dott.ssa R. de Paola Agopuntura e MTC- Biolo Headline Animator

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lunedì 8 settembre 2014

Oggi vorrei pubblicare un post di un caso clinico di una collega  che mi  ha colpito molto  per la capacità con cui la stessa ha  saputo portare in superficie nella paziente una  questione di  problemi emotivi  che si erano tanto radicati da procurarle una sintomatologia comune ma della quale ella stessa nn poteva farne a meno per sentirsi viva . La complessità degli aspetti sintomatologici agli occhi di un osservatore clinico attento nn deve mai tralasciare nell'anamnesi del soggetto l'aspetto più propriamente psichico o emotivo poichè esso stesso è causa di malattia .Ringrazio pertanto la collega per l'arricchimento di conoscenze messe a disposizione di noi altri operatori olistici e di chi si prodiga a diffondere le sfaccettature dei casi clinici cercando di interpretarli a 360°.
Caso Clinico
Motivo della consultazione:
insonnia e cervicalgie

Anamnesi:
giovane donna, non dorme da quando è nata sua figlia, che ora ha 3 anni, perché la bambina non si addormenta senza di lei. La bambina è nata alla 36esima settimana per una sindrome eclamptica.
E’ una donna molto minuta, bella, molto sicura di sé, luminosa, non sembra distrutta dall’insonnia. Figlia unica di una famiglia molto unita, vivono ancora tutti vicini, ha un ruolo di dirigente nella USL, piena di interessi e di iniziative. Ipercolesterolemia familiare, alvo pigro, cefalea frontale quando è stanca, dolori lombari e alla spalla destra con RM negativa, a 20 ha sofferto di crisi di panico, ora risolte.
1° Diagnosi
Yin wei mai
1°Terapia
La prima parte del trattamento è stata una sorta di inseguimento dei sintomi che cambiavano di volta in volta, senza che io in realtà riuscissi a coglier un nesso tra il trattamento e la risposta della pz. Ho utilizzato lo yin wei e il fegato per nervosismo, dolori mestruali, dolori lombari e stato generale di malessere, dove come ho detto i risultati erano variabili, ma nessun cambiamento del sonno. Ho la sensazione che il problema non sia il sonno e comincio ad approfondire il dialogo. La sig. ha bisogno di parlare ed emerge che da giovane ha avuto un forte esaurimento nervoso, con tentativo di suicidio, da cui si è tirata fuori esclusivamente da sola (ha fatto anche psicoterapia). E’ parecchio confusa sulla sua vita e sui suoi sintomi, che descrive come se non fossero suoi.
2° Diagnosi
Problemi legati al cuore e al suo protettore
2°Terapia
Le propongo di iniziare un lavoro sul cuore, con la coppia PC-HT all’opposto, il trattamento che si usa per le dipendenze, per due motivi:
-ho la sensazione che viva i suoi sintomi con una sorta di dipendenza, come se ne avesse bisogno per sentirsi viva
-riferisce un senso di costrizione cardiaca e di un gran bisogno di percepire una sorta di leggerezza nella vita, una gioia di cui ha nostalgia.
Comincio dalla coppia 1HT-9PC, perché voglio sbloccare il senso di costrizione e ripartire dalle infinite possibilità dell’1HT, il palazzo della salute, la connessione con la fonte della vita e il 9PC, punto che dà la forza di riprendere la strada. Procedo settimanalmente con il lavoro durante il quale la sig. vede, come fossero vere, in tre volte successive tre immagini di sé bambina (non sono sogni, ma immagini che emergono da sveglia, ricordo che è una donna estremamente razionale):
-lei triste in una gabbia d’oro, dopo la coppia 2HT, il palazzo dell’abbondanza e 8PC che permette i entrare in contatto con i nostri errori;
 -lei sempre triste e sola su una scala di cui non si vedono né l’inizio né la fine, dopo la coppia 3HT, il palazzo della prosperità, è un mare, ma è navigabile perché piccolo e conosciuto e 7PC, apre il torace e permette di lasciare andare il passato;
- lei felice abbracciata al cane della sua infanzia, dopo 4HT, il palazzo della relazione, appare una presenza, una relazione, il cane, per questo la nostra anima è in cammino e può trovare risposte e 6PC che rimuove le barriere interne che ostacolano questo cammino.
A questo punto non ho proseguito con la sequenza e ho cominciato a diradare le sedute, perché si sono manifestati problemi di pelle con arrossamenti e pruriti diffusi per i quali si è rivolta ad allergologi e dermatologi, ma clinica ed esami non hanno dato una diagnosi. Ho interpretato tali sintomi come una resistenza al cambiamento e ho fatto il trattamento di J.Y. per favorirlo, attraverso la tonificazione dei liquidi e la vescica biliare con 3GB+10BL+42ST.
La sig. mi cerca dopo 6 mesi circa, quando la sintomatologia è del tutto rientrata, perché vuole riprendere il percorso interrotto: si sta svegliando in lei il desiderio di riprendere in mano la sua vita. “Non voglio essere come gli altri vorrebbero che fossi”, “a partire da ciò che sono, si sono riaperte infinite possibilità per me”, sono le frasi che ripete con l’entusiasmo della scoperta. Decido di ricominciare con l’ultima terzetta 7HT, il palazzo della vocazione, la porta che ci apre al divino e 3PC, la combinazione di acqua e terra che genera l’argilla, cioè la possibilità di ridefinire la nostra nuova forma. Nei giorni successivi, si ribella con un’inaspettata intensità emotiva all‘immagine che i suoi hanno sempre avuto di lei. Le tratto poi l’8HT, il palazzo della saggezza dove la vocazione diventa arte perché attinge direttamente dal cuore, “la piccola dimora” insieme al 2PC punto di incontro tra metallo e acqua, la possibilità della rinascita. Dichiara, in seguito, di essere stata meno “fissa” sui suoi problemi, ma di sentire una “pallina” in gola. Nell’ultima seduta pungo il 9HT, l’ultimo palazzo dove diventiamo ancora più essenziali e possiamo accogliere il cielo dentro di noi con l’1PC. Provocata dal sintomo di costrizione faringea, ho aggiunto il 22CV, punto del cuore, che permette l’espressione del cuore, l’identità cioè, si afferma pienamente solo quando può essere comunicata.
Ho rivisto la sig. dopo un mese in cui si è sentita rilassata, centrata e con il desiderio, rinnovato da una sorta di leggerezza a lei sconosciuta, di procedere nella vita a partire da quello che è e dalle persone che ha accanto.
Discussione
Il lavoro è stato per me sorprendente per la profondità a cui apre e, nello stesso tempo, perché rispetta i tempi della persona e le sue modalità di cambiamento.
Ho utilizzato lo stesso protocollo in un altro caso che ha ottenuto un successo simile, scelto con gli stessi criteri:
-incapacità di elaborare problematiche presenti e passate e un apparente legame di dipendenza da esse;
-infelicità, mancanza di gioia accompagnate da una sintomatologia di costrizione toracica.


D.ssa Giulia Borney, Rapallo (GE)
tratto dal blog del dott. Dante De Berardinis 

La Clinica in Medicina Cinese

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Medico-Chirurgo ,diplomata in Agopuntura e MTC , Esperta in Omeomesoterapia Antalgica ed Estetica