dott.ssa R. de Paola Agopuntura e MTC- Biolo Headline Animator

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martedì 8 settembre 2015

Festival dell'Oriente

Effetti della stimolazione del punto di agopuntura SP6 sul dolore e sulla durata del travaglio.

 
Background 
L’agopressione è stata utilizzata frequentemente per indurre il travaglio, gestirne il dolore ed abbreviarne la durata. Comunque, sono ancora poche le evidenze ottenute da studi clinici sugli effetti positivi dell’agopuntura in ambito ostetrico.
Obiettivo 
Lo scopo di questo studio è valutare gli effetti dell’agopressione in SP6 (effettuata durante il travaglio) sul dolore e sulla durata del travaglio nella donna primipara.
Metodi 
Lo studio è stato condotto al Trabzon Maternity Hospital in Turchia.
Si tratta di uno studio caso controllo in singolo cieco.
Cento donne primipare in travaglio sono state randomizzate assegnandone 50 ad un gruppo trattato con agopressione su SP6 e 50 ad un gruppo di controllo. Nelle donne trattate, l’agopressione è stata praticata bilateralmente su SP6 durante le contrazioni per un totale di 35 volte: 15 volte a una dilatazione cervicale di 2-3 cm, 10 volte a 5-6 cm e 10 volte a 9-10 cm. Le donne del gruppo controllo hanno ricevuto un’assistenza standard.
Durante il travaglio il dolore è stato misurato 5 volte utilizzando la scala visuo-analogica del dolore (VAS):  prima di iniziare l’agopressione (VAS 1), dopo avere eseguito le agopressioni ad una dilatazione di 2-3 cm (VAS 2), di 5-6 cm (VAS 3) e di 9-10 cm (VAS 4) e infine nel momento successivo al parto (VAS 5).
La durata del travaglio in entrambi i gruppi è stata misurata tramite partogramma ed è stata divisa in due fasi: fase 1 da 3 cm di dilatazione a dilatazione cervicale completa, e fase 2 da dilatazione completa alla fine del parto.
risultati 
Gli score VAS2, VAS3, VAS5 hanno evidenziato una riduzione del dolore nel gruppo trattato con agopressione (p<0 .="" 15="" 1="" 20="" 225="" 2:="" 2="" 320="" brevi="" controllo="" del="" della="" donne="" durata="" e="" fase="" gruppo="" la="" min="" minuti="" nelle="" p="" pi="" quella="" risultate="" sono="" trattate="" trattato="" travaglio="" vs="">
conclusioni 
L’agopressione in SP6 si è rilevata efficace nel ridurre sia il dolore che la durata del travaglio.
Yesilcicek Calik K, Komurcu N. Effects of SP6 Acupuncture Point Stimulation on Labor Pain and Duration of Labor. Iran Red Crescent Med J. 2014 Oct 5;16(10):e16461. doi: 10.5812/ircmj.16461. eCollection 2014.
Alessandra Pavesi

giovedì 23 luglio 2015

Trattamento agopunturistico di alcuni casi di sindrome orticaria-angioedema di probabile natura autoimmunitaria | OLOS E LOGOS

Trattamento agopunturistico di alcuni casi di sindrome orticaria-angioedema di probabile natura autoimmunitaria | OLOS E LOGOS:

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(5) Rosanna de Paola

LEGISLAZIONE
DDL concorrenza: SIOMI auspica emendamento su specialità omeopatiche

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Nell'ambito della Legge annuale sul mercato e la concorrenza, in discussione in Parlamento in questi giorni, un emendamento è dedicato alla possibilità di inserire informazioni (posologia e indicazioni terapeutiche) sul foglietto illustrativo e sulle confezioni delle specialità omeopatiche, così come già avviene in altri Paesi del mondo e praticamente in tutta Europa. Va sottolineato che le specialità medicinali omeopatiche, al contrario dei medicinali a nome comune, possono avere indicazioni posologiche e terapeutiche chiare, dal momento che si tratta di medicinali per i quali il principio di similitudine riguarda le modalità fisiopatologiche dei sintomi da curare e non l'individuo nel suo complesso. Si tratta, infatti, di medicinali indicati nella fase acuta, ad azione sintomatica.
SIOMI auspica vivamente che tale emendamento venga definitamente approvato, ponendo così fine alla discriminazione che riguarda gli utilizzatori di medicinali omeopatici nel nostro Paese, che oggi sono costretti, nella migliore delle ipotesi, a rivolgersi a medici e farmacisti, anche per potersi curare con le specialità omeopatiche, che come detto, hanno campi di applicazione molto precisi. Auspichiamo quindi che si voglia tenere conto dei 21 milioni di Italiani - utilizzatori e non di omeopatici - che da una recente indagine AstraRicerche, desidererebbero che in questi medicinali si riportassero indicazioni posologiche e terapeutiche.

Simonetta BernardiniPresidente SIOMI

martedì 10 febbraio 2015

GINNASTICA MEDICA CINESE (QI GONG) 
Esistono diversi tipi di ginnastica medica, ma i 2 più conosciuti sono il Tai ji quan e il Qi gong. Si tratta di ginnastiche psicocorporee le cui principali componenti sono il movimento del corpo, il controllo dell’attenzione, della mente e della respirazione; il loro scopo è prevalentemente quello di agire sull’energia vitale per conservarla e coltivarla al fine di raggiungere e mantenere il benessere psicofisico il più a lungo possibile.

In MTC il fluire dell'Energia nel corpo va sempre favorito. Quale migliore via se non quella del movimento fisico! L'attenzione al movimento e all'attività fisica è primaria in MTC a partire dalle arti marziali.
Il Qi Gong e il Tai Qi Quan sotto tecniche di movimento ispirate alla natura e agli animali derivano da antiche arti marziali.
Anche in Italia esistono scuole che studiano e insegnano queste antiche tecniche ed in particolare, grazie all'opera di due medici studiosi di MTC (L. Sotte e L. Pippa) si è diffuso un protocollo di ginnastiche chiamato il " Volo della Fenice" che consiste in una semplice serie di esercizi e movimenti che comprendono finalità riabilitative di qualsiasi distretto corporeo e curative e preventive di diversi disturbi di organo o di meridiana.
Si tratta di tecniche da praticare da sole o in complementarità all'agopuntura e alla farmacologia cinese, facili da apprendere e da ripetere da soli o in compagnia di un istruttore a qualsiasi età e proporzionate al proprio handicap o patologia algica. Favoriscono il fluire del Qi, sbloccano la stasi nelle articolazioni e nei meridiani, facilitano i percorsi riabilitativi.
  LA DIETETICA E LA DIETOLOGIA

Rappresenta uno dei pilastri fondamentali della medicina tradizionale cinese e consiste nel classificare i cibi in base alla natura e al sapore, per poi assumere prevalentemente quelli che hanno le caratteristiche adatte per riequilibrare la disarmonia energetica che è alla base della patologia, e quindi anche in questo caso ci si basa sulla diagnosi cinese.
L’effetto della dietetica non è solo di tipo sintomatico o preventivo, ma anche e soprattutto di tipo curativo. Infatti per i cinesi si cura con l’agopuntura e i farmaci, ma si guarisce con la dietetica.
  FARMACOLOGIA CINESE

Consiste nella somministrazione di farmaci di origine naturale, più spesso tratti da piante cinesi, in minore quantità da animali e minerali, i quali vengono prescritti esclusivamente sulla base della diagnosi cinese, non avendo alcuna relazione con la medicina e la farmacologia occidentale.

    ALTRE METODICHE 
Accanto all’agopuntura classica, vi sono altre metodiche terapeutiche, alcune delle quali fanno riferimento a microsistemi.
La coppettazione
Consiste nell’utilizzo di una coppa di vario materiale (vetro, gomma, ceramica o bambù) all’interno della quale viene creato un vuoto che le consente di attaccarsi alla pelle sul punto selezionato. Tale metodica ha il compito di riscaldare  e muovere l’energia e il sangue.
La moxibustione
Si tratta della metodica forse più antica della medicina cinese e consiste nel riscaldamento di alcuni punti di agopuntura, allo scopo di riscaldare i meridiani e promuovere la circolazione del sangue e dell’energia. Si utilizzano foglie di Artemisia setaccia e confezionata come sigaro (che va solo avvicinato al punto), come coni (che vanno applicati sulla cute direttamente o con l’interposizione di un disco di altro materiale o applicati all’estremità dell’ago).
Craniopuntura
Si tratta di una metodica più recente che consiste nella stimolazione di determinati punti del cuoio capelluto seguendo una mappa piuttosto complessa che vede proiettato sul capo l’organismo umano. È utile per trattare varie patologie  anche in abbinamento ad altre tecniche.
Elettroagopuntura 
Consiste nel collegare l’ago inserito nel punto scelto, ad un apparecchio che invia un impulso elettrico in modo da rinforzare e variare la stimolazione. Si utilizza soprattutto in sostituzione di prolungate manipolazioni degli aghi, in particolare per indurre analgesia.
Magnetoagopuntura 
Consiste nell’applicazione di sostanze magnetiche nei punti di agopuntura, potenziando l’azione degli aghi. È una tecnica non dolorosa, per cui è utile nei bambini o in coloro che temono gli aghi, per ridurre dolori, infiammazioni e prurito.
Laseragopuntura 
Consiste nell’utilizzo di unostrumento laser di facile uso e indolore, efficace per alleviare il dolore, ridurre l’infiammazione e stimolare il metabolismo cellulare. È quindi molto utile nei bambini e nei pazienti che temono gli aghi.
Chimioagopuntura
Consiste nell’iniettare farmaci fitoterapici cinesi (e non) nei punti di agopuntura,  utilizzando dosi molto basse, ma ottenendo gli stessi risultati di dosaggi pieni per via muscolare o endovenosa. 


ADDOMINOAGOPUNTURA

 ADDOMINOAGOPUNTURA

Si tratta di una metodica piuttosto recente, che individua sull’addome una mappatura dell’intero organismo: la mappa della tartaruga. Questa si estrinseca intorno all’ombelico come punto di origine della vita e centro di un potenziale energetico ancestrale che può essere riattivato per riequilibrare l’organismo in caso di patologie sia acute che croniche.
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L’addominoagopuntura
L’addominoagopuntura, costola primaria della somatoagopuntura, nasce in Cina circa 30 anni fa, quando il prof. Zhi Yun Bo riesce a trattare con successo un paziente affetto da lombosciatalgia acuta, resistente alle altre terapie, infiggendo solo I punti 4 CV e 6 CV. A fronte di questo straordinario risultato, il prof Bo, comincia un approfondito lavoro di ricerca sistemica sui meridiani addominali, sulla loro topografia,sulle  loro funzioni e sulla dinamica strutturale dei loro punti.
Inizialmente, egli osservò che l'addome, tradizionalmente considerato una zona yin,conteneva anche dei meridiani yang (ST e GB) e che comunque tutti I meridiani addominali contraevano intimi rapporti con l’ombelico, che sembrava attirarli come una sorta di calamita. Dalle conoscenze in nostro possesso, sappiamo che l’ombelico coincide con un punto del meridiano di Vaso Concezione,che lo infila dal basso percorrendo poi tutta la linea mediana, che è il punto n° 8 : Scenque.
Generalmente Scenque non viene mai punto, ma solo stimolato in moxibustione, pena gravi conseguenze addirittura fatali. Queste considerazioni, spinsero l’autore a continuare la sperimentazione clinica da una parte e lo studio dei meridiani addominali dall’altra, ciò ha portato oltre ad una rivisitazione della potenzialità del Ren Mai, anche alla scoperta di alcuni punti extra, (a cui l’autore ha dato il proprio nome), tutti concentrati intorno all’ombelico e che insieme ai punti di CV,ST,KI, costituiscono,intorno all’ombelico, una mappa che ricorda la forma di una tartaruga.
I punti della mappa, vengono “manovrati” come le manopole di una cassaforte, per raggiungere sedi e sistemi in grado di regolarizzare in tempo reale la distribuzione del sangue e del qì ed ottenere quindi risultati sorprendenti sia in termini di rapidità che di durata degli stessi, mai ottenuti in precedenza con la somato agopuntura.
Nell’avvicinarci alla conoscenza di questa innovativa metodica medica, dobbiamo rivedere l’inquadramento generale dei meridiani curiosi ed in particolare del Ren Mai. Sappiamo che nella circolazione dell’energia, i meridiani curiosi rappresentano dei bacini di deposito, in grado di intervenire  sia a sostegno dei deficit che nell’assorbimento degli eccessi ; per spiegare la possibilità di esercitare questa doppia funzione viene solitamente fatto il paragone con la teoria dei vasi comunicanti. Secondo l’autore tra i meridiani curiosi il Ren Mai è sicuramente il più importante :  
  • è il primo a formarsi nella vita intrauterina;
  • serve da “guida”alle cellule per orientarsi nello spazio;
  • riceve rami dai nervi spinali di entrambi i lati;
  • è in soluzione di contiguità con il Du Mai con il quale, in effetti, forma un unico meridiano, il cui centro è situato nel midollo spinale;
  • è particolarmente importante per gli organi sessuali femminili , la fertilità e il concepimento (da cui il suo nome);
  • raccoglie le energie di tutti i meridiani yin e le armonizza tra loro;
  • contribuisce alle nostre capacità di essere calmi e ci apporta la pace spirituale.
Ecco perché l’infissione lungo il suo tragitto,già da sola è in grado di risolvere tante patologie. Esistono quindi corrispondenze precise tra gli arti, il tronco, i vari sistemi interni e la parete addominale, tali corrispondenze hanno origine nella vita intrauterina , e trovano la loro regolazione fondamentale nelle funzioni e nell’attività della placenta e del cordone ombelicale che rappresentano, quindi un sistema perfetto, in grado di provvedere a tutte le necessità fisiologiche necessarie allo sviluppo del feto.
Addirittura, attualmente, nell’assistenza al parto a domicilio e nelle Case Maternità è in uso il “taglio ritardato del cordone”.
Si aspetta cioè che il cordone abbia smesso da solo di pulsare, senza interrompere mediante il taglio la circolazione sanguigna feto placentare, e con essa l’apporto di ossigeno che arriva ancora al bambino attraverso il sangue del cordone. Si consente in questo modo, ai piccoli polmoni neonatali di assorbire aria a poco a poco, dolcemente sfruttando quel legame con la mamma che ancora garantisce ossigeno.
A questo punto quindi, possiamo ipotizzare che la cicatrice ombelicale rappresenti il ricordo di quel sistema multipotente che ha consentito lo sviluppo di una nuova vita, non solo, ma forse è presente lì proprio dare la possibilità, a chi lo intuisca, di evocare e sfruttare questa enorme multipotenzialità per ottenere una regolazione mai sospettata prima. Ricordiamo che nell’organogenesi si formano: 
1)   addome e organi addominali
2)   dorso
3)   testa
4)   arti superiori
5)   arti inferiori
quindi per primo si forma proprio quel sistema di regolazione che ci apprestiamo a conoscere meglio. L’ipotesi del prof. Bo è quella che il sistema dei jing luo, tradizionalmente conosciuto e “sfruttato” dalla MTC, origini proprio nel cordone ombelicale, lì dove , come abbiamo visto, è presente il controllo del volume e del flusso del qì e del sangue.  Ma il sistema dei jing luo ombelicale sarebbe diverso da quello presente dopo la nascita. Infatti il prof Bo ha supposto la presenza di un sistema dei jing luo congenito (proveniente dalla madre : DNA mitocondriale!) responsabile della distribuzione del sangue e del qì durante la vita fetale ed al quale si dovrebbe lo sviluppo e l’accrescimento fisiologico degli Zang Fu del nascituro.
Come sappiamo dalle teorie della MTC, il sistema degli Zang Fu è responsabile, nella vita post natale, della produzione del qì e del sangue, mentre il sistema dei jing luo propriamente detti nasce dagli Zang Fu ed è deputato alla ricezione ed alla trasmissione in periferia soprattutto del qì. Quindi nella vita fetale sarebbe presente ed attivo, un sistema dei jing luo congenito che, alla nascita, al momento del taglio del cordone ombelicale, passerebbe il testimone del comando della distribuzione del qì e del sangue agli Zang Fu. Solo allora, dagli Zang Fu, originerebbe il sistema dei jing luo così come noi lo conosciamo e che sarebbe quindi acquisito rispetto a quello presente nel cordone ombelicale . Il sistema congenito di regolazione ombelicale rimane, dopo la nascita, localizzato tutt’intorno all’ombelico ed è in grado di impostare ed ottenere quell’azione di comando sugli Zang Fu, fin’ora realizzabile, in parte, solo con l’ausilio della farmacologia : prescrizione di erbe e decotti. Anche noi tutti, infatti, abbiamo sempre sostenuto, nella didattica, che un conto è commettere un errore nella diagnosi e nella conseguente prescrizione degli agopunti, ben altro conto,invece, è commettere un errore nella prescrizione farmacologica : le conseguenze per il paziente potrebbero essere gravissime! Il sistema di regolazione ombelicale quindi, sarebbe multipotente e capace di distribuire ed indirizzare il qì ed il sangue lì dove necessario.  La parete addominale dunque, non è una superficie piatta, bensì un  biocomplesso  morfofunzionale multistrati. La conoscenza dei livelli e delle funzioni dei vari strati consente di ottenere, in un’altissima percentuale di casi, successi terapeutici in tempi rapidissimi e stabili nel tempo, perché frutto di un riequilibrio generale.

AURICOLOTERAPIA

AURICOLOTERAPIA
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  • Nata dalle intuizioni del medico francese P. NOGIER circa  50  anni  fa, l’auricoloterapia   è  una  metodica diagnostico - terapeutica riflessologica che sfrutta le relazioni riflessologiche della mappa somatotopica scoperta sulle regioni del padiglione auricolare.
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  • La Cina, progenitrice dell'agopuntura ha fatto sua questa metodica, sviluppando la    ricerca la sperimentazione dei punti e studiando i protocolli per le diverse patologie.
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  • Molto utile come terapia di supporto dell'agopuntura classica in particolare grazie all'uso di aghi a dimora o semipermanenza o di semi di vaccaria o magneti che vengono posizionati sui punti con un cerottino color carne o trasparente.
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  • E' nota la terapia auricolare per la disessuefazione da fumo di tabacco e da tossicodipendenza i punti riflessoterapici per la cefalea, la sciatica, la colonna vertebrale, gli organi interni e alcune patologia ginecologiche, il trattamento di supporto in dietoterapia.
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A COSA SERVE

A COSA SERVE
La Medicina Tradizionale Cinese, e l’agopuntura in particolare, è stata utilizzata in Cina per millenni per il trattamento di tutte le malattie poiché le sue applicazioni sono molteplici e può essere applicata diffusamente; soprattutto non si tratta di metodiche “alternative” alla terapia occidentale, ma “complementari”. Ci sono infatti delle malattie per le quali la Medicina Tradizionale Cinese è più efficace di quella occidentale, ed altre in cui accade il contrario; spesso però con l’integrazione di entrambe si ottengono i migliori risultati, come ad esempio in caso di ipertensione, sindrome ansioso-depressiva, diabete, ma anche sclerosi multipla, tumori, ecc. Tale abbinamento consente di ottenere un migliore controllo dei sintomi o degli effetti collaterali dei farmaci (anche chemioterapici), o una riduzione del dosaggio farmacologico, o un rallentamento della progressione della malattia. Il tutto con un miglioramento della qualità della vita!
Le patologie che più spesso traggono beneficio dall’agopuntura sono:
  1. Malattie reumatiche ed articolari (artrite, artrosi, ernie discali, cervicalgia, rachialgia, dorso-lombo-sciatalgia, coxalgia, gonalgia, tendiniti, epicondiliti, periartrite scapolo-omerale, sindrome del tunnel carpale, osteoporosi, distorsioni e stiramenti)
  2. Patologie neurologiche (cefalea, emicrania, vertigini e acufeni, nevralgie trigeminali, facciali e intercostali, paresi e paralisi da ictus cerebro-vascolare, paralisi facciale “a frigore”)
  3. Patologie respiratorie (riniti anche allergiche, sinusiti, patologie da raffreddamento, bronchiti, asma, otiti, faringiti, tonsilliti)
  4. Patologie gastroenteriche (iper- e ipo-salivazione, gastriti, duodeniti, stipsi e diarrea, colon irritabile, rettocolite ulcerosa, gastroptosi, colecistopatie, insufficienza epatica, spasmi esofagei e cardiali, reflusso gastroesofageo, singhiozzo, turbe digestive, nausea e vomito anche da intervento, da gravidanza, da chemioterapia)
  5. Patologie dermatologiche (orticaria, eczema, prurito, neurodermiti, psoriasi, verruche, acne, herpes zoster, dermatiti in genere)
  6. Patologie cardiovascolari (ipertensione, turbe funzionali del ritmo, turbe del circolo periferico, malattia di Raynaud)
  7. Patologie urogenitali (cistiti, uretriti, prostatiti, ipertrofia prostatica, enuresi, infiammazioni croniche pelviche, ptosi uterina, fibromatosi uterina, sindrome climaterica e menopausale, turbe del ciclo mestruale, amenorrea, sindrome premestruale, dismenorrea, leucorrea, mastiti, malposizione fetale, sterilità sia maschile che femminile, impotenza, eiaculazione precoce)
  8. Patologie oculari (congiuntiviti, cataratta, glaucoma, retinopatie, atrofia del nervo ottico, miopia, orzaiolo)
  9. Disturbi della sfera psico-emotiva (sindrome ansioso-depressiva, insonnia, palpitazioni, iperidrosi)
  10. Prevenzione delle malattie reumatiche e delle malattie respiratorie, stati di esaurimento psico-fisico, astenia, obesità.
Non rientrano nel campo di applicazione dell’agopuntura tutte le patologie infettive e quelle di pertinenza chirurgica.




LA PRIMA VISITA

LA PRIMA VISISTA
Essa comprende una serie di tappe fondamentali per giungere alla diagnosi e quindi impostare la terapia.
Si parte dunque dalla storia recente e passata del paziente e delle sue patologie, prendendo visione di eventuali referti di laboratorio, radiografie, ecografie, TAC, ecc. Segue l’esame obiettivo sia classico, sia cinese che consiste nell’esame della lingua e del polso; quest’ultimi consentono di valutare le condizioni generali dell’organismo, dei suoi organi e visceri, dei liquidi e sangue.

Dalla raccolta di tutti questi dati è possibile comprendere se il paziente ha un buon equilibrio energetico o se presenta delle disarmonie da cui derivano le patologie o i sintomi che presenta. Fatta la diagnosi si imposta la terapia.

AGOPUNTURA

      
            AGOPUNTURA

L’agopuntura è una metodica terapeutica di antichissima origine cinese, che consiste nella infissione di un certo numero di sottilissimi aghi metallici in determinati punti cutanei, allo scopo di stimolare l’energia propria dei punti e riequilibrare le funzioni dell’organismo che si sono alterate provocando la malattia. Si tratta dunque di una terapia più naturale rispetto a quella classica farmacologica che utilizza sostanze chimiche estranee al nostro corpo, poiché con l’agopuntura si vanno a stimolare le difese dell’organismo, aiutandolo a guarire da sé.
L’agopuntura può essere utilizzata come terapia quando la malattia è già insorta, perché agisce sulle funzioni alterate dell’organismo, ma poiché agisce anche sui suoi equilibri energetici, essa svolge un’importante azione in ambito preventivo.
Essa si esegue a cicli di circa 10 sedute, inizialmente con cadenza bisettimanale, per poi distanziarle gradualmente col miglioramento della sintomatologia. In alcuni casi è necessario eseguire sedute più ravvicinate (giornaliere o ogni 2 giorni), ad esempio nei casi acuti e gravi tipo Herpes Zoster (Fuoco di S. Antonio). 
Al termine del 1° ciclo si rivalutano le condizioni del paziente e si decide se e come riprendere le sedute, dopo aver fatto una pausa di 15-20 giorni. Nelle malattie croniche generalmente si ripetono dei cicli o delle sedute di richiamo nei mesi successivi o più spesso in primavera ed autunno, ossia ai cambi di stagione, quando cioè è più alto il rischio di recidive.
Si utilizzano generalmente aghi sterili monouso, evitando così qualunque rischio di contagio di malattie infettive. L’infissione degli aghi non è di per sé dolorosa, ma si può avvertire un certo fastidio legato alla loro manipolazione eseguita dal medico allo scopo di stimolare i punti di agopuntura, aumentando o riducendo la loro energia. Questo fastidio si manifesta come un formicolio nel punto di infissione ed irradiato lungo un certo percorso, senso di calore, intorpidimento.

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Medico-Chirurgo ,diplomata in Agopuntura e MTC , Esperta in Omeomesoterapia Antalgica ed Estetica