dott.ssa R. de Paola Agopuntura e MTC- Biolo Headline Animator

net parade

sito internet

giovedì 5 giugno 2008

Medicine Complementari in campo oncologico, il punto della situazione

Attraverso una semplice intervista che ha riguardato oltre 100 oncologi americani ed altrettanti che operano a Taiwan ed in Cina, gli autori hanno inteso verificare l'impiego di terapie complementari (CAM) in campo oncologico nel periodo 2004-2005. di Carlo di Stanislao Agopuntura ed erboristeria sono pratiche comunemente usate nella preparazione ad interventi chirurgici, chemioterapia e radioterapia e nella terapia di sostegno di condizioni frequenti quali la "fatigue", la nausea e il vomito, i deficit immunologici, etc. Per quanto concerne l'omeopatia, essa è ancora poco sviluppata, ma la più parte degli intervistati (anche in Cina e Taiwan), ritiene che possa utilmente inserirsi in piani terapeutici integrati nella gestione del paziente neoplastico. Anche un altro lavoro statunitense, realizzato nel 2004 dalla National Foundation for Alternative Medicine di Washington, DC (Richardson et al., Support Care Cancer, 2004) ci induce a ritenere l'omeopatia ancora poco diffusa in molti paesi e fra le CAM nelle terapia di supporto oncologico, anche se il 70% degli specialisti la ritiene teoricamente utile. I risultati di questa ricerca (e di quella del 2004) si discosta, in molti punti, da una precedente indagine su analogo argomento, sviluppata in America Latina tre anni fa (Samano et al., Eur J Cancer Care, 2005), in cui non solo l'impiego di CAM come integrazione era significativamente più alta del presente studio internazionale (il 96% contro il 75%), ma in oltre il 40% si ricorreva a rimedi omeopatici da soli, con risultati soddisfacenti nella prevenzione di reazioni indesirate da chemioterapici, secondo i 2/3 degli specialisti intervistati. Come scritto da Salvo Catania, dell'Osservatorio sulle Terapie non Convenzionali in Oncologia, alta è la fiducia degli italiani affetti da neoplasie circa l'omeoptatia. Il Format-Salute (del 2007) ha rilevato che, su 1000 intervistati, il 70% del campione era in cura con la medicina ufficiale e l'8% solo con le medicine non convenzionali, mentre il 22% ha fatto ricorso ad entrambe le medicine. Tra le terapie non convenzionali negli ultimi tre anni il 75% ha fatto ricorso alla omeopatia, il 13% alla fitoterapia, il 9% alla agopuntura e il rimanente 3% ha fatto ricorso ad "altre "terapie non convenzionali". Il dato pericoloso che emerge da tutte le ricerche (quelle citate ed altre), è la scarsa informazione dei pazienti e dei medici sulle CAM e la convinzione, errate in entrambi i casi, che CAM voglia dire "naturale" quindi innocuo o, al contrario, efficace al 100% e passibile di sostituire le metodiche scientifiche di approccio al problema. Andrebbe invece detto, chiaramente, che la verifica di molte terapie non convenzionali si basa il più delle volte solo sulla percezione soggettiva del paziente "riferita" al curante e quindi non misurabile in termini numerici esatti. La percezione sensitiva è strettamente correlata alla consapevolezza del paziente che è in atto una terapia su di lui. Infatti sono state fatte delle verifiche su alcune terapie in assenza di questa consapevolezza (ad esempio, senza avvertire il paziente che una terapia è in atto ) e si è visto che l'efficacia della terapia diviene nulla. Ora, nel caso del cancro, non si può rischiare di somministrare un rimedio che potrebbe non indurre, in quel paziente, alcuna risposta, e tralasciare protocolli medici e chirurgici di provata efficacia. Crediamo che, soprattutto in questo campo, alla medicina "convenzionale" vada riconosciuto il tentativo di migliorare le prestazioni producendo studi con rigoroso metodo scientifico; cosa che non sempre si fa in medicina "non convenzionale". Purtuttavia alle medicine complementari va riconosciuta una maggiore attenzione all'ammalato e soprattutto una maggiore capacità di ascolto cui, certamente sono dovuti buona parte dei buoni risultati descritti, anche come singole osservazioni o "cases series". Sicuramente, allo stato attuale, l'omeopatia (o le altre CAM) non va prescritta come cura prevalente (poiché potrebbe provocare ritardi dannosi); ma senza dubbio, il suo approccio diagnostico è di grande interesse, come lo sono alcuni risultati clinici, anche se aneddotici, nella terapia di supporto. Il lavoro di Lee et al. ha anche un motivo di interesse accessorio: medici cinesi e taiwanesi, che pure conoscono oltre alla biomedicina i principi (e gli effetti) di una medicina tradizionale millenaria, pure richiedono una maggior ricorso (ed investono speranza e fiducia) nei confronti dell'omeopatia.

Nessun commento:

Posta un commento

Lasciate qui il vostro commento , grazie !

La Clinica in Medicina Cinese

g+1

benessereclick

Normativa

317_Invio Ordini Del Giorno in Assemblea Relativi Agli Atti Camera n. 624 e 624-B

Cerca nel blog

Image

FISM documenti

Tao

Image and video hosting by TinyPic

Tesi Agopuntura

My Channel

Tonificazione Seno con Intradermoterapia distrettuale

Biorivitalizzazione viso con Metodo Made

Qi Gong Mi Zong

Il Mio Lavoro

La mia foto
Napoli, Italy
Medico-Chirurgo ,diplomata in Agopuntura e MTC , Esperta in Omeomesoterapia Antalgica ed Estetica