Erbe
medicinali per la cefalea
Le erbe sono molto utilizzate da parte dei pazienti sofferenti di cefalea, vuoi per ridurre il consumo dei farmaci, vuoi per migliorarne l'efficacia, troppo spesso però insieme alla terapia di sintesi e in forma di automedicazione, senza alcun controllo medico, con rischi non banali. Alcune erbe infatti riducono l'efficacia della terapia e quindi è proprio un controsenso usarle insieme, in altri casi ne possono potenziare gli effetti collaterali, cioè l'esatto contrario del risultato atteso. In modo razionale invece è possibile inserire in un programma integrato, una o più terapie quali l'agopuntura e la fitoterapia, con vantaggi enormi, sia in termini economici sia di salute in senso stretto, potendo ad esempio ridurre il consumo dei FANS. Ovviamente ogni paziente richiede la sua terapia, certo, anche perché alla base del mal di testa vi possono essere intolleranze alimentari, ipertensione arteriosa, anemia, o altre cause scatenanti: oltre al Tanacetum Parthenium e alla Mentha piperita, una pianta promettente nella prevenzione dell'emicrania è la Ginkgo biloba, conosciuta e utilizzata contro i disturbi della memoria e dell'attenzione, relativamente alla sua frazione terpenica, ad attività antiaggregante piastrinica. Disponibile letteratura che proviene anche dalla ricerca italiana, occorre tuttavia ancora cautela, perchè mancano prove consistenti sulla reale efficacia e sulla sicurezza d'uso. Gli estratti devono anche essere esenti da acidi ginkgolici, sostanze presenti nella foglia della Ginkgo, potenzialmente responsabili di reazioni allergiche e cefalea.
Fabio Firenzuoli
Centro di Medicina Integrativa, AOU Careggi
Università degli Studi di Firenze
Le erbe sono molto utilizzate da parte dei pazienti sofferenti di cefalea, vuoi per ridurre il consumo dei farmaci, vuoi per migliorarne l'efficacia, troppo spesso però insieme alla terapia di sintesi e in forma di automedicazione, senza alcun controllo medico, con rischi non banali. Alcune erbe infatti riducono l'efficacia della terapia e quindi è proprio un controsenso usarle insieme, in altri casi ne possono potenziare gli effetti collaterali, cioè l'esatto contrario del risultato atteso. In modo razionale invece è possibile inserire in un programma integrato, una o più terapie quali l'agopuntura e la fitoterapia, con vantaggi enormi, sia in termini economici sia di salute in senso stretto, potendo ad esempio ridurre il consumo dei FANS. Ovviamente ogni paziente richiede la sua terapia, certo, anche perché alla base del mal di testa vi possono essere intolleranze alimentari, ipertensione arteriosa, anemia, o altre cause scatenanti: oltre al Tanacetum Parthenium e alla Mentha piperita, una pianta promettente nella prevenzione dell'emicrania è la Ginkgo biloba, conosciuta e utilizzata contro i disturbi della memoria e dell'attenzione, relativamente alla sua frazione terpenica, ad attività antiaggregante piastrinica. Disponibile letteratura che proviene anche dalla ricerca italiana, occorre tuttavia ancora cautela, perchè mancano prove consistenti sulla reale efficacia e sulla sicurezza d'uso. Gli estratti devono anche essere esenti da acidi ginkgolici, sostanze presenti nella foglia della Ginkgo, potenzialmente responsabili di reazioni allergiche e cefalea.
Fabio Firenzuoli
Centro di Medicina Integrativa, AOU Careggi
Università degli Studi di Firenze
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