dott.ssa R. de Paola Agopuntura e MTC- Biolo Headline Animator

net parade

sito internet

sabato 21 giugno 2008

Quando l'agopuntura fa male !

Agopuntura? Eh eh :) Caricato da gigez

FNOMCeO e Medicine non convenzionali: il prossimo appuntamento. - 17/06/2008

FNOMCeO e Medicine non convenzionali: il prossimo appuntamento. - 17/06/2008 di Roberto Gatto Così come quelle precedenti, anche la passata legislatura si è conclusa senza aver disciplinato il settore delle Medicine non convenzionali. Al contempo, il Gruppo tecnico interregionale Medicine complementari della Commissione salute della Conferenza Stato – Regioni, a causa delle diverse posizioni espresse dai Delegati regionali, non ha prodotto un documento condiviso circa le linee guida per la qualità nella formazione in Medicina Complementare. Il documento, se approvato, avrebbe fornito alle Regioni principi e criteri da seguire al fine di una legislazione regionale. Non si intravedono all’orizzonte iniziative parlamentari nel settore delle Medicine complementari, argomento escluso dai programmi di entrambi gli schieramenti che si sono affrontati nelle scorse elezioni politiche. L’unico soggetto che appare capace di introdurre elementi di novità in questo quadro di stallo è la FNOMCeO. Ciò è avvenuto nel 2002 a Terni, con l’affermazione della valenza medica di nove tra medicine e pratiche non convenzionali. Ciò è avvenuto con le delibere del Comitato Centrale numero 51 del 23 febbraio 2007 e 140 del 14 settembre 2007 dove, trattando il tema della pubblicità sanitaria e MnC, sono stati definiti i criteri di accreditamento dei curricula formativi e, così facendo, dei soggetti erogatori di formazione nel settore. Ciò potrebbe avvenire il prossimo 25 luglio, quando, in occasione della riunione del Comitato Centrale, la FNOMCeO terrà un workshop su “Medicine non convenzionali”. Già oltre un anno fa il Consiglio Nazionale appariva motivato a colmare il perdurante vuoto normativo nel settore delle MnC, quando affermava “… gli Ordini intendono esercitare fino in fondo questa funzione di riferimento per i cittadini perché oltre a essere 'organi ausiliari' dello Stato, sono anche 'organi sussidiari', nel senso che fanno, in alcune circostanze, quello che lo Stato non fa”. Di tenore analogo quanto affermato dal professor Mauro Melato, Presidente dell’Ordine di Trieste, lo scorso Febbraio: “Oggi il percorso di approfondimento del gruppo di lavoro, nominato dal CC sulle Medicine non convenzionali, è giunto al punto di ritenere maturo un passo più incisivo” http://portale.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/cmsfile/attach_6168.pdf . Possiamo dunque attenderci l’estensione degli Elenchi speciali a tutti gli Ordini italiani e, soprattutto, una precisa definizione dei requisiti formativi e delle caratteristiche dei soggetti erogatori. Certo la Federazione e gli Ordini non possono sostituirsi al legislatore creando nuove figure professionali, ma paiono intitolati a varare elenchi il cui fine è quello di tutelare i consumatori attraverso la garanzia della professionalità degli operatori. Auguriamoci che sia la volta buona!

giovedì 12 giugno 2008

Terapia combinata, omeosignatria omotossicologica plus erogazione radiazione elettromagnetica (Tin - KI) modulata tramite fonte multipla, nel

trattamento della tendinite acuta della spalla di A. Baroli Summary:For this study I enrolled 12 patients, that underwent a new form of treatment. "Combined therapy" based on Injection on the local acupoints of the shoulder with Omotoxycology drugs ( Arnica Comp.Heel + Pulsatilla Comp. + Ferrum Homaccord. Subacromial Injection (Zeel + Cartilago suis Injeel) TIN KI therapeutic wide spectrum infrared device La periartrite "Scapolo-Omerale" è un disordine che si manifesta, nella fascia di età compresa tra i 30 e i 60 anni, con maggiore incidenza nella popolazione femminile e nei soggetti che svolgono occupazioni prevalentemente sedentarie, sovente l’interessamento bilaterale. La tendinite della spalla è caratterizzata, nelle sue manifestazioni più avanzate, da una calcificazione reattiva che coinvolge la cuffia dei rotatori. In molti casi essa si localizza a 1- 2 cm dall’inserzione del tendine* del m. sopraspinato, sulla grande tuberosità. La malattia presenta quattro stadi evolutivi: • Fase precalcifica: interessamento asintomatico con trasformazione fibrocartilaginea del tendine* • Fase formativa: la calcificazione si sviluppa all’interno della cuffia dei rotatori. Questa fase può essere asintomatica o presentare vari gradi di dolore durante il movimento (in abduzione) o durante il riposo notturno. • Fase di riassorbimento: è la fase più invalidante per il paziente; lo stravaso di sali di calcio nella borsa subacromiale può causare severo e costante dolore che si protrae per più di due settimane. • Fase postcalcifica: interessa la riparazione della cuffia dei rotatori. Questa fase può durare anche diversi mesi si associa a dolore saltuario e restrizione della capacità articolare. Circa il 50% dei pazienti con tendinite calcifica presenta "Dolore" alla spalla. Terapia convenzionale primo approccio: trattamento del dolore con antinfiammatori non steroidei e iniezione subacromiale di corticosteroidi. Terapia con ultrasuoni (shock-wave therapy) riservata a casi selezionati nel trattamento della fase calcifica (1). Medicina Tradizionale Cinese I disturbi che interessano l’articolazione e i muscoli della spalla possono essere correlati a traumi, invasioni di Vento freddo o Umidità, Stasi del Qi del Fegato, …. Queste malattie possono essere classificate in base al meridiano interessato (Polmone, Grosso Intestino, Triplice Riscaldatore o Intestino Tenue). Si possono utilizzare anche i punti distali del meridiano colpito: Polmone 7, Grosso Intestino 4, T.R. 4,5,6; Piccolo Intestino 3,6, oltre a uno o più punti sul meridiano accoppiato (Grosso Intestino è accoppiato a Stomaco, pertanto ST.38 può essere aggiunto a GI 15), nel caso di dolore laterale della spalla TR. 5 + VB 41; oppure IG 3 + V 62 nel caso di dolore nella porzione posteriore della spalla dovuto a distorsione o a Vento Freddo. La combinazione dei punti dipende dalla localizzazione del dolore in seguito al movimento del braccio. Oltre ai punti Ah Shi situati sui meridiani sono importanti per il trattamento della spalla dolorosa anche i punti Extra (Jian nèi lìng naò shang) (2). Terapia: Aghi a dimora, moxa, sferette a permanenza temporale con disco magnetico da 500 Gauss. In seguito massaggi e cromopuntura. Pazienti e Metodi Sono stati trattati 12 pazienti -8 femmine e 4 maschi- (Tabella 1) affetti da "Periartrite Scapolo-Omerale" in fase acuta, già sottoposti a terapia convenzionale o a seduta di Agopuntura Tradizionale Cinese con risultati terapeutici non soddisfacenti (scarso controllo della sintomatologia dolorosa, esacerbazioni notturne, blocco articolare mattutino o per effetti collaterali). pts età sesso Spalla ds Spalla sn bilaterale pts età sesso Spalla ds Spalla sn bilaterale M L 62 F 3* n n M A 49 M n n 3 C S 44 F n 3 n E S 32 F 3 n n G M 37 M 2 n n M L 54 M n 3 n L A 52 F n n 3 R S 41 F n n 4 B V 51 M n 4 n C L 29 F 2 n n R B 38 F n 3 n S A 30 F 2 n n *Rappresentano i numeri riguardanti le differenti fasi patologiche valutate in fase diagnostica. Il protocollo terapeutico impiegato su questa iniziale casistica si basa sull’impiego combinato di terapia omeosignatrica omotossicologica, praticata nei punti dell’agopuntura locali in associazione a terapia fisica basata sull’utilizzo di un dispositivo con emissione di r.em modulate nello spettro I.R. TIN KI Ad ogni paziente veniva praticato un ciclo di 6 sedute, con cadenza bisettimanale effettuando una iniziale iniezione di Zeel (3) + Cartilago Suis Injeel a livello della borsa sottoacromiale e la successiva applicazione nei punti dell’agopuntura (1/2 cc per ogni punto sc del seguente melange: Arnica comp. Heel, Pulsatilla Comp., Ferrum Homaccord ): GI 15, P 1, T.R. 14, PI 10 (fig.2-3). In un secondo tempo, a seconda del dolore provocato dal movimento veniva applicata, per un tempo standard di 20 minuti ad una distanza variabile tra i 5 e i 10 cm dalla cute scoperta, la struttura erogatrice lo spettro IR a frequenza multipla (TIN KI)(4). I risultati venivano valutati come riduzione del dolore articolare e ripresa della funzionalità articolare della spalla interessata. 9/12 dei pazienti trattati (patologia monolaterale) dopo la seconda seduta riferivano scomparsa della sintomatologia dolorosa con modesto residuo di impaccio articolare (notturno o mattutino). Dei tre pazienti con Artrite ScapoloOmerale bilaterale, 2 ottenevano una significativa riduzione del dolore dopo la quarta seduta, in modo prevalente verso la spalla non dominante, mentre il paziente con patologia degenerativa di entrambe le spalle necessitava di un ulteriore ciclo combinato di sei sedute per attenuare il dolore mattutino della spalla dominante sinistra. A distanza di due mesi dal termine delle terapie considerate, i soggetti studiati godono di discreta salute senza recidive apparenti della patologia segnalata in anamnesi. Il mantenimento viene effettuato solo nei pazienti con malattia bilaterale con Zeel cpr (1 x 3 al dì lontano pasti), ginnastica dolce acquatica e due sedute infrasettimanali, a domicilio con TIN KI Jr, sempre della durata di 20 minuti, in modo particolare su Jianyu (GI 15) e Naòshù (PI 10) (fig.2-3). Commenti: La raccolta di dati e di osservazioni cliniche su una popolazione relativamente esigua, ma rappresentativa quale campione della manifestazione "Periartrite Scapolo-Omerale" permette di acquisire e consolidare una esperienza terapeutica che supera i limiti dell’anedottica senza aver la pretesa di voler sconfinare in una ricerca clinica con modello statistico applicato. In particolare si apprende che non sempre la combinazione dei punti locali nella periartrite calcifica possa fornire una terapia di prima battuta nel controllo del sintomo principale: il Dolore. Che la terapia farmacologica convenzionale, a parte la breve durata d’azione benefica, deve sacrificare sull’altare degli effetti collaterali la maggior parte delle proprie possibilità di cura. Che infine una terapia vibrazionale "fisica", basata su onde em. nello spettro IR modulate da cinque differenti quarzi, sia in grado di trasmettere una informazione corretta sul canale energetico coadiuvando ed amplificando il segnale omeopatico instillato sul Acupoint locale. Il risultato pratico di questa combinazione terapeutica (Omeosignatria Omotossicologica + TIN KI ) è un’azione disinfiammante e stimolante il tessuto connettivo specializzato. Pertanto, se l’informazione vibrazionale fornita risulta speculare a quella riscontrata nella cellula malata si "abbatte" il DOLORE ottenendo guarigione immediata di qualsiasi "Fase" della Periartrite Scapolo-Omerale. info@gmt2000.it [ Prima pagina ] [ Indice articoli ]

Le sindromi ansioso-depressive (yuzheng) in agopuntura e medicina cinese

Le sindromi ansioso-depressive (yuzheng) in agopuntura e medicina cinese Autore: Carlo Di Stanislao "Compito degli insegnati non e' quello di trasmettere sterili dati, ma piuttosto di bussare alle porte della nostra intelligenza" Tagora, 1934 GENERALITA' Il termine "yu zheng" designa, letteralmente, gli stati depressivi, ma a ben vedere questa categoria comprende le sindromi sia ansiose che depressive come le intendiamo in medicina accademica. Secondo i piu' recenti dizionari medici cinesi la sindrome si deve a: Difficolta' dei sentimenti e della volonta' a realizzarsi (qing zhi bu shu); Stasi del qi e dei suoi meccanismi (yu zhi qi). Essa si manifesta con i sequenti sintomi: * tristezza, depressione (xin qing yi yu); * instabilita' emotiva (qing xu bu ning); * oppressione toracica (xiong bu ma men); * distensione dolorosa dei fianchi (she tong); * accessi frequenti di collera (nu); * tendenza al pianto; * insonnia (bu mei) * sensazione di corpo estraneo nella gola (mei he qi). Il cap. 71 del Sowen ci parla dei cinque yu: uno per ciascun movimento, mentre il testo Dan Xi Xin Fa ci parla dei sei yu: del qi, del sangue, dell'umidita', del calore, dei catarri e degli alimenti. Lo Jing Yue Quan Shu ricorda che ciascun sentimento esasperato provaca yuzheng, mentre il Chi Shui Xuan Zhu afferma che la stasi (yu) riguarda ognuno dei cinque organi, ma quella del fegato e' la piu' frequente. I testi cinesi attuali affermano che la stasi ed il blocco del qi (yu jie) si traducono sopratutto in sindromi di pienezza che, piu' tardi, danno luogo a delle forme piu' gravi da vuoto. All'inizio compaiono tre differenti forme sindromiche: A) Stasi di qi di fegato. B) La stasi si trasforma in fuoco C) Sviluppo di catarri (tan). Tutte le Scuole Tradizionali sia della Cina Popolare che di Taiwan considerano questa progressione etiopatogenetica: - Tutti i sentimenti in eccesso causano stasi di qi, tuttavia, nel testo Jing Yue Quan Shu (1624), Zhang Jie Bin ci ricorda che principalmente la collera (nu), il pensiero (si) e l'afflizione (you) giocano un ruolo essenziale nelle forme yu zheng. Yu Tuan nella sua opera Yi Xue Zheng Zuan, del 1515, afferma che "quando i sentimenti sono repressi (hi) ed il freddo ed il calore attaccano simultaneamente si puo' assistere a quadri diversi (hou) di stasi (yu) dei nove soffi. Nello sviluppo storico delle sindromi yu zheng si puo' notare che, partendo dal Nei Jing e dal Jin Kui Yao Lue, dapprima si ascrivono alle forme yu sia le aggressioni esterne (wai shang) sia le turbe interne dei sette sentimenti (qin zhi). Dall'epoca Jin Yuan si afferma che sono sopratutto i sette sentimenti a causare yuzheng, mentre dopo l'epoca Ming ci si orienta principalmente verso una turba delle cinque volonta' (zhi) con una impossibilita' a realizzare un sentimento o una emozione (qing zhi bu shu). La gravita' dei quadri dipende dalla durata della perturbazione e dal terreno, in definitiva dalla perturbazione del jing shen. Nel testo Za Bing Yuan Liu Xi Zhu (pubblicato nel 1773) si afferma: - dapprima vi e' stasi di qi (con instabilita' emotiva, gonfiore ai fianchi ed al torace, polso a corda); - poi stasi del sangue (con dolori piccottanti e fissi dei fianchi e del torace, petecchie sulla lingua o lingua violacea e scura, polso rugoso); - indi stasi del fuoco (con nervosismo, irritabilita', pirosi acida, borborigmi, costipazione, bocca amara e secca, induido linguale giallo, polso teso e rapido); - poi ancora stasi degli alimenti (gonfiore epigastrico, pirosi, anoressia, alito fetido, lingua suburrale, polso scivoloso); - in seguito stasi dell'umidita' (corpo pesante, pienezza epigastrica ed addominale, euttazione, feci liquidi, sensazione di grasso in bocca); - da ultimo stasi dei catarri (con i sintomi visti prima piu' la sensazione di corpo estraneo nella gola). Nelle situazioni croniche, secondo lo Zhen Zhu Hui Bu, si creano forme da vuoto: - vuoto e perdita di yin del cuore (xin yin kui xu): palpitazioni, insonnia, turbe mnemoniche recenti, incubi, calore ai cinque centri, traspirazione notturna, gola e bocca secca, lingua secca e rossa, polso fine e rapido; - vuoto di qi di milza e sangue di cuore (xin pi lian xu): ossessioni, nevrosi compulsive, eccesso di fantasia ed immaginazione, vertigini, affaticamento, insomnnia, turbe mnemoniche, perdita dell'appetito, facies pallida e poco luminosa, lingua pallida, induido sottile e bianco, polso fine. - vuoto e perdita di yin del fegato (gan yin kui xu): vertigini, ronzii auricolari, occhi secchi, fotofobia, visione confusa, cefalea, occhi rossi, viso rosso, nervosismo, collera, parestesie dei quattro arti, tremore muscolare, lingua secca e rossa, polso a corda, fine e rapido; - confusione dello spirito (xin shen huo luan o anche you yu shang shen): ciclotimia, disforia, eccesso di immaginazione, agitazione, insulti, riso immotivato, lingua pallida, polso teso a corda. Nel libro Yi Lin Gai Cuo (1830) Wang Qingren appunta la sua attenzione su alcuni quadri peculiari legati alla "stasi del sangue" (yu zhi xue). Si definiscono tre differenti condizioni: - mao men: paziente ansioso e depresso che non riusce a risolvere piccoli problemi; - ji zao: persona normalmente calma che improvvisamente si infuria quando e' ammalata; - gan qi bing: individuo che scatta e s'innervosisce per un nonnulla. In questi casi occorre vivificare il sangue (huo xue) e trasformare la stasi (hua) yu (ad esempio con i punti xuehai, sanyinjiao, geshu, daling, gaohuang, e con la formula Chai Hu Su gan Tang piu' Angelica chinensis, Codonopsis pilosula e Carthamus tintorius). DIAGNOSI DIFFERENZIALE Importanti sono le diagnosi differenziali. Nelle sindromi mai he qi (nocciolo di pruno nella gola) occorre differenziare questa affezione da un bi della gola in un contesto di vuoto di yin. Nelle forme yu zheng si tratta sopratutto di donne di media eta' ed il quadro si aggrava quando il sogetto non lavora, quando e' piu' depressa (xing qing yi yu) e quando pensa alla sua gola. Il bi della gola con vuoto di yin riguardo sopratutto uomini giovani o di media eta', dopo influenza o abuso di alcool o tabacco, ovvero per consumo eccessivo di alimenti acidi o piccanti (che nuocciono allo yin ed ai liquidi). Si ha secchezza, prurito, calore, bruciore alla gola, con espettorazzione di catarro denso, colloso e spesso. Il quadro e' indipendente dalle situazioni emotive e si aggrava con lo sforzo fisico ed i perversi esterni. La sindrome va differenziata anche dalle disfagie (ye ge). Nel testo Zheng Yin Mai Zhi si ricorda che le disfagie riguardano uomini di eta' avanzata, si associano a dolore retrosternale, con impossibilita' ad ingoiare. Il paziente si aggrava un giorno dopo l'altro con alterazione dello stato generale. Un'altra importante diagnosi differenziale riguarda i quadri zang zao (agitazione degli organi) e le follie dian kuang. Nel testo Zhang Shi Yi Tong (1695) di Zhang Lu, al capitolo Shen zhi (turbe psichiche), il paragravo "le tristezze" (you) ci ricorda che trattare alcune forme di tristezza come forme dian kuang (impiegando rimedi minerali) e' un errore. Le forme zang zao sono momenti di agitazione per eccitazione del jing shen, che colpiscono giovani donne del tutto normali fra una crisi e l'altra. Durante le crisi vi saranno accessi di riso e stato confusionale (jing shen huang hu). Le forme dian kuang sono croniche, continue, si manifestano in soggetti giovani senza distinzione di sesso. Ricordiamo che la follia calma si evidenzia con una riduzione del fuoco del cuore e quella agitata con eccesso di fuoco del cuore, ma in entrambi i casi il jing shen presenta perturbazioni continue. Spesso si ha alternanza fra dian e kuang o periodi depressivi in cui il paziente e' muto e triste, come instupidito (yu, Ricci 5908) e si comporta come un idiota (chi, Ricci 895). Sono sopratutto le forme da vuoto (di milza e cuore o di yin di cuore e rene) a dare monifestazioni di agitazione (zang zao) simili alle follie (dian kuang xian). TERAPIA I principali punti di agopuntura sono: neiguan (MC-PC6), shenmen (C-H7), jiuque (VC-CV14). Alcuni impiegano la coppia neiguan e zusanli (E-St36) che fa circolare sangue ed energia e tonifica la jing-qi oltre ad abbassare il fuoco. Se vi e' grave perdita di relazione con il centro (erranza ed anarchia della circolazione energetica, depressione fino alla non voglia di viivere) si moxa (con zenzero) shenjue (VC-CV8). Attualmente in Cina si pone l'accento sulla farmacoterapia che si avvalle di rimedi e formule diversi nelle diverse sindromi. Tuttavia sono state proposte formule per cosi' dire ad ampio spettro, che rifancendosi a testi antichi (Lin Zheng Zi Nan Yi An, di Ye Tianshi, pubblicato nel 1764, durante la dinastia Qing) sono in grado di drenare il fegato, armonizzare il qi, abbassare il fuoco, calmare il vento, tonificare la milza ed armonizzare lo stomaco, vivicare il sangue e sbloccare i luo, trasformare i tan ed eliminare il flegma, tonifacare il qi e nutrire lo yin. Lo Shanghai Collge of Traditional Chinese Medicine (prof. Zhang Enqin, direttore del Dipartimento di Ricerca dello Shandong College of TCM) impiega i seguenti prodotti pronti: Anshen Buxin Wan (Pillole per Calmare la Mente e Nutrire il Cuore), Baizi Yanxin Wan (Pillole a base di semen Biotae che Nutrono il Cuore e Calmano la Mente), Jianao Bushen Wan (Pillole per Nutrire il Cervello e Tonificare i Reni), Ciwujia Pian (Pillole a base di Acanthopanax radix), Buxhe Ningshen Pian (Tavolette per Nutrire il Sangue e Tranquillizzare la Mente), Jiannao Chongi (Infuso per Rinforzare il Cervello), etc. In fitoterapia occidentale si impiegano cp. con mix essiccati a base di Valeriana, Biancospino, Camomilla matricaria o tisane o infusi di fiori d'Arantium varieta' amra, pianta intera fiorita di Escholtia californica, fiori femminili di Humulus luppulus e parti aeree fiorite di Avena sativa. Comunque solo una differenziazione delle sindromi puo' dare i risultati migliori e piu' duraturi. A) STASI DI QI DI FEGATO: I punti da usare possono essere: taichong ((F-LR3), zongdu (F-LR6), tonggu (Rn-K20), ganshu (V-BL18). In caso di disarmonia fra fegato e milza sono utili zhongwan (VC-CV12), pishu (V-BL20), sanyinjiao (Rt-M6), gongsun (Rt-M4). In farmacoterapia si usa la formula Chai Hu Su Gan Tang che parte dalla polvere classica Si Ni San. Il Blupeurum (chai hu), il Cyperus rotundus (xiang fu), il Citrus aurantium (zhi ke), il pericarpium Citri reticulateae (chen pi) disperdono (shu) il fegato e sbloccano la stasi, armonizzano il qi e favoriscono il riscaldatore medio. Invece il Ligusticum wallichii (chuan xiong), la Paeonia lactiflora (shao yao) e la Glycyrrhiza uralensis (gan cao) vivificano il sangue, ralassano cio' che e' compresso e sottomettono il fegato. In caso di pienezza e dolore ai fianchi per forte stasi di qi si aggiungono Curcuma aromatica (yu jin), Citrus reticulatae (qing pi) e Citrus medica varieta' sarcodactylis (fu shou). In caso di attacco trasversale sullo stomaco (con eruttazioni, dolori gastrici e toracici) si aggiungono Inula japonica (xuan fu hua), ematite (tai zhu shi, rimedio minerale), Perillia fruttescente (shu geng) Perillia ternata (Banxia, lievemente tossica se a forte dosi). In caso di stasi di alimenti e ballonamento addominale si aggiungono Masssa medica fermentata (shen qu), Hordeum vulgare (mai ya), Crataeugus pinnatifida (shan za), Gallus gallus (ji nei jin, rimedio animale). Nel caso di attacco sulla milza (dolore e ballonamento, anoressia, diarrea) si aggiungono Atractylodes lancea (cang zhu), Poria cocos (fu ling), Lindera strychnifolia (wu yao, pianta pericolosa), Alpinia katsumadai (ku ren) che tonificano la milza, eliminano l'umidita', riscaldano i meridiani. Nel caso in cui la stasi di qi si associa a stasi del sangue (dolore pungitivo al torace ed ai fianchi, petecchie linguali) si aggiungono Angelia sinensis (dang gui), Codonopsis pilosula (dang shen), Carthamus tinctorius (hong hua) che vivificano il sangue e sopprimano la stasi. Un preparato pronto molto in uso e' Yu Qu wan, che contiene anche Gardenia jiasdminoides (zhi zi) che elimina il fuoco. Nel caso, invece, di severe ripercussioni sul TR-medio (milza e stomaco) sara' prescritta la formula Liu Yu Tang, o da sola o associata a Jie Gan Zheng. In fitoterapia energetica con principi occidentali Carduus (Sylibum) marianus, Cynara scolimus, Chelidonium maius. In dietetica evitare i cibi acidi e riscaldanti e le cotture arrosto. Masticare lentamente e dare alimenti lievemente dolci. Il porro, la rapa, la quaglia, la carpa, il granchio e le uova di gallina saranno gli alimenti da consigliare. B) LA STASI DI QI SI TRASFORMA IN FUOCO: In agopuntura si trattano xingjiang (F-LR2), fengchi (VB-GB20), baihui (VG-GV20), sizhikong (TR-T23), quchi (GI-LI11). La prescrizione principale e' Dan Zhi Xia Yao San, che Deriva da Xiao Yao San (capace di drenare il fegato ed armonizzare la milza) con l'aggiunta di Paeonia suffrutticosa (mu dan pi) e Gardenia jasminoides (zhi zi) che purificano il fegato ed eminicano il calore. Quando l'eccesso di calore disturba lo stomaco (bocca amara, pirosi, eruttazioni, vomito) si aggiungono Coptis chinensis (huang lian) ed Evodia rutaecarpa (wu yu), se invece il fuoco si eleva con cefalea ed occhi arrossati, aggiungere Crysanthemum morifolium (ju huan), Uncaria rynchophylla (gou teng) e Tribolus terrestris (ci ji li). Se l'eccesso di calore distrugge lo yin (lingua rossa con scarso induido, polso fine e rapido) bisogna elimare dalla formula Angelica chinensis (dang gui), Atractylodes macrocephala (bai zhu) e Zinziber officinalis (sheng jiang) che sono tiepide e disseccanti ed aggiungere Rehmannia glutinosa (sheng di huan), Ophiopogon japonicus (mai men dong) e Dioscorea opposita (san yao) che umidificano lo yin e tonificano la milza. Nei casi di spiccata ansieta' (fan re) si usa la decozione Hua Gan Zhen che cura il dolore ai fianchi, lo stato ansioso, la pirosi, i borborigmi, la bocca secca ed amara. Come prodotto pronto si usa molto Zuo Jin Wan, per disperdere il fegato ed armonizzare lo stomaco. In fitoterapia occidentale si impiegano Crataegus oxyacantha, Salix alba e Lavandula officinalis. In dietetica sano utili l'amaro ed il fresco e vanno eliminate il caldo, il piccante ed il dolce. Granchio, carne di miale ed uva vanno preferiti. C) STASI DEL SANGUE: In agopuntura si impiegano taichong, qimen (F-LR14), sanyinjiao, geshu (V-Bl17), gaohuang (V-BL43). In farmacoterapia per vivicare il sangue, trasformare la stasi, sblocare ed armonizzare il qi si usano, assieme, la decozione Xue Fu Yu tang (Decotto che Cancella la Stasi del Sangue), la polvere Si Ni Tang (che drena il fegato e libera la stagnazione) ed il decotto Dao Hong Xi Wu Tang (che vivifica il sangue e ne trasforma la stasi). In questa formulazione complessa l'insieme di Platycodon grandiflorium (jie geng) e Achyranthes bidentata (niu xi) armonizzazono il qi, vivificano il sangue e regolarizzano la salita e la discesa. Nel stasi in cui la stasi del sangue (xue xing yu zhi) si associa a sindromi di freddo (per vuoto di yang) si passa al decotto Tong yu Zheng; invece nel caso di dolori trafittivi del torace e dei fianchi, inappetenza, polso a corda e rugoso, si usa Xue Yu Tang. In fitoterapia occidentale Angelica archangelica, Berberis vulgaris, Urtica urens, Salvia officinalis. In dietica utile il piccante e da evitare il salato. Unitile le cotture in umido ed a bagno maria e le carni rosse, i mitili, le cozze, le seppie, gli spinaci, le alghe, la noce, il tuorlo d'uovo. D) ACCUMULO DI CATARRI: In agopuntura si usano sopratutto: taichong, fenglong (E-St40), zhongwan. Il decotto di base e' Banxia Houpo Tang (pericoloso se in dose elevate e per lungi periodi), molto efficace nelle ripienezze toraciche (xion bu ma men) con nodo alla gola (mai he qi), in grado di sbloccare e scogliere il qi, combattere il reflusso e trasformare i catarri. Se l'accumulo di catarro e' molto asvanzato (oppressione toracica ed epigastrica, eruttazione, induido grasso abbondante) si possono agiungere Cyperus (xiang fu) Citrus medica varieta' sarcodactyles (fu shou) ed Atractylodes lancea (cang zhu) che armonizzano il qi ed eliminano l'umidita'. Quando la stasi di catarro (tan yu) si trasforma in calore (hua re) (nervosismo, lingua rossa, induido grassoso e giallo) aggiungere Phyllostachys nigra (zhu ru), Trichosantes kirilowii (gua lou), Scutellaria baicalensis (huang qin) e Coptis (huang lian). Se la forma e' cronica e si associa a stasi del sangue (dolori pongitivi, lingua violacea, polso rugoso) aggiungere Corcuma aromatica (yu jin), Sanvia melthiorrhiza (dan shen), Curcuma longa (jiang huang) e Dalbergia odorifera (jiang xiang), che vivificano il sangue e trasformano la stasi.In fitoterapia occidentale utile il Crysanthellum americanum, Fumaria officinalis, Carum carvi. In dietetica evitare latte e latticini, sughi forti, cibi lipidici e dare grano, formaggio di sojia, alghe, asparagi, pera e the. E) VUOTO DI YIN DI CUORE: In agopuntura xinshu (V-BL15), geshu, pishu, quze (MC-PC3), shaofu (C-H8). In caso di vuoto di yin di rene aggiungere taixi (Ki-Rn3) e zaohai (Ki-Rn6). In farmacoterapia si usa Tian Wang Bu Xin Dan che tonifica lo yin di Cuore e Rene, nutre il sangue e calma lo shen. Si tratta di un preparato molto attivo che va usato solo nei casi piu' severi di vuoto di yin di rene e cuore. Nei casi meno pronunciati (solo vuoto di yin di cuore) si usa Er Yin Zheng. Come prodotto pronto e' utile Jiao Tai Wan che calma il cuore, nutre il rene, fa comunicare cuore e rene. Nelle forme piu' gravi (agitazione a tipo zangzao) in Cina si usano le pillole Zhusha Anshen, ma contenendo solforo di mercurio sono pericolose (idrargismo acuto e cronico) e da proibire da noi. In fitoterapia occidentale Passifora incarnata, Meliloto officinalis, Urtica urens. Nelle forme piu' gravi Valeriana rossa, Crataegus oxiacantha e Matricaria flos. In dietetica dare latte vaccino, grano, mais, carne di percora, uova, miele giuggiola. F) VUOTO DI MILZA E CUORE: Si usano, sopratutto, i punti beishu (pishu, xinshu) di milza e cuore, i punti sangue (geshu e sanyinjiao xuehai-Rt-M10-) e baihui. In farmacoterapia si usa Gui Pi Tang in cui dangshen (Codonopsis pilosula), fuling (Poria cocos), baizhu (Atractylodes macrocephala), cancao (Glycyrrhyza uralensis), huangqi (Astragalus membranaceus, danggui (Angelica chinensis) longyanrou (Euphoria longan) sono utili al qi, tonificano la milza e giovano al sangue. Zaoren (Ziziphus jujuba), yuanzi (Polygola tenuifolia) e fuling (Poria cocos) nutroni il cuore e calmano lo spirito. Infine muxiang (Sussurrea lappa) armonizza il qi e stimola la milza. Quando si ha una forte sensazione di oppressione intratoracica (con segni di grave compromissione dello spirito: jing shen bu shu) si aggiungono: Curcuma aromatica (yujin) e Citrus medica var. sarcodacthyles (fo shou pian). Nel caso di cefalea (ansiogena e tensiva) si aggiungono Ligusticum wallichii (chuan xiong) e Angelica dauhrica (baizhi) che vivificano il sangue, scacciano il vento e combattono la cefalea. Si puo' anche usare la decozione Qi Fu Yin, mentre si vi e' aspetto emaciato, sudurazione spontanea, non voglia di parlare, si puo' usare Ba Zheng Tang o Renshen Yang Ying Tang. Secondo vari autori nelle forme croniche ed inveterate dare Sheng Yang Li Lao Tang che nutre il qi e scalda lo yang. In fitoterapia energetica occidentale sono indicati Eleutheroccocus, Vinca minor, Stellaria media, Fumaria, Agrimonia eupatoria. In dietetica riso, orzo, soja, patata, zucca, arachide, litchi, giuggiola, noce, latte di pecora, ostriche, carni rosse, miele. F) VUOTO DI YIN DI FEGATO: In agopuntura tonificare lo yin con i punti taichong, taixi, zhongji (VC-CV3), qugu (VC-CV-2) ed aggiungere lab tecnica shu-mo (ganshu/qimen) ed i punti fengchi e baihui. Le prescrizioni principali sono due: Ji Gu Di Huang Wan o Zhi Shui Qin Gan Yin (che deriva da Liu Wei Di Huang Wan e dan Zhi Xiao Yao San), onde tonificare lo yin, far circolare il qi ed abbassare il fuoco. In caso di flussi mestruali scarsi si aggiungono Cyperus rotundus (xiangfu), Lycopus lucidus (zelan) e Leonorus heterophyllus (yimucao), che tonificano e vivificano il sangue, regolazzando i cicli mestruali. In fitoterapia occidentale la Lavanda, la Cynara e la Pulsatilla vulgaris saranno i principi di elezione. In dietetica si daranno granghio, uva, carne di maiale. F) OSTRUZIONE E CONFUSIONE DELLO SHEN (XIN SHEN HUA LUAN): si usano punti che sostengono il qi del cuore e calmano il mentale. I punti shaoshang (11P-LU),, laogong (8PC-MC) e renzhong (26GV-VG) sono i piu' impiegati anche perche' dispersono il calore. Nel caso di segni di vuoto di sangue (anoressia, magrezza, pallore, lingua pallida, polso fine, ecc.) utili i punti xuehai (10Rt-SP), daling (7PC-MC) e sanyinjiao (6Rt-SP). L'attivazione dello YinWeiMai (secondo il Dacheng) apre gli orifizi del cuore: pungere zhubin (9K, Rn) e neiguan (6PC-MC). L'associazione empirica sanyinjiao (6MP-RT) houxi (3SI, IT) e' molto efficace. In caso di tremori e spasmi muscolari degli arti superiori e della testa associare hegu (4LI-GI), mentre per spasmi e contratture degli arti inferiori yanglingquan (34GB-VB) e kunlun (60BL-V). In caso di dispnea si usa tanzhong (17CV-VC). La formula piu' usata (sia in Cina Popolare che a Taiwan) e' Gan mai da zao tang, con Glycyrrhyzza uralensix radix (gancao) che che addolcice ed umidifca e rallenta cio' che e' serrato, Triticum aestivum (xiaomai) dolce e fresco che tonifica (bu9 il qi di cuore ed infine Ziziphus jujuba fructus (dazao) che e' utile alla milza ed al sangue. Secondo Zuo yang Fu (Nanjing College of Tradizional Chinese Medicine) una tonificazione troppo energica esalta il fuoco di cuore con deliri e gravi forme isteroidi (yi bing). A Gan mai da zao tang (decotto a base di liquirizia, frumento e dattero) si aggiungono danggui (Angelica chinensis), shendi (Rehmannia glutinosa radix praeparata) zhen zhu mu (Concha margaritifera) e gou teng (Uncaria rhyncophylla cum uncus) in caso di vuoto di sangue e liberazione di vento (con agitazione, spasmi e tremori). In caso di forte eretismo con estrema agitazione ed insonnia tenace si aggiungono semen Ziziphus jujuba (zaoren), Biota orientalis (baiziren), Poria cocos (fushen) e Polygonum multiflorum (shouwu) che nutronon il cuore e calmano lo spirito. In caso di sensazione di dispnea o fame d'aria aggiungere le pillole Wu mo yin che aprono la stagnazione, disperdono gli accumuli, armonizzano il qi ed abbassano il reflusso. In fitoterapia occidentale utili Passiflora, Valeriana rossa, Crataegus oxyacantha, Meliloto. E' sempre prudente assiocare la psicoterapia. Bisogna evitare emozioni e sforzi fisici e mentali. Bisogna sostenere lo yin ed il sangue del cuore con grano, mais, miele, giuggiole, uova, carne di pecora, latte vaccino ed ostriche. Per ridurre il fuoco del cuore la pera e' molto indicata. infine ruta e lumache sono necessari per aprire gli orifici del cuore (huoxin). Alcuni AA (Ecole Europeenne d'Acupuncture, Association Francaise d'Acupuncture, College des Acupuncteurs de Paris de l'OEDA, Associazione Medica per lo Studio dell'Agopuntura) propongono schemi che tengono conto delle turbe dei sette sentimenti (qi qing). Sono sopratutto la collera (nu), l'inquetudine (you) e la preoccupazione (si) ad essere in causa. a) COLLERA (NU): determina un movimento di reflusso (ni9 del qi del fegato, impoverendono lo yin e facendo risalire lo yang (C. despeux a commento del testo di Sun Simiao del VII secolo e del cap. 77 del Sowen). Lo Zhen Ju Jia Yi Jing ci ricorda che la continua collera lede lo Zhi e crea melanconia. Il polso tipico e' teso (xian) e rapido (shuo). La terapia deve: far circolare il qi e combatterne il reflusso, rtonificare lo yin ed abbassare il fuoco, disostruire i meridiani, tonificare lo spirito Zhi, fissare lo Shen, tonificare il qi ed i 5 organi. In agopuntura utili i punti xingjiang (2LR-F), zhongdu (6LR-F) xuanzhong (39GB-VB), ganshu (18BL-V), neiguan (6PC-MC), baihui (20GV-VG), zhongji (3CV-VC) e Qugu (2VC-CV). In farmacoterapia Blupeurum, Cyperus, Poncitrus trifoliata, per far circolare il qi, rhizoma Acori graminei, rhizama Paeonia lactiflora per lo yin. In fitoterapia utile il Chelidonium majus, la Cynara scolimus, il Taraxacum dems leonis e l'Urtica urens. Utili gli infusi di menta e camomilla. In dietetica utili gli alimenti amari e freschi, piccole quantita' di salato e di acido (per lo yin di rene e fegato). Eliminare, invece, gli alimenti piccanti e caldi ed i cibi troppo saporiti, elaborati o molto conditi. Cautela va riservata all'uso del dolce che, di solito, i collerici desiderano molto. Si impiegano piselli, carne di maiale, ostriche, pere cotte, uva. B) INQUETUDINE (YOU): determina stagnazione del qi che si trasforma in fuoco e lede lo yin soprattutto del polmone. Anche il cuore puo' risultare colpito e cosi' si ltera la coppia del TR-superiore (Lingshu par. 4,8,66). Alcuni AA affermano che nei dizionari scientifici cinesi si trova che l'inquetudine fa stagnare il qi, nuoce al polmone, ferisce lo yin e lede lo Hun. poiche' nei classici del polso si afferma he in corso di inquetudine il polso e' rugoso (se), questo vuol dire che tale sentimento nuoce al sangue. In terapia bisogna far circolare il qi, nutrire lo yin e tonificare il qi del polmone, abbassare il falso fuoco e favorire il TR-superiore. Per giovare al qi, farlo circolare e tonificare lo yin del polmone feishu (13BL-V) e taiyuan (9P-LU). Per il Tr-superiore tianzhong (17CV-VC) e neiguan (6MC). Per abbassare il fuoco shendao (11GV-VG). Per agire attraverso il fegato sulla circolazione di qi e sangue ligou (5LR-F). In farmacoterapia utili radix Sussurreae, pericarpium Citri reticulatae, Citri arantium fructus, rhizoma Cyperi rotundus, Pinellia ternata, Perilla, Magnolia, zenzero fresco. In fitoterapia occidentale Lavandula off., Vinca minor e Melolotus off. In dietetica utili gli alimenti dolci e piccanti che armonizzano e fanno muovere il qi. La natura tiepida e' da preferire. Quando il ristagno e' piu' evidente e compaiono segni di fuoco (agitazione, polso rapido, lingua rossa, sete, ecc.) utili gli alimenti amari e di natura fresca. poiche' vi e' vuoto di yin e' utile una piccola quantita di salato (azione sullo yin del rene). Cetrioli, aglio, miele, carni rosse e pesce sono da preferire. Molto utile il the' verde cinese. C) PREOCCUPAZIONE (SI): determina una stasi di qi sopratutto a livello del milza che, non potendo assicurare la funzione di trasporto-trasformazione, determina umidita', flegma e catarri. Naturalmente, a lungo andare, lede il cuore e lo Shen. In modo riassuntivo (da Nguyen Van Nghi, Di Concetto e Giullaume) possiamo affermare che questo sentimento annoda il qi del centro, ferisce cuore e shen, nuoce allo yang della milza ed allo spirito Yi. Secondo alcuni testi il polso tipico e' l'annodato (jie), secondo altri e' lento, debole ed irregolare (vuoto di yang di cuore e milza). Il principio terapeutico consiste nel tonificare il qi del centro, nutrire lo yang di milza e lo Yi, stabilizzare lo Shen e mobilizzare il qi del cuore. In agopuntura trattare pishu (20BL-V) ed yishe (49BL-V) che agiscono slla milza e sullo Yi, trattare il TR-medio ed il centro con lieque (7P-LU) e zhongwan (12CV-VC) (aggiungendo eventualmente weishu-21BL/V-), disperdere i tan con fenglong (40St-E) e yinlianquan (9Rt-SP), sbloccare il cervello (dalle idee ossessive) con tighui (2GB-VB) e fengfu (16GV-VG). In farmacoterapia usare Acarus graminei, Zyzhyphus jojoba, Atractylodes, Poria cocos. In caso di vuoto di yang dare Astragalus membranaceus. In caso di forte sviluppo di tan Er Chen Tang o Banxia Hou Po Tang. Se il catarro ostruisce il cuore (istupidimento, difficolta' di concentrazione) Dryobalonopsis aromatica. In fitoterapia occidentale Trigonella, foenum graecum, Crysanthellum americanum, Agrimonia eupatoria, Gentiana lutea. In dietetica se domina il vuoto di qi e di yang di milza dare alimenti dolci, in caso di tan alimenti amari. in tutti i casi sono da evitare le nature tiepide che nuocciono alla Milza (S.W., 22). Si eviterrano le cotture in umido, il latte, i formaggi, gli amidi, gli alcoolci ed i faculenti. Si usano riso, orzo, sojia, formaggio di soja, fagiano, carne di manzo, melone e basilico. Se consideriamo altri trattamenti agopuntiristici di tipo sintomatico occorre rifarsi al testo Zi Sheng Jing del 1220 (scritto da Wang Zhizhong), con vari schemi terapeutici considerati da Giullaume e Mach-Chieu rapidamente efficaci. A) CONFUSIONE E DISORIENTAMENTO DEL CUORE (XIN HUANG HU): se vi e' instabilita' dello spirito (ciclotimia) e del pensiero (shen si bu ding) si trattano xinshu (15BL-V), tianjing (10T-TR), shendao (11GV-VG). Se si associa paurosita' fare delle moxe su zuyangming. Se la confusione rasenta la follia (kuang dian huang hu) moxe su naohu (17GV-VG). Se si hanno confusione e propositi incoerenti (kuang yan huang hu) moxe su tianshu (25St-E). Se vi e' un vuoto di yin con polsi vuoti ai piedi (confusione, perdita di memoria, visione confusa, ipoacusia, vertigini, ronzii auricolari) pungere lo zushaoyin. In caso di semplice confusione (huang hu) trattare baihui (20GV-VG) e zhubin o yindu (9K, Rn). Se vi e' confusione ed incapacita' a riconoscere le persone pungere juque (14CV-VC). B) PAUROSITA' (XIN JING KONG): wuli (13LI-GI) tratta la paura, yinxi (6H-C), jianshi (5PC-MC), erjian (2LI-GI) e lidui (45St-E) trattano la paurosita'. Se la paura e' associata a dolori al cuore quze (3PC-MC) e yuji (10P-LU), con palpitazioni e fiato corto shenmen (7H-C), ligou (5LR-F), juque (14CV-VC). Se associata a tristezza (bei) lingdao (4H-C) e shaochong (9H-C). Se improvvisa xialian (8LI-GI), se invece associata a paura delle persone shaofu (8H-C) e dazhong (4Ki-Rnn). Se associata solo a palpitazione (xing fang) shangwan (13CV-VC) e jiangshi (5PC-MC), se associata a mastodinia liangqiu (34St-E). Paura, palpitazioni ed insonnia shenting (24GV-VG), paura ed impossibilita' di dormire qihai (6CV-VC), yinjiao (7CV-VC) e daju (27St-E), se l'insonnia si riconduce a paura dei fantasmi yinqiao col punto zhaohai (6Ki-Rnn). Nei bambini gli attacchi di terrore (xiao er jing kong) si trattano con qimai (18T-TR). C) RISO IMMOTIVATO (XIN XI XIAO): shenmen (7H-C), yanggu (5IT-IG), laogong (8PC-MC), daling (7PC-MC), shuigu (26GV-VG) e lieque (7P-LU). Se si associano parole sconnesse e deliri o allucinazioni yangxi (5LI-GI). Se il riso smodato si associa a collera fuliu (7Ki-Rnn), laogong (8PC-MC), yuji (10P-LU), ganshu (18BL-V), shenzhu (12GV-VG). In caso di riso incotrollato, collera, insulti ed aggressivita' (la forme di definisce "vento-calore dello yang": yang-re yang-feng) fare delle moxe sulle commessure labiali. D) PERDITA DI MEMORIA, PERDITA DI FORZA DEL CUORE E DI VOLONTA' (XIN QI WU XIN LI: xinshu (15BL-V), baihui (20GV-VG), shendao (11GV-VG), youmen (21Ki-Rnn), lieque (7P-LU), gaohuang (43BL-V), tianfu (3P-LU), quze (3PC-MC). Se la perdita di memoria persiste pungere zushaoyin, se vi e' anche inquetudine (xin fan bu an) trattare tonggu (66BL-V). Se l'amnesia si associa ad angoscia (xin zhong) e perdita di energia (shaoli) fare 50 moxe su da heng (15Rt-SP). Se vi e' vistosa perdita di volonta' trattare zhongfeng (4LR-F) e neiguan (6PC-MC). Negli insuccessi trattare xinshu (15BL-V), juwei (15CV-VC) e fare delle moxe su baihui (20GV-VG). D) TRISTEZZA E TENDENZA AL PIANTO (XIN YOU BEI KU QI): lougu (7Rt-SP), shangqiu (5Rt-SP), lingdao (4C-H), shendao (11GV-VG), tianjing (10T-TR), xinshu (15BL-V). La tristezza nelle donne risponde a zhaohai (6Ki-Rnn) e nei bambini a baihui (20GV-VG). Se la tristezza si associa a paura moxare juegu (39GB-VB). E) SOSPIRI (TAN QI): sono segno di pieno al torace. Se associati a distensione e pienezza toracica (fan man), tristezza e paura (bei jing) e vuoto di qi (xuqi) trattare shaochong (9H-C). Se vi e' anche difficolta' a sospirare xingjiang (2LR-F). Se vi e' anche vomito gongsun (4Rt-SP) e i punti jing distali. Invece se vi si associa depressione e tristezza shangqiu (5Rt-SP) e riyue (24GB-VB). Se forte tensione ai fianchi, al torace ed agli ipocondri aggiungere qiuxi (40GB-VB). F) OPPRESSIONE TORACICA, OSTRUZIONE DEL CUORE DA VENTO-CALORE DELLA VESCICA BILIARE (XIN FAN MEN XIN BI DAN FANG RE): ca calore interno (nei fan) da sindrome vuoto o pienezza. Si ha oppressione toracica (xin xiong fan men o xin zhong fan men), perturbazione psichica (fan luan) e melanconia (men bu). I punti da trattare sono shenmen (7H-C), shangwan (13CV-VC), yindu (19K,Rn), juque (14CV-VC), yutang (19CV-VC). Se compare anche cefalea (di tipo shaoyang) trattare jiexi (45St-E), zhiyin (67BL-V), yuji (10P-LU), lieque (11P-LU), gongsun (4Rt-SP) e wangu (4SI, IT). Se vi e' oppressione toracica ed ipocondrica con inquetudine trattare youmen (21K, Rn). G) VUOTO DELLA VESCICA BILIARE, CALORE DELLA VESCICA BILIARE (DAN XU, DAN RE): la vb e' viscere mediano in contatto con il cuore e con lo Shen. In questi casi compaiono vomito e senzazione di risalita dell'energia (piu' indecisione o decisioni affrettate). Il trattamento prevede zhongfu (1P-LU) e sanyinjiao (6Rt-SP). H) SONNOLENZA, IPERSONNIA (ZHU AI): trattare xinhui (22GV-VG), baihui (20GV-VG), sanyinjiao (6Rt-SP) e shenshu (23BL-V). Nel caso di individuo che si corica spesso e dorme molto erjian (2LI-GI) e sanjian (3LI-GI). Il Qian Jin inolre ci ricorda che spesso ci troviamo di fronte a turbe della milza-pancreas. Il soggetto che mangia molto e dimagrisce presenta una sindrome detta shi hui e va trattato sui punto pishu (20Rt-SP) e zhangmen (13LR-F) (tecnica shu-mo). Nel caso, invece, di inappetenza e corpo pesante e gonfio trattare waigan (5T-TR) e zhongwan (12CV-VC), piu' il decotto Tian Zhong Tang e le pillole Ping Wei Wan. In caso di sonnolenza spiccata dopo i pasti e fatica si ha un grave vuoto di milza (pi kun) che si tratta con zhongwan (12CV-VC) e gaohuang (43BL-V). I) INSONNIA (BU AI): trattare shenting (24GV-VG), qicong (3oSt-E), zhangmen (13LR-F), qimen (14LR-F) e taiyuan (9P-LU). In caso di insuccesso yinbai (1Rt-SP), tianfu (3P-LU) yinlingquan (9Rt-SP). Se si ha paura ed insonnia qihai (6VC-CV) yinjiao (7CV-VC) e daju (27St-E). Nelle insonnia ostinate utili le pillole Zhen xin dan (del maestro Shu Sanzhen) a base di Ziziphus jujuba leggermente arrostita. L) INCUBI (MEMG YAN): shangqiu (5Rt-SP) e' il punto piu' attivo. Il Qian jin ricorda che e' utile anche tianyou (16T-TR). Spesso si ha un vuoto al piede di destra, egno di turba del rene. In questi casi occorre trattare zutaiyang. Se gli incubi sono spaventosi e quasi terorrizzano o paralizzano l'individuo fare delle moxe (da 21 a 30) sui "tre peli" degli alluci. Ting Zi Wan e' una formulazione molto attiva. --------------------------------------------------------------------------------

Xiao Yao San

XIAO YAO SAN La prescrizione trae origine dalla «Tai Ping Hui Min He Ji Ju Fang» e si può considerare come derivata dalla altrettanto classica prescrizione «Si Ni San».Viene classificata tra le prescrizioni armonizzanti (he jie ji); tale categoria di prescrizioni consta di tre capitoli in base alle corrispondenti indicazioni: Per sindromi Shao Yang (he jie shao yang ji). Per disarmonia tra Fegato e Milza (tiao he gan pi ji). Per disarmonia tra Stomaco ed Intestini (tiao he chang wei ji).Xiao Yao San fa parte delle prescrizioni in uso per disarmonia tra Fegato e Milza. COMPOSIZIONE Chai Hu (Radix Bupleuri) 10g Fu Ling (Sclerotium Poriae) 10g Dang Gui (Radix Angelicae) 10g Zhi Gan Cao(Glycyrrhizae Preparata) 3g Bai Shao (Radix paeoniae alba) 10g Bo He (Herba Mentae) 3g Bai Zhu (Rhiz.Atractylodes M.) 10g Sheng Jiang (Rhiz. Zingiberis Recens) 6g Originariamente la formulazione veniva presentata sotto forma di polvere previa macinazione degli ingredienti; il dosaggio era di 6-9 g della polvere ottenuta dalla macinazione dei primi sei ingredienti con l'aggiunta di 6 g di Sheng Jiang tostato e 3 g di Bo He.I dosaggi riportati tra parentesi sono per uso decotto (tang). ANALISI DELLA FORMULA Chai Hu, l'imperatore, agisce per disperdere la stasi di qi di fegato; Dang Gui e Bai Shao nutrono il sangue del Fegato e lo rinforzano; Fu Ling, Bai Zhu e Zhi Gan Cao rinforzano la Milza e regolano lo Jiao Medio; Sheng Jiang serve da guida per aiutare Fu Ling Bai Zhu e Zhi Gang Cao a regolare lo Jiao Medio; Bo He aiuta Chai Hu a disperdere la stasi di qi di fegato. FUNZIONE Disperde la stasi di qi di Fegato, rinforza la Milza, nutre il sangue. INDICAZIONE Stasi di qi di Fegato con deficit di sangue. SINTOMATOLOGIA Dolore all'ipocondrio, mal di testa, vertigini, senso di distensione al seno, lingua pallida, polso teso e sottile. APPLICAZIONI Epatite cronica, gastrite cronica, sindrome menopausale, mastopatia, mestruazioni irregolari. PUNTI DI AGOPUNTURA CORRISPONDENTI Taichong (LR 3), Zusanli (ST 36), Sanyijiao (SP 6), Pishu (UB 20), Ganshu (UB 18), Qimen (LR 14), Xuehai (SP 10), Geshu (UB 17). ALTRI NOMI CON CUI E' INDICATA LA FORMULA Xiao Yao Wan (pillole), Bupleurum e Angelica, Bupleurum Sedative Pils. a cura di S. Scarsella a cura di S. Scarsella info@gmt2000.it [ Prima pagina ] [ Indice

Arnica in chirurgia estetica: con Photoshop i risultati si vedono

Archives of Facial Plastic Surgery Effect of Homeopathic Arnica montana on Bruising in Face-lifts Arch Facial Plastic Surg, 2006, 8 (1), 54-59 Objectives To design a model for performing reproducible, objective analyses of skin color changes and to apply this model to evaluate the efficacy of homeopathic Arnica montana as an antiecchymotic agent when taken perioperatively. Methods Twenty-nine patients undergoing rhytidectomy at a tertiary care center were treated perioperatively with either homeopathic A montana or placebo in a double-blind fashion. Postoperative photographs were analyzed using a novel computer model for color changes, and subjective assessments of postoperative ecchymosis were obtained. Results No subjective differences were noted between the treatment group and the control group, either by the patients or by the professional staff. No objective difference in the degree of color change was found. Patients receiving homeopathic A montana were found to have a smaller area of ecchymosis on postoperative days 1, 5, 7, and 10. These differences were statistically significant (P<.05) only on postoperative days 1 (P<.005) and 7 (P<.001). Conclusions This computer model provides an efficient, objective, and reproducible means with which to assess perioperative color changes, both in terms of area and degree. Patients taking perioperative homeopathic A montana exhibited less ecchymosis, and that difference was statistically significant (P<.05) on 2 of the 4 postoperative data points evaluated. Autore: Brook M. Seeley, Andrew B. Denton, Min S. Ahn, Corey S. ಮಾಸ್ Arnica in chirurgia estetica: con Photoshop i risultati si vedono Non sono certo i miracoli medioevali, tangibili, carnali e vistosi, lo zoppo che cammina, il cieco che vede, tuttavia i risultati che Arnica mostra di saper fornire nella chirurgia plastica sono rilevanti... di Massimo SaruggiaE' un articolo di Brook M. Seeley comparso sulla rivista statunitense di Chirurgia Plastica che ha attirato la nostra attenzione, articolo nel quale vengono studiati gli effetti antiecchimotici di diluizioni di Arnica montana in pazienti sottoposti a rhytidectomia (lifting facciale). Il catalogo dei lavori comparsi in letteratura sugli effetti protettivi di Arnica montana nel post-operatorio è ricco; in modo uniforme essi si avvalgono sempre dello stesso schema, debole e soggetto a numerosi bias (scale di valutazione soggettive - scale analogiche - scale a punteggio), Seeley introduce nel suo studio una nuova, sostanziale variante che dice qualcosa di diverso, svela un nuovo modello. Uno stile di esplorazione che fa esistere un po' di meno la soggettività del giudizio finale, poiché gli autori si affidano ad un software popolare e domestico come Adobe Photoshop che certamente rappresenta lo standard di riferimento per le analisi fotografiche, permettendo con facilità il confronto pixel-per-pixel delle immagini. Il Dipartimento di statistica medica dell'Università della California ha elaborato il disegno ed il protocollo di studio di Seeley. Sono state osservate 29 donne bianche; le pazienti sono state fotografate di profilo bilateralmente prima dell'intervento di lifting facciale e suddivise in maniera randomizzata in due gruppi omogenei; le pazienti hanno assunto, il giorno dell'atto chirurgico, la prima delle 12 dosi di Arnica (SinEcch, un composto contenente diluizioni centesimali di arnica, presente sul mercato statunitense) o di placebo. Le restanti dosi sono state assunte ogni 8 ore nei quattro giorni seguenti. Nel primo giorno post-operatorio, rimossi i drenaggi d'uso, le pazienti sono state nuovamente fotografate e sono stati raccolti i dati per la scala analogica visiva. La raccolta dei dati soggettivi e le fotografie sono state poi ripetute in quinta, settima e nona giornata. I risultati dello studio mostrano che sul piano soggettivo (registrato attraverso la scala analogica visiva) non vi sono differenze significative tra i due gruppi. Al contrario la valutazione strumentale, che ha utilizzato il software Photoshop, che permette di valutare le differenze delle immagini pixel-per-pixel, ha evidenziato che le pazienti in trattamento attivo mostravano una minore estensione delle aree ecchimotiche (dal 9,5% al 29,1%) in ogni momento del post-intervento, rispetto al gruppo di controllo. Il nostro domestico, quotidiano software Photoshop diviene così una freccia velocissima che si conficca nel bersaglio e ci mostra ciò che le sensazioni soggettive sembrano trascurare.Arch Facial Plastic Surg, 2006, 8, (1), 54Per leggere l'abstract >>> cliccare qui

giovedì 5 giugno 2008

Medicine Complementari in campo oncologico, il punto della situazione

Attraverso una semplice intervista che ha riguardato oltre 100 oncologi americani ed altrettanti che operano a Taiwan ed in Cina, gli autori hanno inteso verificare l'impiego di terapie complementari (CAM) in campo oncologico nel periodo 2004-2005. di Carlo di Stanislao Agopuntura ed erboristeria sono pratiche comunemente usate nella preparazione ad interventi chirurgici, chemioterapia e radioterapia e nella terapia di sostegno di condizioni frequenti quali la "fatigue", la nausea e il vomito, i deficit immunologici, etc. Per quanto concerne l'omeopatia, essa è ancora poco sviluppata, ma la più parte degli intervistati (anche in Cina e Taiwan), ritiene che possa utilmente inserirsi in piani terapeutici integrati nella gestione del paziente neoplastico. Anche un altro lavoro statunitense, realizzato nel 2004 dalla National Foundation for Alternative Medicine di Washington, DC (Richardson et al., Support Care Cancer, 2004) ci induce a ritenere l'omeopatia ancora poco diffusa in molti paesi e fra le CAM nelle terapia di supporto oncologico, anche se il 70% degli specialisti la ritiene teoricamente utile. I risultati di questa ricerca (e di quella del 2004) si discosta, in molti punti, da una precedente indagine su analogo argomento, sviluppata in America Latina tre anni fa (Samano et al., Eur J Cancer Care, 2005), in cui non solo l'impiego di CAM come integrazione era significativamente più alta del presente studio internazionale (il 96% contro il 75%), ma in oltre il 40% si ricorreva a rimedi omeopatici da soli, con risultati soddisfacenti nella prevenzione di reazioni indesirate da chemioterapici, secondo i 2/3 degli specialisti intervistati. Come scritto da Salvo Catania, dell'Osservatorio sulle Terapie non Convenzionali in Oncologia, alta è la fiducia degli italiani affetti da neoplasie circa l'omeoptatia. Il Format-Salute (del 2007) ha rilevato che, su 1000 intervistati, il 70% del campione era in cura con la medicina ufficiale e l'8% solo con le medicine non convenzionali, mentre il 22% ha fatto ricorso ad entrambe le medicine. Tra le terapie non convenzionali negli ultimi tre anni il 75% ha fatto ricorso alla omeopatia, il 13% alla fitoterapia, il 9% alla agopuntura e il rimanente 3% ha fatto ricorso ad "altre "terapie non convenzionali". Il dato pericoloso che emerge da tutte le ricerche (quelle citate ed altre), è la scarsa informazione dei pazienti e dei medici sulle CAM e la convinzione, errate in entrambi i casi, che CAM voglia dire "naturale" quindi innocuo o, al contrario, efficace al 100% e passibile di sostituire le metodiche scientifiche di approccio al problema. Andrebbe invece detto, chiaramente, che la verifica di molte terapie non convenzionali si basa il più delle volte solo sulla percezione soggettiva del paziente "riferita" al curante e quindi non misurabile in termini numerici esatti. La percezione sensitiva è strettamente correlata alla consapevolezza del paziente che è in atto una terapia su di lui. Infatti sono state fatte delle verifiche su alcune terapie in assenza di questa consapevolezza (ad esempio, senza avvertire il paziente che una terapia è in atto ) e si è visto che l'efficacia della terapia diviene nulla. Ora, nel caso del cancro, non si può rischiare di somministrare un rimedio che potrebbe non indurre, in quel paziente, alcuna risposta, e tralasciare protocolli medici e chirurgici di provata efficacia. Crediamo che, soprattutto in questo campo, alla medicina "convenzionale" vada riconosciuto il tentativo di migliorare le prestazioni producendo studi con rigoroso metodo scientifico; cosa che non sempre si fa in medicina "non convenzionale". Purtuttavia alle medicine complementari va riconosciuta una maggiore attenzione all'ammalato e soprattutto una maggiore capacità di ascolto cui, certamente sono dovuti buona parte dei buoni risultati descritti, anche come singole osservazioni o "cases series". Sicuramente, allo stato attuale, l'omeopatia (o le altre CAM) non va prescritta come cura prevalente (poiché potrebbe provocare ritardi dannosi); ma senza dubbio, il suo approccio diagnostico è di grande interesse, come lo sono alcuni risultati clinici, anche se aneddotici, nella terapia di supporto. Il lavoro di Lee et al. ha anche un motivo di interesse accessorio: medici cinesi e taiwanesi, che pure conoscono oltre alla biomedicina i principi (e gli effetti) di una medicina tradizionale millenaria, pure richiedono una maggior ricorso (ed investono speranza e fiducia) nei confronti dell'omeopatia.

martedì 20 maggio 2008

EVIDENZE SCIENTIFICHE IN AGOPUNTURA

Evidenze scientifiche in agopunturaFrancesco Cardini Specialista in Ginecologia e Ostetricia, Esperto in Medicina Tradizionale Cinese, Verona cardinif@internetstudio3. L’agopuntura è una terapia di origine tradizionale cinese, che comporta l’infissione di aghi sottili sterili in punti specificati del corpo umano, e la loro manipolazione manuale o stimolazione elettrica, al fine di trattare disturbi di vario tipo in modo di volta in volta causale o sintomatico. Essa continua ad essere largamente usata nel paese di origine, ma da alcuni decenni è stata conosciuta e si è rapidamente diffusa a livello planetario. Questo articolo presenta una rassegna commentata della letteratura scientifica disponibile in occidente riguardo a meccanismi d’azione, sicurezza ed efficacia dell’agopuntura. I meccanismi d’azione sono inquadrabili nei tre capitoli: regolazione neuro-endocrina, azione riflessa, analgesia. Le revisioni sistematiche disponibili confermano la sostanziale sicurezza dell’agopuntura, quando essa venga praticata da personale esperto e mediante aghi sterili. Gli effetti collaterali sono relativamente lievi e non frequenti, mentre gli eventi avversi gravi sono rari. A tutt’oggi l’efficacia dell’agopuntura è stata confermata da revisioni sistematiche (non Cochrane) di studi randomizzati controllati per nausea postoperatoria, gravidica e post-chemioterapia, e per il dolore dentario. Altre revisioni (Cochrane) concludono che essa è una terapia promettente, ma di efficacia ancora non del tutto provata, per cefalea idiopatica, dismenorrea, dolore lombare in gravidanza, induzione del travaglio di parto, dolore in travaglio di parto. L’articolo si conclude con una discussione sull’affidabilità degli studi secondari in agopuntura e sui principali problemi metodologici e pratici della ricerca clinica in questo settore. Secondo l’autore gli studi osservazionali prospettici e gli studi di equivalenza (grandi RCTs pragmatici, comparativi con gli standard terapeutici convenzionali) dovrebbero avere la priorità rispetto ai piccoli e costosi trial esplicativi. Parole chiave. Agopuntura letteratura scientifica terapia sicurezza prove basate sull’evidenza. PREMESSA Il monumentale edificio teorico della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) non può essere tralasciato da chi voglia apprendere e praticare l’agopuntura, ma resterà sullo sfondo in questo articolo, in cui si cercheranno di riassumere le prove scientifiche dei suoi meccanismi d’azione, della sua sicurezza e della sua efficacia. L’agopuntura è una terapia tradizionale cinese, che comporta l’infissione di aghi sottili sterili in punti specificati del corpo umano, e la loro manipolazione manuale o stimolazione elettrica, al fine di trattare disturbi di vario tipo in modo di volta in volta causale o sintomatico. Gli altri capitoli della MTC (fitoterapia, terapie fisiche attive e passive, alimentazione) e le altre tecniche di stimolazione derivate dall’agopuntura, quali la laser-agopuntura, la moxibustione, la digito pressione, ecc. non verranno trattati in questo articolo. MECCANISMI D’AZIONE L’azione dell’agopuntura è riconducibile a più meccanismi: regolazione neuro-endocrina, azione riflessa, analgesia. L’ampiezza di questa definizione rende conto da un lato del gran numero di indicazioni per le quali l’agopuntura viene proposta, dall’altro dei suoi limiti intrinseci: è verosimile infatti che una buona risposta del/della paziente a questa terapia richieda l’integrità e l’efficienza di vari meccanismi neuro-endocrini. L’azione dell’agopuntura è riconducibile a più mecanismi. R&P 2004; 20: 00-00 202 ARGOMENTO Gli effetti dell’agopuntura su alcune funzioni dell’organismo sono probabilmente dovuti a variazioni dei livelli plasmatici o tessutali di mediatori, quali le sostanze oppioidi. Studi clinici hanno indagato gli effetti dell’agopuntura sulle funzioni endocrine maggiori. R&P 2004; 20: 200-211 Regolazione neuro-endocrina. Dosaggi eseguiti durante elettro-agopuntura eseguita a scopo analgesico hanno dimostrato un aumento di beta-endorfine nel plasma1, di beta-endorfine, met-encefaline e leu-encefaline cerebrali e di dinorfine nel liquido cefalo-rachidiano1. È descritto inoltre un abbassamento della concentrazione plasmatica di ioni potassio, istamina e bradichinina (sangue periferico): un tipico effetto anti-prostaglandinico3. Se a tutt’oggi ancora poco si sa dell’effetto dell’agopuntura su prostaglandine e trombossani, sono invece discretamente conosciuti i rapporti tra agopuntura e oppioidi endogeni. È noto che endorfine, encefaline, dinorfine sono prodotte dalle cellule di molti tessuti. Esse controllano (stimolazione, inibizione, modulazione, integrazione) molte funzioni dell’organismo, quali secrezioni endocrine e ritmi di attività viscerali (es: liberazione di ossitocina dalla neuro-ipofisi, peristalsi del tubo digerente, attività linfocitaria,ritmo cardiaco e respiratorio, risposta dell’utero alla stimolazione ossitocica, ecc.)4. È probabile che gli effetti dell’agopuntura su una serie di funzioni dell’organismo (nervosa, endocrina, immunitaria, cardio-circolatoria, digestiva, urinaria) siano dovuti a variazioni dei livelli plasmatici o tessutali di sostanze oppioidi o altri mediatori. Ad esempio, l’agopuntura tradizionale è in grado di aumentare il contenuto di beta-endorfine nelle cellule mononucleate del sangue periferico, e di influenzare (incrementandola) la proliferazione linfocitaria mitogeno-indotta5. A livello tessutale locale, è stato dimostrato un effetto anti-infiammatorio e vasodilatante, secondo alcuni6 indotto dal “calcitonine gene-mediated peptide” rilasciato dai nocicettori stimolati dall’ago di agopuntura, secondo altri7 condizionato non solo dagli effetti locali e periferici ma anche da quelli sistemici dell’agopuntura. Vari studi hanno indagato gli effetti dell’agopuntura sulle funzioni endocrine maggiori8. A livello di ipotalamo e ipofisi posteriore essa induce deplezione di granuli neuro-secretori dal nucleo-sopraottico e secrezione di ossitocina. A livello di ipofisi anteriore, oltre alla sopracitata modulazione gonadotropinica, l’agopuntura induce la secrezione di prolattina e di ACTH. A livello della tiroide sono stati osservati riduzione del volume ed aumento dell’attività tiroidea (con deplezione di sostanza colloide dai follicoli), in pazienti affetti da gozzo endemico trattati con agopuntura. Gli effetti sarebbero inversi in caso di iperfunzione. A livello di corticale del surrene l’agopuntura induce un aumento della secrezione di cortisolo; da esperimenti su ratti si è osservato che tale effetto è modulato dagli ormoni sessuali (infatti, testosterone nel maschio e fase follicolare del ciclo nella femmina diminuiscono la risposta cortico-steroidea all’agopuntura). A livello della gonade femminile l’azione dell’agopuntura si esplica verosimilmente tramite la modulazione delle gonadotropine. In particolare è stata documentata la diminuzione della secrezione estrogenica in caso di iperestrogenismo. Osservazioni cliniche9 hanno mostrato che l’efficacia dell’elettro-agopuntura di specifici punti per l’induzione dell’ovulazione, in pazienti anovulatorie, passa attraverso un effetto regolatorio sull’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. Azione riflessa. La teoria riflesso-terapica afferma la possibilità di provocare delle risposte riflesse nell’organismo utilizzando stimoli superficiaR& RP&2P00240;0 42;0 :2 02:0 0-02-1010 203 li di vario tipo (agopuntura, moxibustione, massaggio, digitopressione, mobilizzazione articolare, manipolazione vertebrale). Vari studi hanno mostrato le correlazioni esistenti tra il percorso dei meridiani di agopuntura con i dermatomeri di Head e le zone di dermalgia riflessa di Jarricot10. Una buona corrispondenza esiste anche tra i “trigger points” ed alcuni punti di agopuntura11. Lo stimolo agopunturale percorrerebbe un arco riflesso: afferenza sensitiva - corno posteriore del midollo spinale - corno anteriore - efferenza motoria (viscerale o somatica) - organo bersaglio. Questo semplice schema di base è in realtà complicato da una serie di interferenze con e da livelli superiori del sistema nervoso la cui descrizione esula da questo contributo. È probabile tra l’altro che la teoria dei neuro-mediatori (esposta nel paragrafo precedente) e quella riflessoterapica possano essere integrate in un solo schema. Si dovrebbe cioè parlare non di meccanismo, ma di meccanismi d’azione dell’agopuntura. Ad esempio l’effetto antiflogistico, che si ottiene in campo reumatologico, è probabilmente l’espressione combinata dell’influenza dell’agopuntura sul sistema nervoso autonomo, sulla circolazione locale, sull’immunità cellulare e sul sistema endocrino3. In ogni caso, per ciò che riguarda gli effetti riflessi viscerali dell’agopuntura, mediati dal sistema nervoso autonomo, sono riportati effetti simpatico-mimetici, parasimpatico- mimetici o parasimpatico-litici sul sistema cardiovascolare del cane, a seconda dei punti stimolati12. Altri esperimenti su animali hanno documentato un’influenza sul sistema respiratorio (ritmo, diametro bronchiolare), digestivo (peristalsi, secrezioni), urinario (filtrazione renale, peristalsi ureterale, performance del detrusore vescicale), e sul metabolismo3. Analgesia. L’azione analgesica dell’agopuntura (che ha trovato impiego sia nel campo dell’anestesia chirurgica, con risultati a volte spettacolari, sia nel campo della terapia del dolore acuto e cronico) è dovuta al combinarsi di meccanismi centrali e periferici3,10,13-15. Schematicamente i vari livelli interessati sono: Midollo spinale: lo stimolo agopunturale, condotto lungo le grosse fibre A-beta, attiva gli interneuroni inibitori della formazione reticolare spinale, i quali operano un blocco (post-sinaptico) dei neuroni delle corna dorsali, da cui originano i fasci ascendenti paleo- e neo-spinotalamico. Midollo allungato: lo stimolo agopunturale, attraverso il fascio ventrolaterale, giunge alla formazione reticolare del midollo allungato. Da qui partono segnali discendenti che inibiscono parzialmente le fibre dolorifiche sottili (A-delta e C) afferenti al midollo spinale (inibizione pre-sinaptica). Mesencefalo: lo stimolo agopunturale, giunto alla formazione reticolare mesencefalica, induce un segnale inibitorio discendente alle corna dorsali del midollo spinale, e un segnale inibitorio ascendente diretto al nucleo parafascicolare del talamo. Neuromediatori: come detto sopra, l’agopuntura provoca l’aumento delle beta-endorfine ed encefaline cerebrali e l’aumento delle dinorfine a livello del liquido cefalo-rachidiano. Differenti tipi di neuropepetidi sono rilasciati dopo elettro-agopuntura (EA) a differente frequenza: ad esem- F. Cardini: Evidenze scientifiche in agopuntura Esperimenti hanno documentato un’influenza dell’agopuntura sul sistema cardiovascolare, su quello respiratorio, digestivo, urinario e sul metabolismo. Nell’azione analgesica dell’agopuntura si combinano meccanismi centrali e periferici. ARGOMENTO R&RP&2P00240;0 42;0 :2 02:0 0-02-1010 204 pio, l’EA a 2 Hz aumenta il rilascio di encefaline, beta-endorfine e endomorfine, mentre a 100 Hz aumenta selettivamente il rilascio di dinorfine. Una combinazione delle due frequenze ottiene il rilascio simultaneo di tutti e quattro gli oppioidi, con il massimo effetto analgesico. L’analgesia agopunturale è parzialmente inibita dal naloxone16, come pure dal blocco farmacologico dei recettori acetilcolinergici. Un aumentato contenuto di serotonina (tono serotoninergico) cerebrale migliora l’analgesia agopunturale, come pure il blocco farmacologico dei recettori adrenergici. La risposta analgesica all’agopuntura è perciò condizionata da una serie importante di fattori individuali (tono serotoninergico, risposta endorfinica, inibizione del tono adrenergico). Altri due fattori sono implicati nell’analgesia da agopuntura: come detto sopra, l’agopuntura può diminuire le concentrazioni di ioni potassio, istamina e bradichinina (sostanze algogene) nel sangue periferico; il fattore psicologico senza dubbio può giocare un ruolo nell’innalzamento della soglia del dolore nel paziente sottoposto ad agopuntura, ma l’efficacia di questa terapia in campo veterinario esclude che tale ruolo possa essere decisivo17. In sintesi, il segnale doloroso, dopo essere entrato nel sistema nervoso centrale, per raggiungere la corteccia deve percorrere molta strada, lungo la quale il corno posteriore del midollo spinale e il nucleo parafascicolare del talamo sono probabilmente due centri chiave, che ricevono e trasmettono la sensazione del dolore. D’altra parte alcuni centri del sistema nervoso centrale, quando eccitati, possono inibire la trasmissione e la ricezione del segnale doloroso. Tali centri sono il nucleo caudato, il grigio periacqueduttale mesencefalico, i nuclei del rafe magno e le loro vie ascendenti e discendenti. Il segnale dell’agopuntura agisce verosimilmente migliorando le prestazioni di questo sistema inibitore (nel quale i neuroni endorfinergici giocano un ruolo fondamentale), sul nucleo parafascicolare del talamo e sul corno dorsale del midollo spinale. Il recente sviluppo di tecniche di neuro-imaging, come la tomografia ad emissione di positroni (PET) e la risonanza magnetica funzionale (fMR), ha reso possibile studi non invasivi degli effetti dell’agopuntura sull’attività cerebrale umana. Ad esempio, studi mediante PET hanno mostrato una riduzione, dopo trattamento con agopuntura, dell’asimmetria ipotalamica presente in pazienti con dolore cronico18,19. Studi mediante fMR20,21 hanno dimostrato che l’analgesia indotta da agopuntura manuale, EA a bassa o ad alta frequenza è correlata all’attivazione di differenti, benché in parte sovrapposti, network cerebrali. In conclusione, risulta a tutt’oggi estremamente difficile riassumere e collegare in un quadro sintetico la molteplicità di effetti indotti dall’agopuntura sul corpo umano. Ciò è in qualche misura possibile per l’analgesia a breve termine, ma diventa assai problematico per quella proporzione di pazienti in cui l’agopuntura induce effetti a lungo termine . I fattori individuali condizionano la risposta analgesica all’agopuntura. Il segnale dell’agopuntura verosimilmente agisce migliorando le prestazioni del sistema inibitore della trasmissione e ricezione del segnale doloroso. R&RP&2P00240;0 42;0 :2 02:0 0-02-1010 205 peutici”)22. La teoria tradizionale dell’agopuntura, sedimentata grazie all’intuito e al ragionamento dei maestri e alle loro osservazioni ripetute e tramandate nel tempo, benché prescientifica ed empirica, ancora oggi appare più coerente del composito mosaico di prove scientifiche qui descritto, e conserva quindi la sua utilità, se non la sua necessità, per la pratica clinica. SICUREZZA Una revisione sistematica23 su efficacia, sicurezza e costo delle principali terapie non convenzionali, sulla base di 20 RCT dedicati all’agopuntura, conclude che questa sembra essere un trattamento relativamente sicuro. In una revisione di 9 studi osservazionali prospettici24 sulla sicurezza dell’agopuntura, gli effetti collaterali dell’agopuntura sono stati definiti “minori” (lieve intensità e breve durata). Il più frequente effetto collaterale dell’agopuntura è risultato essere il dolore nella sede della puntura, seguito dall’astenia dopo il trattamento, e dal sanguinamento, mentre sensazione di imminente lipotimia e lipotimia vera e propria non sono frequenti (0-0,3%). Quanto agli eventi avversi gravi, il pneumotorace è raro (2 casi riportati su 250.000 trattamenti osservati). Gli autori concludono che, benché l’incidenza di effetti collaterali minori possa essere considerevole, gli eventi avversi gravi sono rari e l’agopuntura può quindi essere considerata un trattamento sicuro. Una modesta associazione tra epatite C e agopuntura è stata riportata in alcuni paesi: ciò ribadisce l’importanza dell’uso esclusivo di aghi sterili25. Una revisione sistematica di case report26, pubblicati su relevant journals tra il 1965 e il 1999, ha identificato 202 eventi avversi riportati in 22 paesi. Essi includono essenzialmente epatite e danni ad organi, nervi e altri tessuti. Tra gli effetti collaterali sono segnalati traumi cutanei (sanguinamento, ematomi superficiali), ipotensione, lipotimia e vomito. È segnalata la diminuzione di segnalazioni di complicazioni serie, attribuito all’introduzione di aghi sterili e al miglior training degli agopuntori. Un fenomeno relativamente recente e in espansione è il coinvolgimento di agopuntori nel trattamento di patologie gravi (in particolare quelle oncologiche)27-29. L’agopuntura viene richiesta per la terapia del dolore o di altri sintomi correlati alla malattia di base o provocati dai trattamenti convenzionali, per esempio la nausea post-chemioterapia. Malgrado non siano disponibili dati o stime del rischio legato alla ritardata diagnosi di tali patologie o dei loro stadi, e al conseguente ritardato trattamento con terapie di provata efficacia, è intuitivo ed ovvio che tali eventi potrebbero provocare danni rilevanti alla salute del paziente, e peggiorare la prognosi della sua malattia. Questo danno potenziale può essere evitato o minimizzato attribuendo all’agopuntura il ruolo di terapia complementare e non alternativa alla terapia convenzionale. Ciò implica, da un lato una migliore formazione degli agopuntori, che devono essere in grado di sospettare una patologia grave o un suo passaggio di stadio, e di indirizzare il paziente alla struttura più opportuna per la diagnosi e la cura; dall’altro il miglioramento della comunicazione e della collaborazione tra medici di medicina convenzionale (in particolare oncologi) e agopuntori. F. Cardini: Evidenze scientifiche in agopuntura Effetti collaterali più frequenti dell’agopuntura sono: dolore nella sede della puntura, astenia post-trattamento, sanguinamento. Recentemente gli agopuntori vengono coinvolti nel trattamento di patologie gravi. ARGOMENTO R&RP&2P00240;0 42;0 :2 02:0 0-02-1010 206 EFFICACIA La ricerca clinica in agopuntura si è sviluppata a partire dalla fine degli anni ‘60 in Cina, ove è stato prodotto un enorme numero di studi osservazionali non controllati e non randomizzati, riguardanti un ampio ventaglio di patologie. Questi report conservano oggi un notevole interesse in qualità di studi preliminari o studi pilota, ma non possono essere considerati affidabili ed esaustivi per quanto riguarda la dimostrazione di efficacia. Gli anni ‘80 e ‘90 hanno visto diffondersi a livello planetario le conoscenze nel campo dell’epidemiologia clinica e di conseguenza, anche nel campo dell’agopuntura, studi clinici controllati hanno cominciato ad essere eseguiti e pubblicati. Una revisione pubblicata dal BMJ30 ha analizzato la qualità di 414 studi randomizzati controllati pubblicati su giornali scientifici cinesi, concludendo che essa è generalmente bassa, a causa di mancanza di cecità, di follow- up a medio-lungo termine, di analisi in base all’intention to treat, di mancanza di dati su compliance ed effetti collaterali. Inoltre la grandissima maggioranza dei trial riporta risultati positivi, suggerendo un bias di pubblicazione. Vickers et al.31 si sono chiesti se in alcuni paesi vengano pubblicati solo i risultati positivi, dato che, in una selezione random di 252 trial di agopuntura, hanno evidenziato che tutti quelli eseguiti in Cina, Giappone e Honk Hong riportavano l’efficacia della terapia. Anche questi autori ipotizzano un bias di pubblicazione, e invitano chi si occupa di revisioni sistematiche a tener conto di questa possibilità quando si abbia a che fare con dati provenienti da quei paesi. Gli RCT eseguiti in occidente non sono a tutt’oggi numerosi, e sono di qualità molto varia, anche se, negli ultimi anni, la tendenza è verso un netto incremento della quantità e della qualità. In generale, in occidente il fenomeno “medicine non convenzionali” (definite negli USA complementary and alternative medicines - CAM) è entrato nel cono di luce dei riflettori dopo che una survey eseguita negli Stati Uniti32 riportò una stima conservativa della spesa di tasca propria della popolazione americana per le terapie alternative per il 1997 pari a 27 miliardi di dollari (cifra comparabile con la spesa di tasca propria per tutti i servizi medici), e che il trend di questa spesa era in aumento. Dopo quell’eclatante numero monografico del JAMA (1998; 280), anche il BMJ dedicò l’intero numero 322 (2001) alla CAM, e alla necessità di utilizzare anche in questo settore le metodologie dell’evidence based medicine per indagare l’efficacia e l’efficienza dei trattamenti. Da allora, soprattutto negli USA, ma in misura minore anche in Europa, si è assistito ad un aumento dei fondi pubblici per la ricerca nel campo delle medicine e terapie non convenzionali, compresa l’agopuntura. Sempre più spesso, negli ultimi anni, studi clinici di agopuntura sono stati pubblicati anche su riviste importanti della medicina convenzionale. Tuttavia questo fenomeno è relativamente recente e, di conseguenza, il numero (ancora relativamente scarso) e soprattutto la mediocre qualità complessiva degli studi pubblicati fanno sì che le revisioni sistematiche e le metanalisi sull’efficacia dell’agopuntura spesso non siano conclusive, e richiedano ulteriori studi ben disegnati. Sarà utile qui riassumere rapidamente il percorso fatto negli ultimi an- I report cinesi sono ottimi studi preliminari o pilota, ma non esaustivi e affidabili in fatto di dimostrazione di efficacia. La grande diffusione di terapie non convenzionali ha acceso i riflettori su queste pratiche di cui la letteratura internazionale ha cominciato a interessarsi. F. Cardini: Evidenze scientifiche in agopuntura R&RP&2P00240;0 42;0 :2 02:0 0-02-1010 207 ni, partendo dalla Consensus Conference sull’agopuntura organizzata nel 1997 dai National Institutes of Health statunitensi (Bethesda, 3-5 Novembre). Le conclusioni della Conferenza recitavano quanto segue: “... con l’uso dell’agopuntura sono emersi risultati promettenti nel trattamento della nausea e del vomito post-operatori e post-chemioterapici (e probabilmente anche della nausea gravidica), del dolore post-chirurgico negli adulti e del dolore dentario post-operatorio. Esistono inoltre alcune altre condizioni come la tossicodipendenza, la riabilitazione dopo ictus, le cefalee, la dismenorrea, il gomito del tennista, la fibromialgia, il dolore mio-fasciale, l’osteoartrite, il dolore dorso-lombare, la sindrome del tunnel carpale e l’asma per le quali l’agopuntura può essere utile come trattamento aggiuntivo o come alternativa ragionevole, o come complemento di un piano terapeutico multifattoriale. È probabile che ulteriori ricerche riescano ad individuare nuove aree nelle quali un intervento con agopuntura può risultare utile”33,34. A tutt’oggi la Cochrane Library ha pubblicato 11 revisioni sistematiche di RCT sull’agopuntura (o comprendenti l’agopuntura tra i trattamenti esaminati), il cui uso sembra promettente per cefalea idiopatica35, dismenorrea36, dolore lombare in gravidanza37, induzione del travaglio di parto38, dolore in travaglio di parto39; di efficacia incerta per paralisi di Bell40, asma cronico41, dolore laterale del gomito42; non efficace per artrite reumatoide43, dolore lombare44 e cessazione del fumo45. Sono inoltre state registrate, e sono in corso presso la Cochrane Collaboration, alcune revisioni sistematiche sull’agopuntura per le seguenti indicazioni: ictus cerebrale, riabilitazione post-ictus, stipsi cronica, dipendenza da oppioidi, depressione, osteo-artrite, nausea o vomito indotti da chemioterapia in pazienti oncologici. Per quanto riguarda le revisioni sistematiche non Cochrane pubblicate dopo il 1996, l’agopuntura è risultata efficace per la nausea post-operatoria, gravidica e post-chemioterapia46,47 e per il dolore dentario48; promettente per infertilità femminile49, fibromialgia e trattamento di punti trigger mio-fasciali50-52, dolore sub-acromiale53, artrosi del ginocchio54, insonnia55, dolore e ostruzione polmonare cronica nel paziente terminale28; di efficacia incerta per dolore cronico56, fibromialgia57, dolore lombare22,58, riabilitazione post-ictus59,60, asma61, obesità62, disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare63; non efficace per obesità64, tinnito65, vampate della menopausa66, sindrome dolorosa patello-femorale67, dolore cervicale o lombare68,69. È qui doveroso, anche se ovvio, rimarcare che per molte altre indicazioni cliniche, come ad esempio per il dolore addominale post-operatorio70, non esistono revisioni sistematiche di agopuntura, ma solo singoli RCT, che, a torto o a ragione, sono considerati prova di efficacia di livello 1b, quindi immediatamente inferiore a quello delle metanalisi e revisioni sistematiche. L’uso dell’agopuntura risulta promettente in diverse aree terapeutiche. L’agopuntura come trattamento aggiuntivo, alternativa ragionevole o complemento di un piano terapeutico multifattoriale. R&P 2004; 20: 00-00 208 ARGOMENTO R&P 2004; 20: 200-211 AFFIDABILITÀ DEGLI STUDI SECONDARI SULL’EFFICACIA DELL’AGOPUNTURA E PROBLEMI METODOLOGICI DELLA RICERCA CLINICA Dal capitolo precedente si può dedurre che le revisioni sistematiche sull’agopuntura oggi disponibili sono discretamente numerose, ma che da esse si possono trarre evidenze convincenti e univoche solo per poche indicazioni cliniche. È noto che la qualità delle revisioni sistematiche dipende dalla qualità degli studi che esse incorporano. In generale gli studi clinici di agopuntura hanno pochi pazienti, sono spesso eterogenei tra loro per tipo di pazienti, interventi e misure cliniche, e di conseguenza spesso ottengono risultati contraddittori. La più ovvia deduzione che si può trarre da uno sguardo sull’insieme delle revisioni disponibili è la necessità di studi clinici ben disegnati e di ampi dimensioni71. La seconda deduzione è che, fino a quando non saranno disponibili più studi clinici di buona qualità, le scarse risorse disponibili dovrebbero essere allocate per la produzione di buoni trial piuttosto che di revisioni sistematiche. Inoltre dovrebbe essere considerato il fatto che molti studi osservazionali prospettici non controllati sono in grado di fornire informazioni rilevanti, per esempio sugli effetti a lungo termine, e quindi di integrare le informazioni deducibili gli studi randomizzati. Questo tipo di studi, secondo alcuni, dovrebbe essere incluso nelle revisioni sistematiche sull’agopuntura72. In ogni caso, quanto detto finora evidenzia e ribadisce due urgenze: da un lato convogliare maggiori risorse nel campo della ricerca clinica in agopuntura, dall’altro migliorare la qualità delle sperimentazioni cliniche in questo campo. È evidente che la prima delle due urgenze condiziona pesantemente la seconda, ma non è questa la sede per approfondire il problema delle risorse disponibili per la ricerca in agopuntura, drammaticamente scarse nel nostro paese, specialmente se rapportate alla diffusione del suo utilizzo da parte della popolazione. Il doppio ostacolo che la ricerca in agopuntura deve superare per essere finanziata è quello di essere terapia non convenzionale e di comportare profitti assai scarsi per le aziende: al ricercatore in questo campo resta solo la soddisfazione (davvero esigua) di non rischiare conflitti di interesse. Per quanto riguarda la seconda urgenza (la qualità, ossia i problemi metodologici della ricerca clinica in agopuntura), negli anni più recenti il dibattito scientifico si è incentrato su quale possa essere il placebo da confrontare con l’agopuntura, su come possa essere salvaguardata l’individualizzazione della terapia agopunturale nei protocolli degli studi, e su come affrontare il problema della cecità, possibile in linea di massima solo per il valutatore dell’effetto, ma non per il paziente né per il somministratore del trattamento. Chi desiderasse approfondire questo campo può partire dalle linee guida della WHO sulla metodologia della ricerca clinica in medicina tradizionale73, ma troverà nella letteratura scientifica più recente un discreto numero di pubblicazioni, tra le quali spiccano le raccomandazioni dell’International Acupuncture Research Forum per il miglioramento della qualità degli studi controllati di agopuntura74, e le raccomandazioni STRICTA (stardards for reporting interventions in controlled trials of acupuncture) per il miglioramento della qualità dei report75. Revisioni sistematiche sull’agopuntura: numerose, ma convincenti e univoche nei risultati solo per poche indicazioni cliniche. Due urgenze: convogliare più risorse nella ricerca clinica in agopuntura; migliorare la qualità della ricerca. R&RP&2P00240;0 42;0 :2 02:0 0-02-1010 209 A tutt’oggi i limiti principali dell’elaborazione nel campo della metodologia della ricerca clinica in agopuntura sembrano essere due: non aver sufficientemente considerato la necessità di potenziare la collaborazione con i colleghi ricercatori cinesi. Essi sono detentori della cultura da cui è originata l’agopuntura e dell’eccellenza nella pratica clinica, sono inseriti in un sistema sanitario che da un cinquantennio integra le due visioni, tradizionale e moderna, e hanno prodotto una massa enorme di studi osservazionali in agopuntura la cui accessibilità è per noi limitata dalla lingua. La collaborazione internazionale è tanto più necessaria in quanto solo studi collaborativi internazionali multicentrici sono in grado di valutare la trasferibilità di un trattamento tradizionale dal contesto sociale e culturale originale ad un altro. Non aver rielaborato la strategia per fasi, propria della ricerca farmacologica, per generare un modello che metta in sequenza i disegni più adatti a valutare un trattamento tradizionale quale è l’agopuntura, che non ha da essere autorizzato prima di essere immesso sul mercato, perché è già largamente praticato a livello internazionale. In questo nuovo modello gli studi osservazionali prospettici e gli studi di equivalenza (grandi trial controllati randomizzati pragmatici, comparativi con gli standards terapeutici convenzionali) dovrebbero avere la priorità rispetto ai piccoli e costosi studi esplicativi a tutt’oggi prevalenti nella letteratura scientifica. BIBLIOGRAFIA 1. Abbate D, Santamaria A, Brambilla A, Panerai AE, Di Giulio AM. Beta endorphin and electroacupuncture. Lancet 1980; 8207: 1309. 2. Sjolund B, Terenius L, Erickson M. Increased cerebrospinal fluid level of endorphins after electroacupuncture. Acta Physiol Scand 1977; 100: 382-4. 3. Zhang Xiangtong. Research on acupuncture, moxibustion, and acupuncture anesthesia. Beijing: Science Press, 1986. 4. Gessa GL, Nisticò G. Endorfine. Roma - Milano: Pythagora Press, 1987. 5. Bianchi M, Jotti E, Sacerdote P, Panerai AE. Traditional Acupuncture increases the content of Beta-Endorphin in Immune Cells and influences Mitogen Induced Proliferation. Am J Chin Med 1991; 19: 101-4. 6. Sandberg M, Lidberg LG, Gerdle B. Peripheral effects of needle stimulation (acupuncture) on skin and muscle blow in fibromyalgia. Eur J Pain 2004; 8: 163-71. 7. Ceccherelli F, Gagliardi G, Ruzzante L, Giron G. Acupuncture modulation of capsaicin-induced inflammation: effect of intraperitoneal and local administration of naloxone in rats. A blinded controlled study. J Altern Complement Med 2002; 8: 341-9. 8. Qi-Wen Xie. Endocrinological Basis of Acupuncture. Am J Chin Med 1982; 9: 298-304. 9. Chen BY. Acupuncture normalizes dysfunction of hypothalamic-pituitary-ovarian axis. Acupunct Electrother Res 1997; 22: 97-108. 10. Bossy J. Basi neurobiologiche delle riflessoterapie. Milano: Masson Italia Editori, 1977. 11. Melzack R, Stillwell DM, Fox EJ. Trigger points and Acupuncture points for pain: correlations and implications. Pain 1977; 3: 3-23. 12. Do Chil Lee, Myung O Lee, Clifford DH. Modification of cardiovascular function in dogs by acupuncture: a review. Am J Chin Med 1976; 4: 333-46. 13. Han JS, Terenius L. Neurochemical basis of Acupuncture analgesia. Ann Rev Pharmacol Toxicol 1982; 22: 193-220. 14. Han JS. Acupuncture and endorphins. Neurosci Lett 2004; 361: 258-61. 15. Wall PD, Melzack R. Da: “Il dolore”, Capitolo 3.D.2: “L’agopuntura ed altre forme di medicina popolare”. Roma: Verducci Editore, 1988; 779-90. 16. Eriksson SV, Lundeberg T, Lundeberg S. Interaction of diazepam and naloxone on acupuncture induced pain relief. Am J Chin Med 1991; 19: 1-7. F. Cardini: Evidenze scientifiche in agopuntura R&P 2004; 20: 200-211 210 ARGOMENTO 17. Vierck CJ, Lineberry CG, Lee PK, Calderwood HW. Prolonged hypalgesia following acupuncture in monkeys. Life sciences 1974; 15: 1277-89. 18. Shen J. Research on the neurophysiological mechanisms of acupuncture: review of selected studies and methodological issues. J Altern Complement Med 2001; 7 (Suppl) 1: S121-7. 19. Hsieh JC, Tu CH, Chen FP, et al. Activation of the hypothalamus characterizes the acupuncture stimulation at the analgesic point in human: a positron emission tomography study. Neurosci Lett 2001; 307: 105-8. 20. Kong J, Ma L, Gollub RL, et al. A pilot study of functional magnetic resonance imaging of the brain during manual and electroacupuncture stimulation of acupuncture point (LI-4 Hegu) in normal subjects reveals differential brain activation between methods. J Altern Complement Med 2002; 8: 411. 21. Zhang WT, Jin Z, Cui GH, et al. Relations between brain network activation and analgesic effect induced by low vs. high frequency electrical acupoint stimulation in different subjects: a functional magnetic resonance imaging study. Brain Res 2003; 982: 168-78. 22. Carlsson C. Acupuncture mechanisms for clinically relevant long-term effects: reconsideration and a hypothesis. Acupunct Med 2002; 20: 82-99. 23. Cherkin DC, Sherman KJ, Deyo RA, Shekelle PG. A review of the evidence for the effectiveness, safety, and cost of acupuncture, massage therapy, and spinal manipulation for back pain. Ann Intern Med 2003; 138: 898-906. 24. Ernst E, White AR. Prospective studies of the safety of acupuncture: a systematic review. Am J Med 2001; 110: 481-5. 25. Ernst E, Sherman KJ. Is acupuncture a risk factor for hepatitis? Systematic review of epidemiological studies. J Gastroenterol Hepatol 2003; 18: 1231-6. 26. Lao L, Hamilton GR, Fu J, Berman BM. Is acupuncture safe? A systematic review of case reports. Altern Ther Health Med 2003; 9: 72-83. 27. Filshie J. Safety aspects of acupuncture in palliative care. Acupunct Med 2001; 19: 117-22. 28. Pan CX, Morrison RS, Ness J, Fugh-Berman A, Leipzig RM. Complementary and alternative medicine in the management of pain, dyspnea, and nausea and vomiting near the end of life. A systematic review. J Pain Symptom Manage 2000; 20: 374-87. 29. Weiger WA, Smith M, Boon H, Richardson MA, Kaptchuk TJ, Eisenberg DM. Advising patients who seek complementary and alternative medical therapies for cancer. Ann Intern Med 2002; 137: 889-903. 30. Tang JL, Zhan SY, Ernst E. Review of randomised controlled trials of traditional Chinese medicine. BMJ 1999; 319: 160-1. 31. Vickers AJ, Goyal N, Harland R, Rees R. Do certain countries produce only positive results? A systematic review of controlled trials. Control Clin Trials 1998; 19: 159-66. 32. Eisenberg DM, Davis RB, Ettner SL, et al. Trends in alternative medicine use in the United States, 1990- 1997: results of a follow-up national survey. JAMA 1998; 280: 1569-75. 33. National Institute of Health Consensus Conference on Acupuncture. Bethesda, 3-5 Novembre 1997. http://consensus.nih.gov/cons/107/107_intro.htm 34. National Institutes of Health, Reference Section. Acupuncture: 2302 citations (January 1970 through October 1997). http://www.nlm.nih.gov/pubs/cbm/acupuncture.html 35. Melchart D, Linde K, Fischer P, et al. Acupuncture for idiopathic headache. In: The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. 36. Proctor ML, Smith CA, Farquhar CM, Stones RWA. Transcutaneous electrical nerve stimulation and acupuncture for primary dysmenorrhoea. The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. 37. Young G, Jewell D. Interventions for preventing and treating pelvic and back pain in pregnancy. The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. 38. Smith CA, Crowther CA. Acupuncture for induction of labour. In: The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. 39. Smith CA, Collins CT, Cyna AM, Crowther CA. Complementary and alternative therapies for pain management in labour. The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. 40. He L, Zhou D, Wu B, Li N, Zhou MK. Acupuncture for Bell’s palsy. In: The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. 41. McCarney RW, Brinkhaus B, Lasserson TJ, Linde K. Acupuncture for chronic asthma. In: The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. 42. Green S, Buchbinder R, Barnsley L, et al. Acupuncture for lateral elbow pain. In: The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. 43. Casimiro L, Brosseau L, Milne S, Robinson V, Wells G, Tugwell P. Acupuncture and electroacupuncture for the treatment of RA. In: The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. 44. van Tulder MW, Cherkin DC, Berman B, Lao L, Koes BW. Acupuncture for low-back pain. In: The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. 45. White AR, Rampes H, Ernst E. Acupuncture for smoking cessation. In: The Cochrane Library, Issue 2, 2004. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd. R&P 2004; 20: 200-211 211 46. Vickers AJ. Can acupuncture have specific effects on health? A systematic review of acupuncture antiemesis trials. J Royal Soc Med 1996; 89: 303-11. 47. Lee A, Done ML. The use of nonpharmacologic techniques to prevent postoperative nausea and vomiting: a meta-analysis. Anesth Analg 1999; 88: 1362-9. 48. Ernst E, Pittler MH. The effectiveness of acupuncture in treating acute dental pain: a systematic review. Br Dent J 1998; 184: 443-7. 49. White AR. A review of controlled trials of acupuncture for women’s reproductive healthcare. J Fam Plann Reprod Health Care 2003; 29: 233-6. 50. Holdcraft LC, Assefi N, Buchwald D. Complementary and alternative medicine in fibromyalgia and related syndromes. Best Pract Res Clin Rheumatol 2003; 17:667-83 51. Berman BM, Ezzo J, Hadhazy V, Swyers JP. Is acupuncture effective in the treatment of fibromyalgia? J Fam Pract 1999; 48: 213-8. 52. Cummings TM, White AR. Needling therapies in the management of myofascial trigger point pain: a systematic review. Arch Phys Med Rehabil 2001; 82: 986-92. 53. Johansson K, Oberg B, Adolfsson L, Foldevi M. A combination of systematic review and clinicians’ beliefs in interventions for subacromial pain. Br J Gen Pract 2002; 52: 145-52. 54. Ezzo J, Hadhazy V, Birch S, et al. Acupuncture for osteoarthritis of the knee: a systematic review. Arthritis Rheum 2001; 44: 819-25. 55. Sok SR, Erlen JA, Kim KB. Effects of acupuncture therapy on insomnia. J Adv Nurs 2003; 44: 375-84. 56. Ezzo J, Berman B, Hadhazy VA, Jadad AR, Lao L, Singh BB. Is acupuncture effective for the treatment of chronic pain? A systematic review. Pain 2000; 86: 217-25. 57. Sim J, Adams N. Systematic review of randomized controlled trials of nonpharmacological interventions for fibromyalgia. Clin J Pain 2002; 18: 324-36. 58. Henderson H. Acupuncture: evidence for its use in chronic low back pain. Br J Nurs 2002; 11: 1395-403. 59. Park J, Hopwood V, White AR, Ernst E. Effectiveness of acupuncture for stroke: a systematic review. J Neurol 2001; 248: 558-63. 60. Sze FK, Wong E, Or KK, Lau J, Woo J. Does acupuncture improve motor recovery after stroke? A meta-analysis of randomized controlled trials. Stroke 2002; 33: 2604-19. 61. Martin J, Donaldson AN, Villarroel R, Parmar MK, Ernst E, Higginson IJ. Efficacy of acupuncture in asthma: systematic review and meta-analysis of published data from 11 randomised controlled trials. Eur Respir J 2002; 20: 846-52. 62. Lacey JM, Tershakovec AM, Foster GD. Acupuncture for the treatment of obesity: a review of the evidence. Int J Obes Relat Metab Disord 2003; 27: 419-27. 63. Ernst E, White AR. Acupuncture as a treatment for temporomandibular joint dysfunction: a systematic review of randomized trials. Arch Otolaryngol Head Neck Surg 1999; 125: 269-72. 64. Ernst E. Acupuncture/acupressure for weight reduction? A systematic review. Wien Klin Wochenschr 1997; 109: 60-2. 65. Park J, White AR, Ernst E. Efficacy of acupuncture as a treatment for tinnitus: a systematic review. Arch Otolaryngol Head Neck Surg 2000; 126: 489-92. 66. Kronenberg F, Fugh-Berman A. Complementary and alternative medicine for menopausal symptoms: a review of randomized, controlled trials. Ann Intern Med 2002; 137: 805-13. 67. Crossley K, Bennell K, Green S, McConnell J. A systematic review of physical interventions for patellofemoral pain syndrome. Clin J Sport Med 2001; 11: 103-10. 68. White AR, Ernst E. A systematic review of randomized controlled trials of acupuncture for neck pain. Rheumatology (Oxford) 1999; 38:143-7. 69. Smith LA, Oldman AD, McQuay HJ, Moore RA. Teasing apart quality and validity in systematic reviews: an example from acupuncture trials in chronic neck and back pain. Pain 2000; 86: 119-32. 70. Lin JG, Lo MW, Wen YR, Hsieh CL, Tsai SK, Sun WZ. The effect of high and low frequency electroacupuncture in pain after lower abdominal surgery. Pain 2002; 99: 509-14. 71. Linde K, Vickers A, Hondras M, et al. Systematic reviews of complementary therapies - an annotated bibliography. Part 1: acupuncture. BMC Complement Altern Med 2001; 1: 3. 72. Linde K, Scholz M, Melchart D, Willich SN. Should systematic reviews include non-randomized and uncontrolled studies? The case of acupuncture for chronic headache. J Clin Epidemiol 2002; 55: 77-85. 73. General Guidelines for Methodologies on Research and Evaluation of Traditional Medicine: www.who.int/medicines/library/trm/ who-edm-trm-2000-1/who-edm-trm-2000-1.pdf 74. White AR, Filshie J, Cummings TM; International Acupuncture Research Forum. Clinical trials of acupuncture: consensus recommendations for optimal treatment, sham controls and blinding. Complement Ther Med 2001; 9: 237-45. 75. MacPherson H, White A, Cummings M, Jobst K, Rose K, Niemtzow R. Standards for reporting interventions in controlled trials of acupuncture: the STRICTA recommendations. Complement Ther Med 2001; 9: 246-9.

La Clinica in Medicina Cinese

g+1

benessereclick

Normativa

317_Invio Ordini Del Giorno in Assemblea Relativi Agli Atti Camera n. 624 e 624-B

Cerca nel blog

Image

FISM documenti

Tao

Image and video hosting by TinyPic

Tesi Agopuntura

My Channel

Tonificazione Seno con Intradermoterapia distrettuale

Biorivitalizzazione viso con Metodo Made

Qi Gong Mi Zong

Il Mio Lavoro

La mia foto
Napoli, Italy
Medico-Chirurgo ,diplomata in Agopuntura e MTC , Esperta in Omeomesoterapia Antalgica ed Estetica