In accordo con i criteri diagnostici della Medicina Tradizionale Cinese, la prescrizione della Salvia Milthiorrhiza Bunge, è consolidata ormai da secoli quale rimedio nel trattamento e nella prevenzione di patologie che nella nosologia occidentale possono essere comprese nell'infarto miocardio, nell'angina e negli esiti di eventi ischemici cerebrali. In particolare, rispetto a quest'ultima probabile efficacia una revisione sistematica del Cochrane Database del 2007 ha concluso che pur in presenza di inappropriatezze metodologiche degli studi esaminati, è possibile intravedere una certa potenzialità di impiego. Recentemente uno studio clinico controllato (Xu G, Zhao W, Zhou Z, et al. Danshen extracts decrease blood c reactive protein and prevent ischemic stroke recurrence: a controlled pilot study. Phytother Res. 2009 May 15) ha valutato l'effetto della somministrazione di un composto a base di estratto di Salvia Miltiorrhiza B (Danshen Dripping Pill, DDP), nella prevenzione secondaria di stroke ischemico e TIA; il periodo di osservazione è stato di un anno e ha coinvolto 106 pazienti. Il risultato dello studio è stato di una riduzione statisticamente significativa delle recidive ischemiche cerebrali nel gruppo trattato con DDP ( 9,6 %) e rispetto al controllo (24,1%); peraltro gli autori non hanno registrato differenze significative nella comparsa di eventi avversi quali eventi emorragici o incremento di mortalità. A livello ematochimico è stata registrata una riduzione della proteina C reattiva, nel gruppo trattato. Questo ulteriore contributo scientifico ci impone di osservare con estrema attenzione l'insieme di informazioni che vanno emergendo sull'efficacia dei costituenti di questa pianta che ricordiamoci, nell'ideogramma che definisce il suo nome, è suggerito il senso dell'elisir di lunga vita.
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