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domenica 18 novembre 2012


TRATTAMENTO DI UNA NEVRALGIA POSTERPETICA RESISTENTE AI FARMACI: EFFICACIA DELL’ASSOCIAZIONE TRA BOLOCCO DEL GANGLIO SFENOALATINO, NEURALTERAPIA ED ELETTROAGOPUNTURA CONTROLATERALE.

Paziente maschio di 80 anni, in buone condizioni psicofisiche, non assume farmaci per malattie croniche. Nell’aprile del 2011 comparsa di eruzione herpetica a livello toracico destro che interessava i metameri D12 – L1. Da subito è comparsa la nevralgia che si estendeva oltre i metameri interessati dall’eruzione. È stata effettuata terapia farmacologia con tutti i presidi indicati per il trattamento della nevralgia (FANS, Lyrica, Laroxyl, ossicodone, morfina orale). Tutti questi farmaci sono stati usati in sequenza ed in associazione, per periodi più o meno lunghi ma  il risultato si è rivelato poco efficace, con brevi periodi di riduzione del dolore senza mai scomparire.
Il paziente giunge alla nostra osservazione libero da farmaci in quanto considerati inefficaci, presenta una sintomatologia dolorosa, riferita con VAS di 8,  una vasta area di iperlgesia estesa dal metamero D8 fino a L4 ed area di allodinia in a livello paravertebrale tra D12 e L3 (Fig1).
In nero è rappresentata l’area di iperalgesia, in rosso l’area di allodinia.
Presentava inoltre due zone di ipersensibilità  una a livello del cuoio capelluto in zona temporale la cui stimolazione tattile scatenava il dolore nevralgico a livello toracico, ed una soprascapolare.
È stato intrapreso un trattamento terapeutico a cadenza settimanale  con l’associazione di  elettroagopuntura controlaterale, elettroagopuntura auricolare a frequenza di 3-5 Hz ed intensità  alla soglia del paziente associata a blocco incruento del ganglio sfenopalatino, blocco della zone di ipersensibilità del cuoio capelluto e sovrascapolare con lidocaina 1%. Dopo l’infiltrazone nel corso della prima seduta sono scomparse le zone di ipersensibilità del cuoio capelluto e sovrascapolare (fenomeno del secondo). Alla terza seduta si è osservavato una notevole riduzione dell’area di iperalgesia (Fig.2).
Si nota la notevole riduzione dell’area dell’iperalgesia e dell’allodinia.
Alla quarta seduta il dolore si è ridotto del 70% con ulteriore riduzione della zona di iperalgesia. Alla quinta seduta si decide di sospendere le sedute per un soddisfacente controllo del dolore..
Questo caso presenta alcune particolarità interessanti, come la presenza di zone trigger del dolore extrametameriche all’area interessata dalla nevralgia ed il tempo relativamente breve per ottenere un  buon controllo del dolore con poche sedute terapeutiche.
L’associazione fra tecniche terapeutiche che agiscono  sui diversi meccanismi che contribuiscono a mantenere il dolore,  come la modulazione del sistema simpatico ottenuta col blocco del ganglio sfenopalatino e con la neuralterapia insieme all’azione dell’agopuntura con analgesia e modulazione dell’ifiam-mazione  che si verifica  anche a livello centrale, hanno avuto un effetto sinergico per il controllo del dolore in maniera più rapida ed efficace.
A cura di: Giuseppe Gagliardi

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