ADDOMINOAGOPUNTURA
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Si tratta di una metodica piuttosto recente, che individua sull’addome
una mappatura dell’intero organismo: la mappa della tartaruga. Questa si
estrinseca intorno all’ombelico come punto di origine della vita e centro di
un potenziale energetico ancestrale che può essere riattivato per
riequilibrare l’organismo in caso di patologie sia acute che croniche.
L’addominoagopuntura
L’addominoagopuntura, costola primaria della somatoagopuntura, nasce in
Cina circa 30 anni fa, quando il prof. Zhi Yun Bo riesce a trattare con
successo un paziente affetto da lombosciatalgia acuta, resistente alle altre
terapie, infiggendo solo I punti 4 CV e 6 CV. A fronte di questo
straordinario risultato, il prof Bo, comincia un approfondito lavoro di
ricerca sistemica sui meridiani addominali, sulla loro topografia,sulle
loro funzioni e sulla dinamica strutturale dei loro punti.
Inizialmente, egli osservò che l'addome, tradizionalmente considerato una
zona yin,conteneva anche dei meridiani yang (ST e GB) e che comunque tutti I
meridiani addominali contraevano intimi rapporti con l’ombelico, che sembrava
attirarli come una sorta di calamita. Dalle conoscenze in nostro possesso,
sappiamo che l’ombelico coincide con un punto del meridiano di Vaso
Concezione,che lo infila dal basso percorrendo poi tutta la linea mediana,
che è il punto n° 8 : Scenque.
Generalmente Scenque non viene mai punto, ma solo stimolato in
moxibustione, pena gravi conseguenze addirittura fatali. Queste
considerazioni, spinsero l’autore a continuare la sperimentazione clinica da
una parte e lo studio dei meridiani addominali dall’altra, ciò ha portato
oltre ad una rivisitazione della potenzialità del Ren Mai, anche alla
scoperta di alcuni punti extra, (a cui l’autore ha dato il proprio nome),
tutti concentrati intorno all’ombelico e che insieme ai punti di CV,ST,KI,
costituiscono,intorno all’ombelico, una mappa che ricorda la forma di una
tartaruga.
I punti della mappa, vengono “manovrati” come le manopole di una
cassaforte, per raggiungere sedi e sistemi in grado di regolarizzare in tempo
reale la distribuzione del sangue e del qì ed ottenere quindi risultati
sorprendenti sia in termini di rapidità che di durata degli stessi, mai
ottenuti in precedenza con la somato agopuntura.
Nell’avvicinarci alla conoscenza di questa innovativa metodica medica,
dobbiamo rivedere l’inquadramento generale dei meridiani curiosi ed in
particolare del Ren Mai. Sappiamo che nella circolazione dell’energia, i
meridiani curiosi rappresentano dei bacini di deposito, in grado di
intervenire sia a sostegno dei deficit che nell’assorbimento degli
eccessi ; per spiegare la possibilità di esercitare questa doppia funzione
viene solitamente fatto il paragone con la teoria dei vasi comunicanti.
Secondo l’autore tra i meridiani curiosi il Ren Mai è sicuramente il più
importante :
Ecco perché l’infissione lungo il suo tragitto,già da sola è in grado di
risolvere tante patologie. Esistono quindi corrispondenze precise tra gli
arti, il tronco, i vari sistemi interni e la parete addominale, tali
corrispondenze hanno origine nella vita intrauterina , e trovano la loro
regolazione fondamentale nelle funzioni e nell’attività della placenta e del
cordone ombelicale che rappresentano, quindi un sistema perfetto, in grado di
provvedere a tutte le necessità fisiologiche necessarie allo sviluppo del
feto.
Addirittura, attualmente, nell’assistenza al parto a domicilio e nelle
Case Maternità è in uso il “taglio ritardato del cordone”.
Si aspetta cioè che il cordone abbia smesso da solo di pulsare, senza
interrompere mediante il taglio la circolazione sanguigna feto placentare, e
con essa l’apporto di ossigeno che arriva ancora al bambino attraverso il
sangue del cordone. Si consente in questo modo, ai piccoli polmoni neonatali
di assorbire aria a poco a poco, dolcemente sfruttando quel legame con la
mamma che ancora garantisce ossigeno.
A questo punto quindi, possiamo ipotizzare che la cicatrice ombelicale
rappresenti il ricordo di quel sistema multipotente che ha consentito lo
sviluppo di una nuova vita, non solo, ma forse è presente lì proprio dare la
possibilità, a chi lo intuisca, di evocare e sfruttare questa enorme
multipotenzialità per ottenere una regolazione mai sospettata prima.
Ricordiamo che nell’organogenesi si formano:
1) addome e organi addominali
2) dorso 3) testa 4) arti superiori 5) arti inferiori
quindi per primo si forma proprio quel sistema di regolazione che ci
apprestiamo a conoscere meglio. L’ipotesi del prof. Bo è quella che il
sistema dei jing luo, tradizionalmente conosciuto e “sfruttato” dalla MTC,
origini proprio nel cordone ombelicale, lì dove , come abbiamo visto, è
presente il controllo del volume e del flusso del qì e del sangue. Ma
il sistema dei jing luo ombelicale sarebbe diverso da quello presente dopo la
nascita. Infatti il prof Bo ha supposto la presenza di un sistema dei jing
luo congenito (proveniente dalla madre : DNA mitocondriale!) responsabile
della distribuzione del sangue e del qì durante la vita fetale ed al quale si
dovrebbe lo sviluppo e l’accrescimento fisiologico degli Zang Fu del
nascituro.
Come sappiamo dalle teorie della MTC, il sistema degli Zang Fu è
responsabile, nella vita post natale, della produzione del qì e del sangue,
mentre il sistema dei jing luo propriamente detti nasce dagli Zang Fu ed è
deputato alla ricezione ed alla trasmissione in periferia soprattutto del qì.
Quindi nella vita fetale sarebbe presente ed attivo, un sistema dei jing luo
congenito che, alla nascita, al momento del taglio del cordone ombelicale,
passerebbe il testimone del comando della distribuzione del qì e del sangue
agli Zang Fu. Solo allora, dagli Zang Fu, originerebbe il sistema dei jing
luo così come noi lo conosciamo e che sarebbe quindi acquisito rispetto a
quello presente nel cordone ombelicale . Il sistema congenito di regolazione
ombelicale rimane, dopo la nascita, localizzato tutt’intorno all’ombelico ed
è in grado di impostare ed ottenere quell’azione di comando sugli Zang Fu, fin’ora
realizzabile, in parte, solo con l’ausilio della farmacologia : prescrizione
di erbe e decotti. Anche noi tutti, infatti, abbiamo sempre sostenuto, nella
didattica, che un conto è commettere un errore nella diagnosi e nella
conseguente prescrizione degli agopunti, ben altro conto,invece, è commettere
un errore nella prescrizione farmacologica : le conseguenze per il paziente
potrebbero essere gravissime! Il sistema di regolazione ombelicale quindi,
sarebbe multipotente e capace di distribuire ed indirizzare il qì ed il
sangue lì dove necessario. La parete addominale dunque, non è una
superficie piatta, bensì un biocomplesso morfofunzionale
multistrati. La conoscenza dei livelli e delle funzioni dei vari strati
consente di ottenere, in un’altissima percentuale di casi, successi
terapeutici in tempi rapidissimi e stabili nel tempo, perché frutto di un
riequilibrio generale.
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Agopuntura & MTC-Omeomesoterapia Antalgica
dott.ssa R. de Paola Agopuntura e MTC- Biolo Headline Animator
martedì 10 febbraio 2015
ADDOMINOAGOPUNTURA
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- Napoli, Italy
- Medico-Chirurgo ,diplomata in Agopuntura e MTC , Esperta in Omeomesoterapia Antalgica ed Estetica
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