Agopuntura & MTC-Omeomesoterapia Antalgica
dott.ssa R. de Paola Agopuntura e MTC- Biolo Headline Animator
lunedì 5 dicembre 2016
giovedì 1 dicembre 2016
mercoledì 30 novembre 2016
domenica 13 novembre 2016
lunedì 31 ottobre 2016
Tao e medicine energetiche: L'orbita microcosmica Taoista..
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domenica 23 ottobre 2016
Agopuntura in emergenza. Con DVD
Agopuntura in emergenza di Carlo Moiraghi e Paola Poli C.E.A. – Casa Editrice Ambrosiana Giugno 2016 Curare in emergenza con gli aghi. Un prontuario per agopuntori corredato di note pratiche, approfondimenti teorici, specifiche scelte terapeutiche. Un diario di esperienze cliniche vissute, video e tante immagini, pagine accessibili a tutti, medici e non medici, agopuntori e non agopuntori. Un cammino all'interno dell'agopuntura, dai suoi simboli al suo profondo valore terapeutico nelle emergenze e, attraverso l’agopuntura, un viaggio nei mondi degli ultimi, nei territori lontani e vicini del bisogno. Volontariato medico, basato su quella preziosa risorsa antica capace di prestare soccorso adattandosi ad ogni scenario estremo che è l’agopuntura. Dove i farmaci mancano, con una minuta scatoletta di cartone zeppa di aghi monouso, ben mille a confezione, curi cento persone, quale che sia la sciagura, quali che siano le malattie di cui soffrono. Secoli addietro innumerevoli medici scalzi cinesi percorsero queste strade di umanità. Oggi questi imperdibili tuffi nelle realtà, nelle verità, nelle necessità dei più deboli si offrono a noi, scegliamoli insieme. Il libro si compone di tre parti. Dapprima vengono svolti i fondamenti dell’agopuntura in situazioni di emergenza. Spicca qui il decalogo che gli autori rivolgono ai colleghi agopuntori che partono per periodi di volontariato con gli aghi. Sempre in questa parte del libro compaiono due rilevanti revisioni: una innovativa interpretazione dei vasi embrionari ed una lettura critica, già da tempo nell’aria della medicina cinese ma non ancora pienamente dichiarata, della diagnostica differenziale secondo gli zangfu, formulazione organizzata dalle accademie cinesi negli anni settanta e di cui ben poco anzi nulla si trova nei testi classici. Le esperienze che gli autori hanno vissuto in India e in Nepal a partire dal 2005 fino ad oggi compongono la seconda parte del volume. Diari di giornate di lavoro, di viaggio, di incontri e scoperte, di imprevisti e di soddisfazioni. La terza parte sviluppa i punti di agopuntura alla luce delle cure in emergenza e fà di questo libro un vademecum pratico e fattivo per l’agopuntore. A concludere questa breve presentazione convengono due note. Segnaliamo anzitutto come l’agopuntura sia entrata nella Protezione Civile Italiana, evento intensamente perseguito da AGOM – Agopuntura nel Mondo e da noi e di cui sentiamo appieno l’importanza e la responsabilità. Con piacere annotiamo poi come due colleghi medici agopuntori formatisi in ALMA, la scuola FISA che dirigiamo, svolgano nell’agosto 2016 un periodo di volontariato medico con agopuntura in Nepal, a Lalitpur Thecho, distretto periferico di Kathmandu, presso l’Health Post in cui varie volte abbiamo lavorato dopo il terremoto che ha squassato il Nepal lo scorso anno. Quanto a noi, a giorni andremo ad aprire una nuova postazione in un’altra terra lontana che ci apre le porte, un altro inizio. Il volontariato in agopuntura è in cammino, AGOM vive. Carlo Moiraghi e Paola Poli
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sabato 15 ottobre 2016
domenica 9 ottobre 2016
SCIENZA & NATURA :: Il Trattamento della Dismenorrea in Medicina Cinese
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giovedì 29 settembre 2016
giovedì 22 settembre 2016
Oligolito® DIA 2 – Pegaso
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domenica 28 agosto 2016
sabato 13 agosto 2016
lunedì 25 luglio 2016
domenica 24 luglio 2016
sabato 23 luglio 2016
venerdì 22 luglio 2016
martedì 19 luglio 2016
giovedì 7 luglio 2016
martedì 5 luglio 2016
venerdì 24 giugno 2016
giovedì 23 giugno 2016
mercoledì 22 giugno 2016
Rischi della diagnosi prenatale invasiva - Nicola Rizzo
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domenica 12 giugno 2016
venerdì 10 giugno 2016
giovedì 9 giugno 2016
sabato 4 giugno 2016
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24 Giugno
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giovedì 26 maggio 2016
mercoledì 25 maggio 2016
Agopuntura , Omotossicologia ,Medicina Estetica Biologica
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martedì 24 maggio 2016
Farmaci, l'Aifa revoca l'immissione in commercio di 58 specialità medicinali - Quelli che... la...
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domenica 22 maggio 2016
sabato 21 maggio 2016
sabato 14 maggio 2016
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giovedì 12 maggio 2016
mercoledì 11 maggio 2016
domenica 8 maggio 2016
giovedì 5 maggio 2016
mercoledì 4 maggio 2016
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lunedì 16 novembre 2015
mercoledì 21 ottobre 2015
Stretch marks and Esthetic Taping System: towards a modern concept of physio-estestica. Le smagliature e l’Esthetic Taping System: verso un concetto moderno di fisio-estestica. | Corsi di formazione Taping Kinesiologico
mercoledì 16 settembre 2015
martedì 8 settembre 2015
Effetti della stimolazione del punto di agopuntura SP6 sul dolore e sulla durata del travaglio.
Background
L’agopressione è stata utilizzata frequentemente per indurre il travaglio, gestirne il dolore ed abbreviarne la durata. Comunque, sono ancora poche le evidenze ottenute da studi clinici sugli effetti positivi dell’agopuntura in ambito ostetrico.
L’agopressione è stata utilizzata frequentemente per indurre il travaglio, gestirne il dolore ed abbreviarne la durata. Comunque, sono ancora poche le evidenze ottenute da studi clinici sugli effetti positivi dell’agopuntura in ambito ostetrico.
Obiettivo
Lo scopo di questo studio è valutare gli effetti dell’agopressione in SP6 (effettuata durante il travaglio) sul dolore e sulla durata del travaglio nella donna primipara.
Lo scopo di questo studio è valutare gli effetti dell’agopressione in SP6 (effettuata durante il travaglio) sul dolore e sulla durata del travaglio nella donna primipara.
Metodi
Lo studio è stato condotto al Trabzon Maternity Hospital in Turchia.
Si tratta di uno studio caso controllo in singolo cieco.
Cento donne primipare in travaglio sono state randomizzate assegnandone 50 ad un gruppo trattato con agopressione su SP6 e 50 ad un gruppo di controllo. Nelle donne trattate, l’agopressione è stata praticata bilateralmente su SP6 durante le contrazioni per un totale di 35 volte: 15 volte a una dilatazione cervicale di 2-3 cm, 10 volte a 5-6 cm e 10 volte a 9-10 cm. Le donne del gruppo controllo hanno ricevuto un’assistenza standard.
Durante il travaglio il dolore è stato misurato 5 volte utilizzando la scala visuo-analogica del dolore (VAS): prima di iniziare l’agopressione (VAS 1), dopo avere eseguito le agopressioni ad una dilatazione di 2-3 cm (VAS 2), di 5-6 cm (VAS 3) e di 9-10 cm (VAS 4) e infine nel momento successivo al parto (VAS 5).
La durata del travaglio in entrambi i gruppi è stata misurata tramite partogramma ed è stata divisa in due fasi: fase 1 da 3 cm di dilatazione a dilatazione cervicale completa, e fase 2 da dilatazione completa alla fine del parto.
Lo studio è stato condotto al Trabzon Maternity Hospital in Turchia.
Si tratta di uno studio caso controllo in singolo cieco.
Cento donne primipare in travaglio sono state randomizzate assegnandone 50 ad un gruppo trattato con agopressione su SP6 e 50 ad un gruppo di controllo. Nelle donne trattate, l’agopressione è stata praticata bilateralmente su SP6 durante le contrazioni per un totale di 35 volte: 15 volte a una dilatazione cervicale di 2-3 cm, 10 volte a 5-6 cm e 10 volte a 9-10 cm. Le donne del gruppo controllo hanno ricevuto un’assistenza standard.
Durante il travaglio il dolore è stato misurato 5 volte utilizzando la scala visuo-analogica del dolore (VAS): prima di iniziare l’agopressione (VAS 1), dopo avere eseguito le agopressioni ad una dilatazione di 2-3 cm (VAS 2), di 5-6 cm (VAS 3) e di 9-10 cm (VAS 4) e infine nel momento successivo al parto (VAS 5).
La durata del travaglio in entrambi i gruppi è stata misurata tramite partogramma ed è stata divisa in due fasi: fase 1 da 3 cm di dilatazione a dilatazione cervicale completa, e fase 2 da dilatazione completa alla fine del parto.
risultati
Gli score VAS2, VAS3, VAS5 hanno evidenziato una riduzione del dolore nel gruppo trattato con agopressione (p<0 .="" 15="" 1="" 20="" 225="" 2:="" 2="" 320="" brevi="" controllo="" del="" della="" donne="" durata="" e="" fase="" gruppo="" la="" min="" minuti="" nelle="" p="" pi="" quella="" risultate="" sono="" trattate="" trattato="" travaglio="" vs="">0>
Gli score VAS2, VAS3, VAS5 hanno evidenziato una riduzione del dolore nel gruppo trattato con agopressione (p<0 .="" 15="" 1="" 20="" 225="" 2:="" 2="" 320="" brevi="" controllo="" del="" della="" donne="" durata="" e="" fase="" gruppo="" la="" min="" minuti="" nelle="" p="" pi="" quella="" risultate="" sono="" trattate="" trattato="" travaglio="" vs="">0>
conclusioni
L’agopressione in SP6 si è rilevata efficace nel ridurre sia il dolore che la durata del travaglio.
L’agopressione in SP6 si è rilevata efficace nel ridurre sia il dolore che la durata del travaglio.
Yesilcicek Calik K, Komurcu N. Effects of SP6 Acupuncture Point Stimulation on Labor Pain and Duration of Labor. Iran Red Crescent Med J. 2014 Oct 5;16(10):e16461. doi: 10.5812/ircmj.16461. eCollection 2014.
Alessandra Pavesi
giovedì 23 luglio 2015
(5) Rosanna de Paola
LEGISLAZIONE
DDL concorrenza: SIOMI auspica emendamento su specialità omeopatiche
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Nell'ambito della Legge annuale sul mercato e la concorrenza, in discussione in Parlamento in questi giorni, un emendamento è dedicato alla possibilità di inserire informazioni (posologia e indicazioni terapeutiche) sul foglietto illustrativo e sulle confezioni delle specialità omeopatiche, così come già avviene in altri Paesi del mondo e praticamente in tutta Europa. Va sottolineato che le specialità medicinali omeopatiche, al contrario dei medicinali a nome comune, possono avere indicazioni posologiche e terapeutiche chiare, dal momento che si tratta di medicinali per i quali il principio di similitudine riguarda le modalità fisiopatologiche dei sintomi da curare e non l'individuo nel suo complesso. Si tratta, infatti, di medicinali indicati nella fase acuta, ad azione sintomatica.
SIOMI auspica vivamente che tale emendamento venga definitamente approvato, ponendo così fine alla discriminazione che riguarda gli utilizzatori di medicinali omeopatici nel nostro Paese, che oggi sono costretti, nella migliore delle ipotesi, a rivolgersi a medici e farmacisti, anche per potersi curare con le specialità omeopatiche, che come detto, hanno campi di applicazione molto precisi. Auspichiamo quindi che si voglia tenere conto dei 21 milioni di Italiani - utilizzatori e non di omeopatici - che da una recente indagine AstraRicerche, desidererebbero che in questi medicinali si riportassero indicazioni posologiche e terapeutiche.
Simonetta BernardiniPresidente SIOMI
DDL concorrenza: SIOMI auspica emendamento su specialità omeopatiche
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Nell'ambito della Legge annuale sul mercato e la concorrenza, in discussione in Parlamento in questi giorni, un emendamento è dedicato alla possibilità di inserire informazioni (posologia e indicazioni terapeutiche) sul foglietto illustrativo e sulle confezioni delle specialità omeopatiche, così come già avviene in altri Paesi del mondo e praticamente in tutta Europa. Va sottolineato che le specialità medicinali omeopatiche, al contrario dei medicinali a nome comune, possono avere indicazioni posologiche e terapeutiche chiare, dal momento che si tratta di medicinali per i quali il principio di similitudine riguarda le modalità fisiopatologiche dei sintomi da curare e non l'individuo nel suo complesso. Si tratta, infatti, di medicinali indicati nella fase acuta, ad azione sintomatica.
SIOMI auspica vivamente che tale emendamento venga definitamente approvato, ponendo così fine alla discriminazione che riguarda gli utilizzatori di medicinali omeopatici nel nostro Paese, che oggi sono costretti, nella migliore delle ipotesi, a rivolgersi a medici e farmacisti, anche per potersi curare con le specialità omeopatiche, che come detto, hanno campi di applicazione molto precisi. Auspichiamo quindi che si voglia tenere conto dei 21 milioni di Italiani - utilizzatori e non di omeopatici - che da una recente indagine AstraRicerche, desidererebbero che in questi medicinali si riportassero indicazioni posologiche e terapeutiche.
Simonetta BernardiniPresidente SIOMI
lunedì 16 febbraio 2015
giovedì 12 febbraio 2015
Trattamento omotossicologico del calazio
Trattamento omotossicologico del calazio: "http://www.slideshare.net/roxdep/trattamento-omotossicologico-del-calazio"
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Overlapping milani mb_2014
Overlapping milani mb_2014: "http://www.slideshare.net/roxdep/overlapping-milani-mb2014"
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martedì 10 febbraio 2015
GINNASTICA MEDICA CINESE (QI GONG)
Esistono
diversi tipi di ginnastica medica, ma i 2 più conosciuti sono il Tai ji quan e
il Qi gong. Si tratta di ginnastiche psicocorporee le cui principali componenti
sono il movimento del corpo, il controllo dell’attenzione, della mente e della
respirazione; il loro scopo è prevalentemente quello di agire sull’energia
vitale per conservarla e coltivarla al fine di raggiungere e mantenere il
benessere psicofisico il più a lungo possibile.
In MTC il
fluire dell'Energia nel corpo va sempre favorito. Quale migliore via se non
quella del movimento fisico! L'attenzione al movimento e all'attività fisica è
primaria in MTC a partire dalle arti marziali.
Il Qi Gong e il Tai Qi Quan sotto tecniche di movimento ispirate alla natura e agli animali derivano da antiche arti marziali.
Anche in Italia esistono scuole che studiano e insegnano queste antiche tecniche ed in particolare, grazie all'opera di due medici studiosi di MTC (L. Sotte e L. Pippa) si è diffuso un protocollo di ginnastiche chiamato il " Volo della Fenice" che consiste in una semplice serie di esercizi e movimenti che comprendono finalità riabilitative di qualsiasi distretto corporeo e curative e preventive di diversi disturbi di organo o di meridiana.
Si tratta di tecniche da praticare da sole o in complementarità all'agopuntura e alla farmacologia cinese, facili da apprendere e da ripetere da soli o in compagnia di un istruttore a qualsiasi età e proporzionate al proprio handicap o patologia algica. Favoriscono il fluire del Qi, sbloccano la stasi nelle articolazioni e nei meridiani, facilitano i percorsi riabilitativi.
Il Qi Gong e il Tai Qi Quan sotto tecniche di movimento ispirate alla natura e agli animali derivano da antiche arti marziali.
Anche in Italia esistono scuole che studiano e insegnano queste antiche tecniche ed in particolare, grazie all'opera di due medici studiosi di MTC (L. Sotte e L. Pippa) si è diffuso un protocollo di ginnastiche chiamato il " Volo della Fenice" che consiste in una semplice serie di esercizi e movimenti che comprendono finalità riabilitative di qualsiasi distretto corporeo e curative e preventive di diversi disturbi di organo o di meridiana.
Si tratta di tecniche da praticare da sole o in complementarità all'agopuntura e alla farmacologia cinese, facili da apprendere e da ripetere da soli o in compagnia di un istruttore a qualsiasi età e proporzionate al proprio handicap o patologia algica. Favoriscono il fluire del Qi, sbloccano la stasi nelle articolazioni e nei meridiani, facilitano i percorsi riabilitativi.
LA DIETETICA E LA
DIETOLOGIA
|
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Rappresenta uno dei pilastri fondamentali della medicina tradizionale
cinese e consiste nel classificare i cibi in base alla natura e al sapore,
per poi assumere prevalentemente quelli che hanno le caratteristiche adatte
per riequilibrare la disarmonia energetica che è alla base della patologia, e
quindi anche in questo caso ci si basa sulla diagnosi cinese.
L’effetto della dietetica non è solo di tipo sintomatico o preventivo, ma
anche e soprattutto di tipo curativo. Infatti per i cinesi si cura con
l’agopuntura e i farmaci, ma si guarisce con la dietetica.
|
FARMACOLOGIA
CINESE
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Consiste nella somministrazione di farmaci di origine naturale, più
spesso tratti da piante cinesi, in minore quantità da animali e minerali, i
quali vengono prescritti esclusivamente sulla base della diagnosi cinese, non
avendo alcuna relazione con la medicina e la farmacologia occidentale.
|
ALTRE METODICHE
Accanto
all’agopuntura classica, vi sono altre metodiche terapeutiche, alcune delle
quali fanno riferimento a microsistemi.
La
coppettazione
Consiste nell’utilizzo di una coppa di vario materiale (vetro, gomma, ceramica o bambù) all’interno della quale viene creato un vuoto che le consente di attaccarsi alla pelle sul punto selezionato. Tale metodica ha il compito di riscaldare e muovere l’energia e il sangue.
Consiste nell’utilizzo di una coppa di vario materiale (vetro, gomma, ceramica o bambù) all’interno della quale viene creato un vuoto che le consente di attaccarsi alla pelle sul punto selezionato. Tale metodica ha il compito di riscaldare e muovere l’energia e il sangue.
La
moxibustione
Si tratta della metodica forse più antica della medicina cinese e consiste nel riscaldamento di alcuni punti di agopuntura, allo scopo di riscaldare i meridiani e promuovere la circolazione del sangue e dell’energia. Si utilizzano foglie di Artemisia setaccia e confezionata come sigaro (che va solo avvicinato al punto), come coni (che vanno applicati sulla cute direttamente o con l’interposizione di un disco di altro materiale o applicati all’estremità dell’ago).
Si tratta della metodica forse più antica della medicina cinese e consiste nel riscaldamento di alcuni punti di agopuntura, allo scopo di riscaldare i meridiani e promuovere la circolazione del sangue e dell’energia. Si utilizzano foglie di Artemisia setaccia e confezionata come sigaro (che va solo avvicinato al punto), come coni (che vanno applicati sulla cute direttamente o con l’interposizione di un disco di altro materiale o applicati all’estremità dell’ago).
Craniopuntura
Si tratta di una metodica più recente che consiste nella stimolazione di determinati punti del cuoio capelluto seguendo una mappa piuttosto complessa che vede proiettato sul capo l’organismo umano. È utile per trattare varie patologie anche in abbinamento ad altre tecniche.
Si tratta di una metodica più recente che consiste nella stimolazione di determinati punti del cuoio capelluto seguendo una mappa piuttosto complessa che vede proiettato sul capo l’organismo umano. È utile per trattare varie patologie anche in abbinamento ad altre tecniche.
Elettroagopuntura
Consiste nel collegare l’ago inserito nel punto scelto, ad un apparecchio che invia un impulso elettrico in modo da rinforzare e variare la stimolazione. Si utilizza soprattutto in sostituzione di prolungate manipolazioni degli aghi, in particolare per indurre analgesia.
Consiste nel collegare l’ago inserito nel punto scelto, ad un apparecchio che invia un impulso elettrico in modo da rinforzare e variare la stimolazione. Si utilizza soprattutto in sostituzione di prolungate manipolazioni degli aghi, in particolare per indurre analgesia.
Magnetoagopuntura
Consiste nell’applicazione di sostanze magnetiche nei punti di agopuntura, potenziando l’azione degli aghi. È una tecnica non dolorosa, per cui è utile nei bambini o in coloro che temono gli aghi, per ridurre dolori, infiammazioni e prurito.
Consiste nell’applicazione di sostanze magnetiche nei punti di agopuntura, potenziando l’azione degli aghi. È una tecnica non dolorosa, per cui è utile nei bambini o in coloro che temono gli aghi, per ridurre dolori, infiammazioni e prurito.
Laseragopuntura
Consiste nell’utilizzo di unostrumento laser di facile uso e indolore, efficace per alleviare il dolore, ridurre l’infiammazione e stimolare il metabolismo cellulare. È quindi molto utile nei bambini e nei pazienti che temono gli aghi.
Consiste nell’utilizzo di unostrumento laser di facile uso e indolore, efficace per alleviare il dolore, ridurre l’infiammazione e stimolare il metabolismo cellulare. È quindi molto utile nei bambini e nei pazienti che temono gli aghi.
Chimioagopuntura
Consiste nell’iniettare farmaci fitoterapici cinesi (e non) nei punti di agopuntura, utilizzando dosi molto basse, ma ottenendo gli stessi risultati di dosaggi pieni per via muscolare o endovenosa.
Consiste nell’iniettare farmaci fitoterapici cinesi (e non) nei punti di agopuntura, utilizzando dosi molto basse, ma ottenendo gli stessi risultati di dosaggi pieni per via muscolare o endovenosa.
ADDOMINOAGOPUNTURA
ADDOMINOAGOPUNTURA
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Si tratta di una metodica piuttosto recente, che individua sull’addome
una mappatura dell’intero organismo: la mappa della tartaruga. Questa si
estrinseca intorno all’ombelico come punto di origine della vita e centro di
un potenziale energetico ancestrale che può essere riattivato per
riequilibrare l’organismo in caso di patologie sia acute che croniche.
L’addominoagopuntura
L’addominoagopuntura, costola primaria della somatoagopuntura, nasce in
Cina circa 30 anni fa, quando il prof. Zhi Yun Bo riesce a trattare con
successo un paziente affetto da lombosciatalgia acuta, resistente alle altre
terapie, infiggendo solo I punti 4 CV e 6 CV. A fronte di questo
straordinario risultato, il prof Bo, comincia un approfondito lavoro di
ricerca sistemica sui meridiani addominali, sulla loro topografia,sulle
loro funzioni e sulla dinamica strutturale dei loro punti.
Inizialmente, egli osservò che l'addome, tradizionalmente considerato una
zona yin,conteneva anche dei meridiani yang (ST e GB) e che comunque tutti I
meridiani addominali contraevano intimi rapporti con l’ombelico, che sembrava
attirarli come una sorta di calamita. Dalle conoscenze in nostro possesso,
sappiamo che l’ombelico coincide con un punto del meridiano di Vaso
Concezione,che lo infila dal basso percorrendo poi tutta la linea mediana,
che è il punto n° 8 : Scenque.
Generalmente Scenque non viene mai punto, ma solo stimolato in
moxibustione, pena gravi conseguenze addirittura fatali. Queste
considerazioni, spinsero l’autore a continuare la sperimentazione clinica da
una parte e lo studio dei meridiani addominali dall’altra, ciò ha portato
oltre ad una rivisitazione della potenzialità del Ren Mai, anche alla
scoperta di alcuni punti extra, (a cui l’autore ha dato il proprio nome),
tutti concentrati intorno all’ombelico e che insieme ai punti di CV,ST,KI,
costituiscono,intorno all’ombelico, una mappa che ricorda la forma di una
tartaruga.
I punti della mappa, vengono “manovrati” come le manopole di una
cassaforte, per raggiungere sedi e sistemi in grado di regolarizzare in tempo
reale la distribuzione del sangue e del qì ed ottenere quindi risultati
sorprendenti sia in termini di rapidità che di durata degli stessi, mai
ottenuti in precedenza con la somato agopuntura.
Nell’avvicinarci alla conoscenza di questa innovativa metodica medica,
dobbiamo rivedere l’inquadramento generale dei meridiani curiosi ed in
particolare del Ren Mai. Sappiamo che nella circolazione dell’energia, i
meridiani curiosi rappresentano dei bacini di deposito, in grado di
intervenire sia a sostegno dei deficit che nell’assorbimento degli
eccessi ; per spiegare la possibilità di esercitare questa doppia funzione
viene solitamente fatto il paragone con la teoria dei vasi comunicanti.
Secondo l’autore tra i meridiani curiosi il Ren Mai è sicuramente il più
importante :
Ecco perché l’infissione lungo il suo tragitto,già da sola è in grado di
risolvere tante patologie. Esistono quindi corrispondenze precise tra gli
arti, il tronco, i vari sistemi interni e la parete addominale, tali
corrispondenze hanno origine nella vita intrauterina , e trovano la loro
regolazione fondamentale nelle funzioni e nell’attività della placenta e del
cordone ombelicale che rappresentano, quindi un sistema perfetto, in grado di
provvedere a tutte le necessità fisiologiche necessarie allo sviluppo del
feto.
Addirittura, attualmente, nell’assistenza al parto a domicilio e nelle
Case Maternità è in uso il “taglio ritardato del cordone”.
Si aspetta cioè che il cordone abbia smesso da solo di pulsare, senza
interrompere mediante il taglio la circolazione sanguigna feto placentare, e
con essa l’apporto di ossigeno che arriva ancora al bambino attraverso il
sangue del cordone. Si consente in questo modo, ai piccoli polmoni neonatali
di assorbire aria a poco a poco, dolcemente sfruttando quel legame con la
mamma che ancora garantisce ossigeno.
A questo punto quindi, possiamo ipotizzare che la cicatrice ombelicale
rappresenti il ricordo di quel sistema multipotente che ha consentito lo
sviluppo di una nuova vita, non solo, ma forse è presente lì proprio dare la
possibilità, a chi lo intuisca, di evocare e sfruttare questa enorme
multipotenzialità per ottenere una regolazione mai sospettata prima.
Ricordiamo che nell’organogenesi si formano:
1) addome e organi addominali
2) dorso 3) testa 4) arti superiori 5) arti inferiori
quindi per primo si forma proprio quel sistema di regolazione che ci
apprestiamo a conoscere meglio. L’ipotesi del prof. Bo è quella che il
sistema dei jing luo, tradizionalmente conosciuto e “sfruttato” dalla MTC,
origini proprio nel cordone ombelicale, lì dove , come abbiamo visto, è
presente il controllo del volume e del flusso del qì e del sangue. Ma
il sistema dei jing luo ombelicale sarebbe diverso da quello presente dopo la
nascita. Infatti il prof Bo ha supposto la presenza di un sistema dei jing
luo congenito (proveniente dalla madre : DNA mitocondriale!) responsabile
della distribuzione del sangue e del qì durante la vita fetale ed al quale si
dovrebbe lo sviluppo e l’accrescimento fisiologico degli Zang Fu del
nascituro.
Come sappiamo dalle teorie della MTC, il sistema degli Zang Fu è
responsabile, nella vita post natale, della produzione del qì e del sangue,
mentre il sistema dei jing luo propriamente detti nasce dagli Zang Fu ed è
deputato alla ricezione ed alla trasmissione in periferia soprattutto del qì.
Quindi nella vita fetale sarebbe presente ed attivo, un sistema dei jing luo
congenito che, alla nascita, al momento del taglio del cordone ombelicale,
passerebbe il testimone del comando della distribuzione del qì e del sangue
agli Zang Fu. Solo allora, dagli Zang Fu, originerebbe il sistema dei jing
luo così come noi lo conosciamo e che sarebbe quindi acquisito rispetto a
quello presente nel cordone ombelicale . Il sistema congenito di regolazione
ombelicale rimane, dopo la nascita, localizzato tutt’intorno all’ombelico ed
è in grado di impostare ed ottenere quell’azione di comando sugli Zang Fu, fin’ora
realizzabile, in parte, solo con l’ausilio della farmacologia : prescrizione
di erbe e decotti. Anche noi tutti, infatti, abbiamo sempre sostenuto, nella
didattica, che un conto è commettere un errore nella diagnosi e nella
conseguente prescrizione degli agopunti, ben altro conto,invece, è commettere
un errore nella prescrizione farmacologica : le conseguenze per il paziente
potrebbero essere gravissime! Il sistema di regolazione ombelicale quindi,
sarebbe multipotente e capace di distribuire ed indirizzare il qì ed il
sangue lì dove necessario. La parete addominale dunque, non è una
superficie piatta, bensì un biocomplesso morfofunzionale
multistrati. La conoscenza dei livelli e delle funzioni dei vari strati
consente di ottenere, in un’altissima percentuale di casi, successi
terapeutici in tempi rapidissimi e stabili nel tempo, perché frutto di un
riequilibrio generale.
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AURICOLOTERAPIA
AURICOLOTERAPIA
In questo
caso la mappa dell’organismo è a livello dell ’orecchio e la tecnica consiste
nello studio del padiglione auricolare a scopo diagnostico, seguito dalla
stimolazione di alcuni specifici punti sulla sua superficie, per trattare varie
patologie.
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A COSA SERVE
A COSA SERVE
La Medicina
Tradizionale Cinese, e l’agopuntura in particolare, è stata utilizzata in Cina
per millenni per il trattamento di tutte le malattie poiché le
sue applicazioni sono molteplici e può essere applicata diffusamente;
soprattutto non si tratta di metodiche “alternative” alla terapia occidentale,
ma “complementari”. Ci sono infatti delle malattie per le quali la Medicina
Tradizionale Cinese è più efficace di quella occidentale, ed altre in cui
accade il contrario; spesso però con l’integrazione di entrambe si
ottengono i migliori risultati, come ad esempio in caso di ipertensione,
sindrome ansioso-depressiva, diabete, ma anche sclerosi multipla, tumori, ecc.
Tale abbinamento consente di ottenere un migliore controllo dei sintomi o degli
effetti collaterali dei farmaci (anche chemioterapici), o una riduzione del
dosaggio farmacologico, o un rallentamento della progressione della malattia.
Il tutto con un miglioramento della qualità della vita!
Le patologie che più spesso traggono beneficio dall’agopuntura sono:
Le patologie che più spesso traggono beneficio dall’agopuntura sono:
- Malattie reumatiche ed
articolari (artrite,
artrosi, ernie discali, cervicalgia, rachialgia, dorso-lombo-sciatalgia,
coxalgia, gonalgia, tendiniti, epicondiliti, periartrite scapolo-omerale,
sindrome del tunnel carpale, osteoporosi, distorsioni e stiramenti)
- Patologie neurologiche (cefalea, emicrania,
vertigini e acufeni, nevralgie trigeminali, facciali e intercostali,
paresi e paralisi da ictus cerebro-vascolare, paralisi facciale “a
frigore”)
- Patologie respiratorie (riniti anche allergiche,
sinusiti, patologie da raffreddamento, bronchiti, asma, otiti, faringiti,
tonsilliti)
- Patologie gastroenteriche (iper- e ipo-salivazione,
gastriti, duodeniti, stipsi e diarrea, colon irritabile, rettocolite
ulcerosa, gastroptosi, colecistopatie, insufficienza epatica, spasmi
esofagei e cardiali, reflusso gastroesofageo, singhiozzo, turbe digestive,
nausea e vomito anche da intervento, da gravidanza, da chemioterapia)
- Patologie dermatologiche (orticaria, eczema,
prurito, neurodermiti, psoriasi, verruche, acne, herpes zoster, dermatiti
in genere)
- Patologie cardiovascolari (ipertensione, turbe
funzionali del ritmo, turbe del circolo periferico, malattia di Raynaud)
- Patologie urogenitali (cistiti, uretriti,
prostatiti, ipertrofia prostatica, enuresi, infiammazioni croniche
pelviche, ptosi uterina, fibromatosi uterina, sindrome climaterica e
menopausale, turbe del ciclo mestruale, amenorrea, sindrome premestruale,
dismenorrea, leucorrea, mastiti, malposizione fetale, sterilità sia
maschile che femminile, impotenza, eiaculazione precoce)
- Patologie oculari (congiuntiviti,
cataratta, glaucoma, retinopatie, atrofia del nervo ottico, miopia,
orzaiolo)
- Disturbi della sfera
psico-emotiva (sindrome
ansioso-depressiva, insonnia, palpitazioni, iperidrosi)
- Prevenzione delle malattie reumatiche
e delle malattie respiratorie, stati di esaurimento psico-fisico, astenia,
obesità.
Non
rientrano nel
campo di applicazione dell’agopuntura tutte le patologie infettive e
quelle di pertinenza chirurgica.
LA PRIMA VISITA
LA PRIMA VISISTA
Essa comprende
una serie di tappe fondamentali per giungere alla diagnosi e quindi impostare
la terapia.
Si parte dunque
dalla storia recente e passata del paziente e delle sue patologie, prendendo
visione di eventuali referti di laboratorio, radiografie, ecografie, TAC, ecc.
Segue l’esame obiettivo sia classico, sia cinese che consiste nell’esame della
lingua e del polso; quest’ultimi consentono di valutare le condizioni generali
dell’organismo, dei suoi organi e visceri, dei liquidi e sangue.
Dalla raccolta di
tutti questi dati è possibile comprendere se il paziente ha un buon equilibrio
energetico o se presenta delle disarmonie da cui derivano le patologie o i
sintomi che presenta. Fatta la diagnosi si imposta la terapia.
AGOPUNTURA
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lunedì 19 gennaio 2015
Agopuntura nella gonalgia cronica: uno studio clinico randomizzato.
In questo studio è stata verificata l’efficacia del trattamento con laser-agopuntura o con agopuntura praticata con aghi nella gonalgia cronica.
Sono stati arruolati 282 pazienti -di età maggiore o uguale a 50 anni- affetti da dolore cronico al ginocchio. Il gruppo è stato così suddiviso: un gruppo di controllo (n=71) che non ha eseguito alcun trattamento, un secondo gruppo trattato con agopuntura con aghi (n=70), un terzo gruppo trattato con laser-agopuntura (n=71), ed un quarto gruppo sottoposto a sham-laser-agopuntura (n=70). Il trattamento è stato protratto per 12 settimane.
I criteri di valutazione sono stati la VAS, l’Western Ontario e McMaster (WOMAC) Universities Osteoarthritis Index, a 12 settimane. Outcome secondari sono stati altri dolori e disfunzioni e la qualità della vita, con un follow-up di un anno.
I risultati hanno dimostrato che, a 12 settimane, il trattamento sia con aghi che con laser-agopuntura non ha determinato una riduzione significativa né della sintomatologia dolorosa né della disfunzione articolare, in confronto alla sham. Una certa efficacia, sia pur modesta, sia dell’agopuntura con aghi che della laser-agopuntura è stata invece dimostrata rispetto ai controlli nella riduzione del dolore, ma solo a 12 settimane, non ad un anno. L’agopuntura con aghi ha dimostrato maggiore efficacia nel migliorare la funzione articolare a 12 settimane –ma non a un anno- rispetto ai controlli ma non rispetto alla sham. Gli outcome secondari non hanno dimostrato alcuna significatività; non sono state rilevate reazioni avverse.
Gli autori concludono che, in soggetti di età maggiore o uguale a 50 anni con gonalgia cronica moderata o severa, l’agopuntura sia con aghi che con laser non ha efficacia maggiormente significativa rispetto alla sham sia sul dolore che sulla funzione articolare.
Hinman RS, McCrory P, Pirotta M et al. Acupuncture for chronic knee pain: a randomized clinical trial. JAMA. 2014 Oct 1;312(13):1313-22
A cura di Vittorio Mascherini
In questo studio è stata verificata l’efficacia del trattamento con laser-agopuntura o con agopuntura praticata con aghi nella gonalgia cronica.
Sono stati arruolati 282 pazienti -di età maggiore o uguale a 50 anni- affetti da dolore cronico al ginocchio. Il gruppo è stato così suddiviso: un gruppo di controllo (n=71) che non ha eseguito alcun trattamento, un secondo gruppo trattato con agopuntura con aghi (n=70), un terzo gruppo trattato con laser-agopuntura (n=71), ed un quarto gruppo sottoposto a sham-laser-agopuntura (n=70). Il trattamento è stato protratto per 12 settimane.
I criteri di valutazione sono stati la VAS, l’Western Ontario e McMaster (WOMAC) Universities Osteoarthritis Index, a 12 settimane. Outcome secondari sono stati altri dolori e disfunzioni e la qualità della vita, con un follow-up di un anno.
I risultati hanno dimostrato che, a 12 settimane, il trattamento sia con aghi che con laser-agopuntura non ha determinato una riduzione significativa né della sintomatologia dolorosa né della disfunzione articolare, in confronto alla sham. Una certa efficacia, sia pur modesta, sia dell’agopuntura con aghi che della laser-agopuntura è stata invece dimostrata rispetto ai controlli nella riduzione del dolore, ma solo a 12 settimane, non ad un anno. L’agopuntura con aghi ha dimostrato maggiore efficacia nel migliorare la funzione articolare a 12 settimane –ma non a un anno- rispetto ai controlli ma non rispetto alla sham. Gli outcome secondari non hanno dimostrato alcuna significatività; non sono state rilevate reazioni avverse.
Gli autori concludono che, in soggetti di età maggiore o uguale a 50 anni con gonalgia cronica moderata o severa, l’agopuntura sia con aghi che con laser non ha efficacia maggiormente significativa rispetto alla sham sia sul dolore che sulla funzione articolare.
Hinman RS, McCrory P, Pirotta M et al. Acupuncture for chronic knee pain: a randomized clinical trial. JAMA. 2014 Oct 1;312(13):1313-22
A cura di Vittorio Mascherini
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- dott.ssa de Paola Rosanna
- Napoli, Italy
- Medico-Chirurgo ,diplomata in Agopuntura e MTC , Esperta in Omeomesoterapia Antalgica ed Estetica