cervicali
Il cosidetto 'gomito del tennista'
I dolori della spalla
I dolori del ginocchio
I dolori mestruali
La sindrome del tunnel carpale
La fibromialgia



L'agopuntura cambia il modo in cui il cervello percepisce ed elabora il dolore


ScienceDaily (Nov. 30, 2010) - Usando le immagini della risonanza magnetica funzionale, dei ricercatori hanno captato immagini del cervello mentre dei pazienti sperimentavano uno stimolo doloroso con e senza agopuntura per determinare come per effetto dell'agopuntura il cervello elabora il dolore. I risultati dello studio, che, secondo i ricercatori suggeriscono l’efficacia dell’agopuntura, vennero presentati il 30 novembre al meeting annuale della Società Radiologica del Nord America (RSNA).
"Finora, il ruolo svolto dall’agopuntura nella percezione ed elaborazione del dolore è stato controverso. La Risonanza Magnetica Funzionale (fMR) ci dà la possibilità di osservare direttamente le aree del cervello che vengono attivate mentre il dolore viene percepito e vedere le variazioni che accadono con l'agopuntura." ha detto il Dr. Nina Theysohn, direttore della ricerca, del the Department of Diagnostic and Interventional Radiology and Neuroradiology at University Hospital in Essen, Germany.
Le immagini della  Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI)1 misurano i minuscoli cambiamenti che hanno luogo in una parte inattiva del cervello, mentre un paziente svolge un compito o viene esposto a uno stimolo esterno specifico.
Nello studio, condotto in stretta collaborazione con il Department of Complementary and Integrative Medicine at University of Duisburg-Essen, 18 volontari sani vennero sottoposti a fMRI mentre uno stimolo elettrico doloroso veniva applicato alla caviglia sinistra. Successivamente vennero infissi degli aghi d'agopuntura sul lato destro in tre sedi tra le dita del piede, sotto il ginoccho e vicino al pollice. Con gli aghi in sede, la fMRI venne ripetuta mentre nuovamente correnti elettriche venivano dirette verso la caviglia sinistra. I ricercatori infine confrontarono i dati e le immagini ottenute dalle sessioni di fMRI attuate senza agopuntura e quelle di fMRI con agopuntura.
L'attivazione delle aree del cervello coinvolte nella percezione del dolore erano significativamente ridotte o modulate sotto agopuntura" ha detto la  Dr. Theysohn.
In modo più specifico, la fMRI rivelò durante la stimolazione elettrica senza agopuntura una attivazione significativa nell'area motoria supplementare controlaterale, nella corteccia somatosensoriale,  nell'insula bilaterale precuneo e la corteccia somatomotoria. Durante l’agopuntura, l'attivazione nella maggior parte di queste aree del cervello deputate ad elaborare il dolore fu significativamente ridotta.
Secondo la Dr. Theysohn,  oltre agli effetti specifici sul segnale doloroso, l'agopuntura influenza anche l'attivazione delle aree del cervello che governano le aspettative di dolore del paziente, come nella risposta analgesica placebo.
L'insula anteriore, per esempio, svolge un ruolo nel trasformare la sensazione dolorosa in cognizione e rappresenta una componente soggettiva della sensazione dolorosa. La  ridotta attivazione della corteccia somatosensoriale primaria e dell'insula durante l’agopuntura indica l'esistenza di una modulazione inotta dall'agopuntura del codice sensoriale dello stimolo doloroso.
"Si suppone che l'agopuntura agisca almento attraverso due meccanismi – effetti non specifici basati sulle aspettative e modulazione specifica del segnale doloroso entrante. Le nostre scoperte supportano l’esistenza di questo doppio meccanismo, non specifico e specifico, e suggerisce che l'agopuntura può aiutare ad alleviare il dolore" ha detto la Dr. Theysohn.



Reumatismi, quelli veri e quelli falsi


Si possono considerare 'falsi reumatismi' tutte le sindromi, articolari e periarticolari, dolorose non influenzate dai fattori climatici.
Il segno patognomonico da ricercare per diagnosticare una  patologia reumatica vera, è la metereodipendenza, correlabile con la presenza nei meridiani di uno o più fattori patogeni esterni (del Vento, del freddo, dell'Umidità, del Calore o della Secchezza). Il dolore è influenzato dalle variazioni climatiche.

Si possono considerare false sindromi reumatiche quelle non influenzate dai fattori climatici. In questi casi l'ostruzione della circolazione di energia e sangue nei meridiani e la conseguente comparsa di dolore può essere imputata alle seguenti sindromi:
1. Deficit di sangue: si manifesta più frequentemente nelle donne, specie dopo il parto o dopo mestrui abbondanti. Se il sangue é in deficit non circola adeguatamente, per cui non può nutrire le articolazioni e i tessuti periarticolari; compare un dolore sordo e non metereodipendente.

2. Deficit di Fegato e Reni: questa forma é tipica degli anziani; si tratta di una dolenzia sorda e  continua. I dolori, che sono più frequentemente localizzati a lombi e ginocchia, peggiorano con la stanchezza.
3. Sindromi postvirali: si tratta di ristagno di Umidità interna, talora associata a Calore.

4. Stasi di sangue: possono essere sindromi di origine postraumatica o  spesso compaiono degli anziani, nei quali ila circolazione di energia e sangue può essere rallentata a seguito di condizioni di deficit (di energia, di yang, di sangue) o di eccesso (di Freddo, di Calore, di Umidità/mucosità).

5. Vento interno : anch'esso può causare dolori di tipo migrante, ma non metereodipendenti; anch'essi sono più frequenti negli anziani.



Il mal di testa, ad ognuno il suo


La testa è per la medicina cinese l'area del corpo in cui confluiscono tutti i meridiani yang del corpo. Anche l'energia e il sangue di tutti gli organi giunge direttamente o indirettamente al capo. Questa premessa anatomo-funzionale spiega come l'origine del mal di testa può essere fatta risalire a cause esterne, interne o ad entrambe.  che Nella ricerca delle cause principali e delle concause occorre prendere in considerazione i fattori climatici - Vento Freddo, Vento Umidità, Vento Calore - e i vari tipi di disfunzione degli organi interni.
Fare diagnosi di cefalea
La cefalea di origine esterna è caratterizzata dalla insorgenza improvvisa e dal decorso acuto e si manifesta con sintomi riguardanti la testa ma anche collo e spalle, esensazione di dolenzia muscolare.
a cefalea di origine interna è caratterizzata dall'insorgenza lenta e dalla lunga durata; s'accompagna a sintomi di interessamento degli organi, se è di tipo 'vuoto'(carenza di energia corretta). Ma  se la cefalea interna è di tipo 'pienezza' (eccesso di energia patologica) può presentare sintomi con caratteri di acuzie e pienezza, spesso associati a sintomi di deficit.
Spessisimo nella stessa persona convivono due tipi di cefalea, uno cronico di tipo 'deficit'  e uno acuto di tipo 'pienezza'.
Diagnosi della cefalea in base alla localizzazione
Sede Cause
Cefalea localizzata al vertice È attribuita a compromissione del  Fegato,  causata da deficit di sangue, talora da risalita dello yang di Fegato. La diagnosi differenziale è fattain base ai sintomi di accompagnamento. In casi più rari la cefalea al vertice può essere imputata a deficit di sangue del Cuore (problemi emozionali) o anche a ristagno di Freddo nel canale del Fegato.  Il dolore cefalico che sale dalla nuca e raggiunge il vertice é, invece, attribuito ai Reni.
Cefalea parietale Ha tre origini: yang di Fegato iperattivo; Fuoco di Fegato o Vento di Fegato. Se la localizzazione é monolaterale: a destra é di tipo 'pienezza'; a sinistra é di tipo deficit; ma vi sono eccezioni a questa regola.
Cefalea temporale È dovuta all'associazione di ristagno dell'energia del Fegato e presenza di yang di Fegato, iperattivo, che sale.
Cefalea retro-oculare Se é sorda,  é attribuibile a deficit di sangue del Fegato. Se é violenta a iperattività dello yang di Fegato.
Cefalea frontale È dovuta in genere a mucosità oppure a Umidità; ed é legata a una disfunzione dello Stomaco. Al dolore sono associati i capogiri, perché le mucosità sono offuscanti.È più forte al mattino. La cefalea frontale può essere dovuta anche a ristagno di energia nel meridiano di Stomaco.
Cefalea occipitale Nelle cefalee croniche è in gioco il meridiano della Vescica. Nelle forme acute può trattarsi di  presenza di 'Umidità Calore' nella Vescica; oppure di  'Vento Freddo'.

Diagnosi in base al tipo di dolore
Tipo di dolore     Causa
Dolore sordo   Deficit di energia, deficit di sangue, deficit di Rene
Dolore acuto,  pulsante Yang di Fegato, iperattivo, che sale
Dolore acuto che tira in fuori Tipico del Vento di Fegato
Cefalea, associata a rigidità pronunciata Ristagno di energia di Fegato, che contrae i muscoli, o ristagno di sangue; oppure Vento Freddo esterno.
Cefalea con dolore fisso e lancinante Ristagno di sangue
Cefalea con sensazione di vuoto Deficit di Reni
Cefalea con sensazione di pesantezza, obnubilamento, capogiri E’ dovuta a presenza di mucosità e deficit di Milza



Diagnosi in base a ciò che aggrava e a ciò che migliora
Ciò che migliora o peggiora     Causa
Dolore che migliora con l'esercizio leggero     Umidità e /o mucosità; yang di Fegato iperattivo (il movimento disperde).
Dolore che arriva durante il riposo     Yang di fegato iperattivo
Cefalea scatenata da una improvvisa gioia     Yang di fegato iperattivo
Cefalea che si aggrava con l'attività sessuale   Deficit dell’energia dei  Reni
Cefalea che migliora con l'attività sessuale     Fuoco di Fegato (migliora perché si scarica il 'fuoco ministro)
Cefalea che peggiora con i cibi aspri/aciduli   Yang di Fegato che sale o ristagno di energia del Fegato
Cefalea che migliora in posizione sdraiata   Deficit  di sangue o di Rene
Cefalea che peggiora in posizione sdraiata   Iperattività dello yang
Cefalea che peggiora dopo il mestruo     Deficit di sangue
Cefalea che migliora a mestruo avviato   Ristagno di energia o di sangue di Fegato
Cefalea peggiore al mattino Deficit di Milza e Stomaco


Dott.ssa Rosanna de Paola
Medico Chirurgo
Diplomata in Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese
Esperta in Omeomesoterapia Antalgica ed Estetica Biologica
Tel.3343552972

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Per i sintomi influenzali


Guna ha alcuni grandi rimedi per il supporto dei sintomi del raffreddore e dell'influenza

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Un Manifesto per la Medicina Integrata


Un Manifesto per la Medicina Integrata
La Medicina Integrata promuove l’alleanza tra risorse di cura armonizzate tra loro in modo non
contraddittorio e maturate in discipline diverse appartenenti a più epoche e substrati culturali e
oggi definite come Biomedicina e CAM (Complementary and Alternative Medicines).
I suoi presupposti sono: la relazione, la centralità, la complessità e la globalità della persona,
la scientificità delle pratiche, la corresponsabilizzazione del soggetto di cura o di salute, la visione
della malattia quale fenomeno coemergente da una moltitudine di fattori diversi, la ricerca
della salute come priorità.
La Medicina Integrata riconosce la persona come unità di corpo, mente e spirito in relazione
con la propria storia individuale e con l’ambiente e considera l’attuale divisione fra diversi
modelli terapeutici un ostacolo da superare in una prospettiva di reciproca ausiliarietà.
La libertà di scelta terapeutica del cittadino è un diritto che va affermato e tutelato, insieme al
riconoscimento della libertà di cura per il medico. Le convinzioni personali, culturali e spirituali
di ciascun individuo influenzano l’interpretazione e l’esperienza di malattia e di guarigione.
La Medicina Integrata contempla i significati di salute e guarigione insieme a quelli di malattia
e terapia. Ciascun paziente è insieme oggetto di malattia e soggetto capace di esprimere
un potenziale di autoguarigione che va insegnato e adeguatamente supportato.
La Medicina Integrata promuove la ricerca sull’efficacia e la sicurezza delle cure a prescindere
dalla diversità dei paradigmi dei vari modelli di pratica terapeutica. Le discipline ammesse al
modello di Medicina Integrata devono essere garanti di adeguati livelli di sicurezza e di efficacia
teorica e pratica.
La Medicina Integrata coniuga i valori espressi dai cittadini con quelli professionali del medico
e di ogni altro operatore sanitario soddisfacendo ai criteri di giustizia sociale e di massima
sostenibilità.
La Medicina Integrata realizza un incontro sincretico fra modelli diversi di medicina, reso necessario
dalle nuove conoscenze maturate negli ultimi decenni riguardo l’organismo vivente,
e si fonda su un approccio interdisciplinare e non gerarchico all’organizzazione delle cure.
Le virtù della Medicina Integrata sono: la ragionevolezza nell'uso della conoscenza scientifica,
la comprensione delle situazioni e dei problemi della persona, la sensibilità relazionale per
favorire la reciproca conoscenza, la prudenza nel decidere gli interventi necessari, la responsabilità
quale capacità di prevedere le conseguenze dei propri atti terapeutici, la capacità di
ascolto e il valore dell'opinione del malato quindi la comprensione del linguaggio come
espressione primaria della persona, l'uso oculato e sobrio delle tecnologie, la pertinenza dei
comportamenti terapeutici nei confronti dell'attualità del malato, il valore dell'esperienza
nei confronti di ogni forma di conoscenza proceduralizzata.
Presentato il 3 dicembre 2011 nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio, Firenze
Evento a cura della SIOMI, Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata

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Medico-Chirurgo ,diplomata in Agopuntura e MTC , Esperta in Omeomesoterapia Antalgica ed Estetica