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domenica 18 novembre 2012


Agopuntura e fatica cronica oncologica
Agopuntura e fatica cronica oncologiaca
Lo studio, condotto nelle università di Londra, Manchester e Southampton, mirava a valutare l'efficacia dell'agopuntura per la stanchezza cronica oncologica (cancer-related fatigue - CRF) in pazienti con carcinoma mammario. Gli Autori hanno condotto uno studio randomizzato e controllato confrontando l’agopuntura con i trattamenti usuali. 302 pazienti ambulatoriali affette da cancro al seno hanno partecipato. La randomizzazione ha attribuito 75 pazienti alle cure tradizionali e 227 pazienti alla terapia con agopuntura più cure tradzionali (assegnazione casuale di 1:3 rispettivamente). Il trattamento è stato effettuato da agopuntori una volta alla settimana per 6 settimane mediante puntura di tre coppie di punti di agopuntura. Il gruppo trattato tradizionalmente ha ricevuto un libretto con informazioni sulla fatica e la sua gestione. L'outcome primario era la stanchezza generale a 6 settimane, misurata con il Multidimensional Fatigue Inventory (MFI). Altre rilevazioni includevano la Hospital Anxiety and Depression Scale, la Functional Assessment of Cancer Therapy-General Quality-of-life Scale, e le aspettative di efficacia dell'agopuntura. 246 su 302 pazienti randomizzati hanno fornito dati completi a 6 settimane. La differenza nel punteggio medio di fatica generale, tra coloro che hanno ricevuto il trattamento e quelli che non lo hanno ricevuto è stata -3,11 (CI 95% da -3,97 a -2,25, p <.001). L'intervento ha anche migliorato tutti gli altri aspetti di fatica misurati dall’’MFI, tra i quali stanchezza fisica e fatica mentale (effetto agopuntura, -2,36 e -1,94 rispettivamente, entrambi P <.001), ansia e depressione (effetto agopuntura, -1,83 e -2,13  rispettivamente, entrambe P <.001), e qualità della vita (effetto benessere fisico 3.30; effetto benessere funzionale 3,57; entrambi P <.001; effetto benessere emotivo 1,93 p =. 001; effetto benessere sociale 1.05, p <.05).
Gli Autori concludono che l’agopuntura è un intervento efficace per la gestione della stanchezza cronica oncologica e per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Molassiotis A, Bardy J, Finnegan-John J, Mackereth P, Ryder DW, Filshie J, Ream E, Richardson A. Acupuncture for Cancer-Related Fatigue in Patients With Breast Cancer: A Pragmatic Randomized Controlled Trial. J Clin Oncol. 2012 Oct 29.

a cura di Lucio Pippa

TRATTAMENTO DI UNA NEVRALGIA POSTERPETICA RESISTENTE AI FARMACI: EFFICACIA DELL’ASSOCIAZIONE TRA BOLOCCO DEL GANGLIO SFENOALATINO, NEURALTERAPIA ED ELETTROAGOPUNTURA CONTROLATERALE.

Paziente maschio di 80 anni, in buone condizioni psicofisiche, non assume farmaci per malattie croniche. Nell’aprile del 2011 comparsa di eruzione herpetica a livello toracico destro che interessava i metameri D12 – L1. Da subito è comparsa la nevralgia che si estendeva oltre i metameri interessati dall’eruzione. È stata effettuata terapia farmacologia con tutti i presidi indicati per il trattamento della nevralgia (FANS, Lyrica, Laroxyl, ossicodone, morfina orale). Tutti questi farmaci sono stati usati in sequenza ed in associazione, per periodi più o meno lunghi ma  il risultato si è rivelato poco efficace, con brevi periodi di riduzione del dolore senza mai scomparire.
Il paziente giunge alla nostra osservazione libero da farmaci in quanto considerati inefficaci, presenta una sintomatologia dolorosa, riferita con VAS di 8,  una vasta area di iperlgesia estesa dal metamero D8 fino a L4 ed area di allodinia in a livello paravertebrale tra D12 e L3 (Fig1).
In nero è rappresentata l’area di iperalgesia, in rosso l’area di allodinia.
Presentava inoltre due zone di ipersensibilità  una a livello del cuoio capelluto in zona temporale la cui stimolazione tattile scatenava il dolore nevralgico a livello toracico, ed una soprascapolare.
È stato intrapreso un trattamento terapeutico a cadenza settimanale  con l’associazione di  elettroagopuntura controlaterale, elettroagopuntura auricolare a frequenza di 3-5 Hz ed intensità  alla soglia del paziente associata a blocco incruento del ganglio sfenopalatino, blocco della zone di ipersensibilità del cuoio capelluto e sovrascapolare con lidocaina 1%. Dopo l’infiltrazone nel corso della prima seduta sono scomparse le zone di ipersensibilità del cuoio capelluto e sovrascapolare (fenomeno del secondo). Alla terza seduta si è osservavato una notevole riduzione dell’area di iperalgesia (Fig.2).
Si nota la notevole riduzione dell’area dell’iperalgesia e dell’allodinia.
Alla quarta seduta il dolore si è ridotto del 70% con ulteriore riduzione della zona di iperalgesia. Alla quinta seduta si decide di sospendere le sedute per un soddisfacente controllo del dolore..
Questo caso presenta alcune particolarità interessanti, come la presenza di zone trigger del dolore extrametameriche all’area interessata dalla nevralgia ed il tempo relativamente breve per ottenere un  buon controllo del dolore con poche sedute terapeutiche.
L’associazione fra tecniche terapeutiche che agiscono  sui diversi meccanismi che contribuiscono a mantenere il dolore,  come la modulazione del sistema simpatico ottenuta col blocco del ganglio sfenopalatino e con la neuralterapia insieme all’azione dell’agopuntura con analgesia e modulazione dell’ifiam-mazione  che si verifica  anche a livello centrale, hanno avuto un effetto sinergico per il controllo del dolore in maniera più rapida ed efficace.
A cura di: Giuseppe Gagliardi

Introduzione ai libri antichi
Parte I
Di continuo citato e commentato, il Neijing, il Libro interno, composto di 44000 ideogrammi, è da sempre segnalato come il testo medico cinese classico più influente, al primo posto fin dal 1772 nel Quanshu Siku, Biblioteca completa dei quattro libri del tesoro, catalogo delle più importanti opere di letteratura antica pubblicato sotto l’auspicio del governo cinese. Oggetto di oltre quaranta sapienti commentari cinesi spalmati nei secoli, introdotto e tradotto dai Maestri dei Maestri, citato negli esergo di circa ogni trattato di medicina cinese, viene quotidianamente approfondito in ogni scuola di MTC quale che sia il continente, orientale come occidentale.
Sembrerebbe che in proposito non vi possa essere nulla da aggiungere, ma, non credendo sia così, proveremo, in una serie di tre articoli, a mutare quasi radicalmente prospettiva.
Accademia ed alchimia, essoterismo ed esoterismo, da sempre la cultura umana si è rincorsa ed espressa coniugando questi due inscindibili estremi.
Il volume essoterico, accademico, è testo finalizzato ad illustrare al lettore contenuti culturali e per svolgerli e spiegarli procede in modo logico e sistematico. Non così il testo esoterico, alchemico, che è opera in cui forma e contenuto convergono e si complimentano, ed esprime quindi i suoi significati in pari modo nella struttura e nel contenuto. In esso nulla della stesura formale viene dunque lasciato al caso. Ad esempio, i singoli concetti vi vengono espressi nei capitoli il cui numero è ad essi inerente, all’interno di una numerologia che è essa stessa fondamentale via espressiva esoterica. La stessa lunghezza dei singoli capitoli viene dimensionata quale variabile significante, rapportata al globale sviluppo dell’opera. Il testo esoterico è infatti riservato e affatto divulgativo. Non si rivolge a chi non sa, bensì a chi sa, e di questa preliminare conoscenza del lettore il libro si accerta ad ogni passo. E’ così che in esso le affermazioni si rivoltano in implicite domande, e le domande in affermazioni comprensibili unicamente a chi è ferrato nella materia.
Quanto al Neijing, la sua trattazione è dialogica, in forma di colloquio tra il leggendario imperatore Huangdi, l’Imperatore Giallo, ed i suoi sei leggendari medici di corte. E’ modalità che merita alcuni commenti. Anzitutto il dialogo rappresenta la trasformazione della tradizione orale in tradizione scritta. Il riferimento alla più alta mitica figura cinese riserva poi al volume il massimo lignaggio e segnala, data l’eccezionale cultura dell’imperatore, il supremo livello degli insegnamenti impartiti. Già nel nome dunque, il Huangdi Neijing ovvero il Canone di Medicina Interna dell’Imperatore, enuncia la propria natura di volume apicale e esclusivo. A riguardo va ancora notata l’eccezionale immagine di Huangdi che domanda chiarimenti e informazioni, fin nel titolo sta il primo insegnamento: qui l’imperatore impara, intende. Va poi introdotta una modalità comune alle diverse tradizioni umane, occidentali come orientali, e rivolta ad indicare l’appartenenza di un scritto esoterico al nucleo culturale originario, modalità consistente nel comporlo in due libri. Il primo di essi è rivolto ai fondamenti dell’esistenza e della vita, riguarda i tempi e i modi dell’origine universale. Il secondo si rivolge alle corrette vie umane e modalità esistenziali, ai comportamentali congrui al benessere individuale, sociale, universale. Così è il Neijing, che si compone infatti di due libri, il Suwen, ovvero Domande fondamentali ed il Lingshu, ossia Luminoso spirito cardinale. Si tratta dunque di un precisa antica modalità letteraria. Quanto alla cultura mediterranea ad esempio, ilLibro della Genesi, avvio del Vecchio Testamento, è concepito allo stesso modo. Si compone di cinquanta capitoli, da intendersi come la metà della totalità, rappresentata dal numero cento, scelta di misura e umiltà volta a segnalare il limite che la sapienza può raggiungere e riferire, la metà giusta della verità. Il Libro della Genesiè dunque composto di due libri, le Origini e i Patriarchi. LeOrigini, composto di undici capitoli, svolge l’avvio e lo completa, introducendo il nuovo avvio. I Patriarchicompleta l’impianto numerologico definendo i cinquanta capitoli, come detto la metà del tutto, e così completa ciò che può essere realizzato. Le Origini rappresenta dunque l’avvio dell’esistenza, mentre i Patriarchi, mediante appunto le vite e le vicende dei primi Patriarchi, mostra i diversi modi corretti di relazionare il Cielo e la Terra, chiarendo al popolo il volere di Dio.
Ancora riguardo al bacino mediterraneo vanno ricordati i due poemi omerici, datati fra il nono ed il settimo secolo a C. Entrambi sono composti di ventiquattro capitoli, e questo numero, multiplo del numero tre e del numero otto, e doppio del numero dodici, in quasi ogni cultura rimanda allo zodiaco, alla misura del tempo, tema certo inerente al racconto omerico, calato com’ è nel contesto storico. L’Iliade tratta infatti di una vicenda campale, la guerra di Troia, iniziale fattivo segnale della presa di spazio dell’Occidente sull’Oriente, della modernità sulla tradizione, prevalenza simboleggiata dall’ingegneristico motivo del cavallo di legno. E si noti come il racconto tratti degli ultimi cinquantuno giorni della guerra, prima della caduta di Troia, numero il cui significato è interpretabile in modi non dissimile da quanto prima indicato. Attraverso le vicende di Ulisse e dei suoi compagni, l’Odissea svolge poi i complessi cammini umani necessari ed adeguati a riconoscersi ad una tale epocale evoluzione. La secolare questione omerica e la discussa storicità di Omero come persona e autore, dà poi forma alla secolare trasformazione delle modalità di trasmissione della cultura tradizionale, da orale a scritta, che negli scritti più rilevanti venne sintetizzata e ammantata del simbolico nome di un autore riconosciuto. Per altro, identica questione riguarda la controversa realtà storica di Laozi, mitico autore delTaotejing.
Quanto all’Oriente, del tutto analoga ai precedenti risulta dunque la struttura del Taotejing, tradizionalmente composto di cinquemila ideogrammi, e vale qui l’identica evidenzia di modestia che ha consigliato la composizione del Libro della Genesi in cinquanta capitoli, perché anche cinquemila, come cinquanta, rappresenta ciò che della verità può essere insegnato, la metà del tutto, in questo caso rappresentato dal numero diecimila. Il Taotejing è realizzato anch’esso di due libri, il Tao, la via, l’avvio e la forma dell’esistenza, ed il Te, la virtù, le modalità corrette del vivere umano. Il primo volume del Taotejing, il Tao, composto di trentasette capitoli, rimanda al numero della terza decade in cui la somma dei due numeri componenti è pari a dieci, realizza cioè la completezza e l’unità. E circa questa appartenenza alla terza decade, va chiarito come circa ogni cultura esoterica assimili il numero tre alla perfetta realizzazione, quale che ne siano i nomi e gli attributi, trinità, trimurti, triade, e ne faccia compiuta manifestazione terrena della celeste unitaria matrice dell’esistenza, Il secondo volume del Taotejing, il Te, definisce poi gli ottantuno capitoli del volume, dove il numero ottantuno, numero quadrato del quadrato del numero tre, rappresenta la potenza del numero tre. E va detto come i primi cinque capitoli di questo secondo libro, dal trentottesimo a quarantaduesimo capitolo, posti al centro dell’intero volume, ne rappresentino l'ossatura, le direzioni e i semi stessi dell’insegnamento espresso. Di questi cinque capitoli centrali va poi notata la precisa dimensione dei singoli capitoli. I primi due, il trentottesimo e il trentanovesimo capitolo, corrispondono ai discorsi più esplicativi e diffusi, in assoluto i più lunghi del volume, e ad essi segue il quarantesimo capitolo, quasi al mezzo dell’opera, il capitolo più breve, una semplice nota, il nucleo più intimo, il messaggio centrale, in esso il ritorno, la debolezza, il vuoto risultano nella radice e nella natura stessa dell’esistenza. 
“Il ritorno è la direzione della via, la debolezza è il modo della via. Tutto sotto il cielo è generato dall'essere, l’essere è generato dal non essere.”
(continua)
Bibliografia
  1. A. Chamfrault, Ung Kang Sam. Traitè de Medicine Chinoise. Tome II. Les Livres Sacres de Medicine Chinoise. Ed. Chamfrault - Angouleme. Paris. 1957
  2. A. Husson. Huang Di Nei Jing Su Wen. Association Scientifique des Médecins Acupuncteurs de France. Paris 1973
  3. C. Larre. Su Wen. Editoriale Jaca Book. Milano 2008
  4. C. Larre, Elisabeth Rochat De La Vallee. Huangdi Neijing Ling Shu. Editoriale Jaca Book. Milano 2006
  5. G. Rotolo. Prontuario di consultazione del Huangdi Neijing Suwen Lingshu. Ed. Su-Wen Milano 1985
  6. I. Veith. The Yellow Emperor’s Classic of Internal Medicine. University of California Press. 2002
  7. N. Van Nghi, Patrik Nguyen. Hoang Ti Nei King So Ouenn. Traduzione U. Lanza. Ed. Nuova Ipsa. Palermo 1999
  8. Ming Wong. Huang Di Nei Jing Ling Shu. Ed.Masson. Paris 1987
  9. Marcel Granet. Feste e canzoni dell’antica Cina. Ed. Adelphi. Milano 1990

Carlo Moiraghi

Emendamento sulle MnC al DDL N. 3534 Balduzzi
La Repubblica italiana riconosce l'esercizio delle terapie e delle medicine non convenzionali, esclusivamente esercitate dai laureati in medicina e chirurgia, in medicina veterinaria, in odontoiatria ed in farmacia.
Questo il cuore di un emendamento al DDL Balduzzi, presentato in Commissione Igiene e Sanità del Senato dai relatori Senatori Daniele Bosone e Michele Saccomanno.
La Commissione punta a recuperare norme di carattere sanitario presenti in altri provvedimenti già in stato avanzato di approvazione parlamentare. E’ il caso del Disegno di Legge che porta la firma dell'ex Ministro della Salute Ferruccio Fazio, per il quale le Camere hanno portato avanti un lungo tratto di iter legislativo. Fra queste misure rientra la regolamentazione delle medicine non convenzionali.
L'emendamento dei relatori, sotto forma di articolo aggiuntivo al DDL Balduzzi (Art. 13-bis. - Disposizioni in materia di regolamentazione delle medicine non convenzionali), contiene il riconoscimento dell'esercizio delle terapie e delle medicine non convenzionali “esclusivamente esercitate da laureati in medicina e chirurgia, da laureati in odontoiatria, da laureati in veterinaria e da laureati in farmacia, ciascuno per la propria competenza”.
In base all'articolo aggiuntivo proposto, la Repubblica italiana riconosce le medicine non convenzionali (MNC) con i seguenti indirizzi terapeutici: a) agopuntura; b) fitoterapia; c) medicina omeopatica e discipline affini. Ai medici, farmacisti, odontoiatri e veterinari che praticano le discipline mediche di cui al comma 3 “è consentito di definire pubblicamente la loro qualificazione professionale di esperto nelle discipline in oggetto”.
Inoltre, “presso gli Ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri e gli Ordini dei medici veterinari e dei farmacisti è istituito, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, il registro degli esperti nelle MNC, articolato per sezioni secondo le tre discipline individuate”.
La qualifica di esperto nelle MNC è riservata a coloro che siano iscritti nel registro, al quale possono iscriversi “soltanto (se) in possesso del diploma di esperto in una o più delle MNC, rilasciato dalle università degli studi statali e non statali o da enti privati di formazione nelle MNC accreditati dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca”.
Un accordo sancito in sede di Conferenza Stato Regioni individuerà i requisiti di accreditamento delle associazioni, delle società scientifiche e degli enti privati di fondazione delle MNC che ne fanno richiesta, attenendosi ai criteri indicati nella proposta emendativa. Il Ministero della salute sottoporrà a revisione triennale l'accreditamento.
Presso il Ministero della salute, viene prevista la creazione di una Commissione permanente per le MNC, di cui fa parte “un veterinario con competenze curricurali specifiche nelle MNC in medicina veterinaria e con esercizio almeno decennale nella disciplina” ed “un membro designato, per competenze curricolari specifiche nelle MNC, della Federazione nazionale degli Ordini dei medici veterinari (FNOVI); tale membro non può essere presidente di Ordine”.
Infine, si prevede la nomina di “un competente medico con competenze specifiche curriculari nelle MNC rispettivamente: nel Consiglio superiore di sanità, nel Comitato nazionale per la bioetica, nella Commissione unica del farmaco e nella Commissione nazionale per la formazione continua in medicina (ECM)”.
Carlo Maria Giovanardi

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Medico-Chirurgo ,diplomata in Agopuntura e MTC , Esperta in Omeomesoterapia Antalgica ed Estetica