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martedì 15 luglio 2008

Lo Shen

Lo Shen Huang Ti chiese: "Quando si tratta un individuo, è necessario prima di ogni altra cosa, avere bene in mente lo Shen. Xue (Sangue), Xue Mai (i vasi sanguigni), l'energia Ying (nutritiva), Qi, Jing (Essenza) e Shen dimorano nei 5 Zang (Organi). Se l'attività sessuale è eccessiva e senza moderazione, queste fonti spirituali perderanno il radicamento nella vita, se se ne abusa lo "Hun" e il "Po" se ne andranno, Zhi (Volontà) e Yi (idee) saranno confuse, e l'intelligenza sarà persa. Da cosa dipende tutto ciò, è una punizione del Cielo o blunders dell'uomo? E cosa intendi per De (Virtù), Qi, Vita, Jing, Shen, Hun, Po, Xin (Mente), Yi (idee), Zhi (Volontà), pensieri, considerazione e soggetto?" La domanda come si può intuire non è da poco. La risposta di Chi Po è lunga, complessa e poco chiara a chi non sia molto familiare con i termini e il linguaggio della Medicina Tradizionale Cinese e del pensiero Cinese. Cercheremo pertanto di spiegare il significato dei concetti esposti da Huang Ti con le parole e i termini del nostro linguaggio citando però continuamente le frasi di risposta di Chi Po in modo che possano essere chiarite, e rifacendoci anche a citazioni da altre fonti classiche. Vediamo quindi di analizzare e comprendere il significato di questi termini. De (o Te) viene di solito tradotto con Virtù. Tale traduzione viene fatta basandosi sull'influenza Confuciana che conferisce alla parola "De" un preciso significato morale. "Tuttavia, in origine non bisogna comprendere queste parole in senso etico ma in senso magico. De è potenza magica" (Duyvendak-Introduzione al Dao De Jing). Il modo migliore di comprendere il significato di De è di leggere il breve Dao De Jing (o Tao Te Ching), forse il più famoso testo taoista che è appunto un libro (Jing) che tratta del Dao (la via) e di De (la Virtù). Attraverso tale lettura si può comprendere come De sia uno stato o condizione dell'essere sviluppato attraverso la pratica spirituale, la coltivazione delle proprie qualità, può essere quindi anche tradotto con "potere" o "facoltà". E' anche qualcosa che noi, come terapisti, sviluppiamo e coltiviamo attraverso la pratica . "De è ciò che il Cielo ha donato all'uomo", cosi` come "Qi è ciò che la Terra ha donato all'uomo" (Ling Shu cap. 8). E' quindi una qualità estremamente sottile, pura che interagendo con il Qi (anch'esso immateriale, ma più Yin rispetto a De) genera l'uomo: "De e Qi interagiscono fra loro dando vita all'uomo" (Ling Shu cap. 8). Qi è qui inteso nella sua accezione più ampia di "forza universale al cambiamento, energia di trasformazione e mutamento". Il concetto di Qi penso sia familiare a tutti noi, e non mi soffermerò quindi a lungo su di esso; limitiamoci a riprendere alcuni aspetti essenziali che lo inquadrino correttamente ed evitino confusioni. Partendo dall'osservazione di micro e macrocosmo i Cinesi hanno constatato (e non sono stati gli unici, vedi Buddismo, etc.) che la caratteristica essenziale di ogni fenomeno nobile è il cambiamento. In questo senso estremamente lato ogni manifestazione di vita è Qi; tutto ciò che esiste è Qi, anche gli esseri cosiddetti inanimati: "Acqua e Fuoco hanno Qi ma non vita (Xun Kuang - III sec. A.C.). Qi è la grande forza della natura, "dono della Terra all'Uomo" in contrapposizione e complementarità a De "dono del Cielo all'Uomo" (Ling Shu cap.8). Il fatto che Qi sia, in questo passo del Ling Shu, inteso nella sua accezione più ampia è evidenziato anche dal fatto che viene nell'elencazione subito dopo De, mentre a lui seguono le varie forme (più e meno materiali) in cui Qi si manifesta e differenzia nell'essere umano. E' tipico dei Cinesi chiamare cose diverse con lo stesso nome e la stessa cosa con nomi diversi. E così quest'unico Qi, questa forza vitale, assume nomi diversi a seconda delle diverse funzioni che svolge nell'essere umano; un po' come l'acqua che noi chiamiamo torrente quando scorre impetuosa fra le rocce della montagna, fiume quando si distende più ampiamente nella valle e poi lago, mare, pioggia a seconda delle forme che assume e delle funzioni che svolge. Lo stesso vale per il Qi ed ecco allora che abbiamo Xue (Sangue) e Qi (Energia) entrambi forme di quell'unico Qi: uno più Yang (Qi) e l'altra più Yin (Xue). E all'interno di quest'ultimo Qi distinguiamo Vei Qi (Qi difensivo), Ying Qi (Qi nutritivo), Yuan Qi (Qi originario), Gu Qi (Qi del Cibo), Zong Qi (Qi del petto), Zhen Qi (Qi vero o circolante) e altri ancora. Un altro schema secondo cui l'unico Qi può essere diviso è quello in Shen - Jing - Qi. Ed è quello che ci interessa andare ad analizzare per commentare e spiegare il passo del Ling Shu che chiede "cosa intendi per Qi, Jing, Shen...?". Qi (inteso qui in senso più ristretto e specifico), Jing e Shen sono detti "i 3 tesori dell'essere umano"; essi corrispondo a tre diversi aspetti di quell'unico Qi di cui abbiamo parlato prima: Shen rappresenta l'aspetto più sottile, immateriale, del Cielo, Yang; Jing l'aspetto più materiale concreto, Yin, della Terra; Qi l'aspetto intermedio a metà fra Terra e Cielo, e cioè l'uomo. Possiamo raffigurare questo schema in una figura. Iniziamo dalla Terra e cioè dal Jing. Jing in senso lato è l'essenza di qualcosa, il nucleo vitale di una data sostanza. Il carattere Cinese di Jing dà l'idea di una sostanza pura derivata dalla "distillazione", "purificazione" di sostanze più grossolane. Si parla ad esempio di Jing del Cibo per intendere le sue sostanze vitali, la sua "nutritività"; e così i cibi freschi si dice siano ricchi di Jing, mentre quelli conservati o trattati ne sono poveri. Ma nel contesto del capitolo 8 del Ling Shu che tratta "delle origini" e radici della vita stessa Jing ha significato più ampio e profondo ancora: "Le energie dello Yin e quelle dello Yang interagiscono facendo nascere le sostanza, questo è chiamato Jing, l'origine della vita" L'unione dello Yin e dello Yang rappresenta anche l'unione di uomo e donna e quindi, a livello materiale, Jing è l'essenza dell'uomo e della donna e cioè spermatozoo e ovulo. Ma è anche la "forza vitale", "l'essenza vitale" di quell'uomo e di quella donna che si sono uniti in quel momento. Nel Jing esiste quindi tutta l'eredità cromosomica dei genitori ma anche tutta la loro vitalità, tutta la loro Essenza. Carlos Castaneda, autore piuttosto noto in America ed Europa, in un suo libro dice di un suo "apprendista" che quando i genitori l'hanno partorito doveva essere stato "in complesso stanco", perché la sua energia in quel momento era bassa. In termini Cinesi diremmo che il Jing dei genitori in quel momento era debole. Questo porta l'attenzione al momento del concepimento. Al momento del concepimento sono presenti simultaneamente 3 fattori: Lo Yin e lo Yang di uomo e donna che si uniscono a tutti i livelli (dal più sottile al più materiale), la loro energia di quel momento che è non meno importante della loro energia generale, e la congiunzione energetica cosmica di quel momento in quel luogo. Dall'unione di tutte queste forze in quel luogo e quel momento si "coagula" il Jing di un individui detto Jing del Cielo Anteriore. È detto del Cielo Anteriore perché è l'Essenza del feto che lo fa sviluppare e crescere fino alla nascita, accompagnando l'individuo in tutta la sua esistenza. Si può anche dire che il Jing del Cielo Anteriore è ciò che determina la struttura di base di ogni individuo, la sua costituzione. E' impronta individuale, o, detto in altri termini, "eredità karmica". Può anche essere visto come la "scintilla vitale", la batteria dell'essere umano, o come un "pacchetto", una dotazione energetica per affrontare la vita e da consumare gradualmente nel suo corso fino alla sua estinzione che coincide con la morte; questo perché il Jing del Cielo Anteriore non può essere ricostruito, ma solo consumato (o secondo altri la sua ricostituzione è molto lenta, cioè di molti anni, e solo parziale). Se non è possibile incrementarlo è però possibile variare il ritmo del suo consumo nel corso dell'esistenza individuale. Poiché la vita stessa attinge linfa dal Jing del Cielo Anteriore, una vita modesta ne riduce il consumo: equilibrio fra lavoro e riposo, moderazione nell'attività sessuale (soprattutto per l'uomo nell'eiaculazione, poiché lo sperma è Jing), un'alimentazione equilibrata, una buona respirazione sono tutti fattori che favoriscono la conservazione del Jing del Cielo Anteriore e quindi rendono la vita più sana e lunga. Al contrario tutti gli eccessi danneggiano il Jing del Cielo Anteriore affrettandone il consumo. Naturalmente, analizzando i singoli casi, bisognerà tenere conto anche di "quanto grande fosse il pacchetto originale"! Poiché abbiamo detto che il Jing del Cielo Anteriore è l'energia presente al momento del concepimento esso costituisce la base della struttura costituzionale dell'individuo. Turbe e insufficienze del Jing del Cielo Anteriore danno luogo ad esempio a turbe della crescita (rachitismo, insufficiente sviluppo nei bimbi, invecchiamento precoce), tare ereditarie e debolezza congenita, etc... Oltre al Jing del Cielo Anteriore esiste il Jing del Cielo Posteriore. Dal momento della nascita, l'individuo, per sostentarsi, non può attingere solo al Jing del Cielo Anteriore, ma deve prendere del "Jing", dell'essenza di cibo ed aria. Cibo ed aria costituiscono così il Jing del Cielo Posteriore, posteriore alla nascita. Sarebbe più esatto dire che l'Essenza di cibo ed aria (il loro Jing) costituisce il Jing del Cielo Posteriore. Le sue caratteristiche sono molto diverse da quelle del Cielo Anteriore, infatti il Jing del Cielo Posteriore deve essere assunto su base quotidiana (si mangia e respira tutti i giorni) mentre quello del Cielo Anteriore è assegnato al principio e non più variato. Il Jing del Cielo Posteriore d'altro canto si ricostituisce rapidamente a differenza di quello del Cielo Anteriore. Non entriamo qui nel merito della varie trasformazioni energetiche del cibo ed aria ad opera dei vari organi poiché la loro trattazione è piuttosto complessa. Diciamo solo che una volta prodotto il Jing del Cielo Posteriore viene diffuso in tutto il corpo per il sostenimento delle sue varie funzioni (nutrimento, riscaldamento, protezione, etc.) e divenendo questi un tutt'uno con il Qi (vedi più avanti). Il Jing del Cielo Posteriore che non viene utilizzato va nei Reni, dove ha sede anche il Jing del Cielo Anteriore. Ecco così che i Reni divengono la sede del Jing (Anteriore e Posteriore) e si parla spesso nei testi di Jing dei Reni. "I Reni immagazzinano il Jing". Si comprende così come i Reni siano considerati la base della vitalità fisica dell'individuo (contrapposti al Cuore sede dello Shen "Lo Shen dimora nel Cuore" S.W. cap. 23 che è base della vitalità psico-affettiva dell'individuo). Abbiamo così introdotto il concetto di Shen, che è molto legato a quello di Jing. Anche se ci sarebbero ancora molte cose da dire su Jing, passiamo quindi a parlare di Shen. "Quando i due Jing si uniscono dando luogo alla vita questo è detto Shen". Al momento del concepimento, oltre alle energie ancestrali trasmesse dai genitori (Jing), qualcosa d'altro si concretizza o meglio "alloggia", "dimora" nell'individuo: questo è lo Shen. Il termine di Shen è a mio avviso intraducibile, nei testi occidentali è solitamente reso con la parola "Mente" o "Spirito" o ancora "Spirito-Mente". Shen, in senso lato, è un livello estremamente puro e immateriale di energia, una vibrazione cosmica del più alto ordine. Shen appartiene al Cielo ed è quindi l'aspetto più Yang dei "3 tesori" (Shen-Qi-Jing). Questa vibrazione, questa qualità energetica estremamente pura ed immateriale si "imprime" nell'individuo al momento del concepimento. Lo Shen dell'individuo è il Cielo nell'uomo, frammento di infinito nel finito. "Yin-Yang non può essere misurato, esso è chiamato Shen". "Jing crea la forma" Qui si ribadisce come Jing, ciò che crea la forma pur essendo preesistente alla "forma" (e cioè alla condensazione dell'energia in una forma materiale = essere umano). "Yin e Yang interagiscono tra loro dando vita alla forma umana, la sostanza che si crea prima della formazione del corpo è il Jing" (Ling Shu cap.30). Shen invece, essendo "Yin-Yang che non può essere misurato" rappresenta, a livello umano, l'aspetto immateriale, non sostanziale. Infatti a livello umano Shen rappresenta ed esprime tutti gli aspetti immateriali dell'individuo: psichici, emozionali e spirituali. Shen nell'individuo rappresenta la sua consapevolezza, intesa come capacità di conoscere (ed accettare) le cose direttamente per quello che sono, mantenendo un'atteggiamento di calma e lucidità mentale, cioè di equanimità verso i casi della vita. Dice il Da Cheng (compendio di agopuntura del 1600) a proposito dell'atteggiamento da avere nel trattamento di una persona: "Nella mente del praticante non vi deve essere desiderio, ma solo un atteggiamento ricettivo e di accettazione, allora la mente-cuore (Xin) diventa Shen" (Zhen Jiu Da Cheng pag. 120). Ricordiamo anche che tutta questa discussione sul cap. 8 del Ling Shu parte proprio dalla domanda dell'Imperatore che inizia dicendo: "Quando si tratta un individuo è necessario prima di ogni cosa avere bene in mente lo Shen". "Lo Shen dimora nel Cuore (Xin)" (So Wen cap.23). Se il Jing dimora, come abbiamo visto, nei Reni che rappresentano la vitalità fisica dell'individuo, lo Shen dimora nel Cuore che rappresenta quindi la vitalità psico-affettiva dell'individuo. Il Cuore è sede dello Shen, per cui le caratteristiche dello Shen divengono anche caratteristiche del Cuore come Organo: equanimità, distacco, imparzialità, "non-agire" (inteso come operare senza intenzione o desiderio, si potrebbe scrivere uno o più articoli sul concetto di non-agire nel Taoismo e in altre scuole di pensiero quali il Buddismo e l'Induismo). Ecco quindi che Cuore e Reni, Shen e Jing, sono il cardine, l'asse portante dell'individuo: Jing (e Reni) rappresentano l'Essenza, la vitalità fisica, Shen (e Cuore) la vitalità psico-spirituale. Jing e Shen rappresentano così la polarità Yin-Yang dell'energia del corpo. Ma proprio per questo Jing e Shen sono emanazione di un'unica forza e principio e sono quindi in un continuo stato d'interazione e complementarità. Proprio come, nell'unione sessuale, l'unione materiale (Jing) si fonde con quella psico-emozionale del Cuore (Shen) facendo dissolvere tempo e spazio in una momentanea, ma reale, percezione d'unità al di fuori del dualismo. "Jing, Shen e Qi...sono così strettamente correlati e interfunzionali da essere praticamente la stessa energia" La stretta fra queste due qualità energetiche è del resto evidenziata anche nel passo del Ling Shu che stiamo commentando dove una appare generata dall'altra. Sempre secondo il gusto Cinese di "dividere il capello in 4", quest'unico Shen viene visto poi sotto diversi aspetti, si parla allora di Zhi, Yi, Hun e Po. Ognuno di questi aspetti dello Shen rappresenta un elemento del "carattere" di una persona, e ognuno di essi ha sede in uno dei 5 Organi (Zang), e nello specifico abbiamo: Shen correlato al Cuore Zhi correlato ai Reni Yi correlato alla Milza Hun correlato al Fegato Po correlato al Polmone Anche questi termini sono stati variamente tradotti, col risultato, ancora una volta, di confondere le idee anziché di chiarirle. Partiamo, seguendo l'ordine esposto nel brano che commentiamo, da Hun e Po, che fanno riferimento rispettivamente a Fegato e Polmone. Sono stati tradotti con il nome di "Anima Vegetativa", "Anima e Animo", "Spirito del Cielo e Spirito della Terra", "Anima e Animante". Vediamo di spiegare, anziché definire, partendo dal testo: "Ciò che si manifesta attraverso l'attività dello Shen è la "coscienza rappresentativa, è dello Hun. L'attività degli Organi nutrita dal Jing è detta Po" (Ling Shu cap. 8). Da questo passo possiamo notare come pur essendo Hun e Po due manifestazioni dello Shen, uno lo Hun, sia più immateriale e Yang (per questo vista come manifestazione dell'attività dello Shen) e l'altra, il Po, sia più materiale, Yin (per questo vista come manifestazione dell'attività` del Jing). Ricordiamoci che tutti questi sono termini relativi: quando diciamo che il Po è materiale, lo è rispetto allo Hun. Di fatto stiamo parlando di entità tutte estremamente immateriali poiché appartenenti al Cielo, allo Shen. Alla morte lo Hun torna al Cielo e il Po alla Terra. "Lo Gui (Spirito) del Cielo costituisce lo Hun, quello della Terra costituisce il Po" (antico testo tradotto da De Halkes citato ne "Il mistero del Fiore d'oro" pag. 43). Il carattere Cinese di Hun è composto da Gui (Principio animico o Spirito nel senso di demonio) e Yun, nube, a indicare la sua natura sottile e l'aspirazione celeste. Il carattere Cinese di Po contiene lo stesso carattere Wuei e Po, a cui viene dato il senso di seme per cui, ad esempio, i due termini sono stati tradotti (Wieger citato a pag. 44 de "Il Mistero del Fiore d'oro") con "anima aerea" e "anima" a sottolineare il legame rispettivamente con Shen e Jing. La traduzione non mi sembra però molto felice. Senza voler complicare troppo le cose possiamo dire che Hun e Po rappresentano ancora una volta la polarizzazione delle forze Yin-Yang dell'organismo. Entrambe incarnano la vitalità dello Shen nel corpo umano: lo Hun nel suo aspetto più sottile, il Po in quello più materiale. Hun è nell'essere umano il principio della creatività, dell'ideazione, della fantasia, del movimento dello spirito è, cioè, l'incarnazione dell'aspetto più psico-emotivo dello Shen. Po, che è stato definito anche come l'espressione somatica dello Hun, è "il codice genetico dell'individuo", presiede anch'esso all'attivazione ma nel suo aspetto più concreto ad esempio di attivazione dei meccanismi ed automatismi sia innati (respirare, digerire, etc.) che acquisiti (ad esempio apprendere a guidare l'auto o la tecnica). Po genera anche l'istinto (per questo alcuni l'hanno tradotto con Anima animale). "Nel corpo esiste il Po, legata alla coscienza come a una sua produzione... finché tale coscienza non s'interrompe essa produce sempre, di generazione in generazione, e infiniti sono i cambiamenti di forma e le trasformazioni di sostanza del Po" (Il mistero del Fiore d'oro pag. 77). "Dopo il parto le orecchie, gli occhi, il cuore, le mani e i piedi si muovono, il bimbo piange, tutto ciò fa parte del Po" (commento al cap. 8 del Ling Shu da parte di Xie Lin, Nan Jing, Zheng Yi pag. 61 e 62). Si comprende come Hun e Po siano state assimilate al concetto intimo di anima, in realtà sono molto differenti. Infatti essi "vengono e vanno" continuamente vita dopo vita, rappresentando qualcosa più vicino forse all'aspetto Buddista dei continui venire al mondo come manifestazione del desiderio di esistere. Po è collegato al Polmone che genera appunto tutti i meccanismi automatici ed istintivi dell'individuo e in particolare il respiro. Non a caso il bambino per iniziare la vita deve, attraverso il pianto, liberare i polmoni e iniziare a respirare. L'inizio del respiro è anche l'attivazione del Po nell'individuo al momento della nascita. E la vita si conclude appunto "esalando l'ultimo respiro". Hun dimora nel Fegato che è l'organo, con il Cuore, più legato a tutte le manifestazioni psico-affettive. Più delicato e sottile, è anche molto facilmente danneggiabile. Il Fegato, come sede dello Hun, rappresenta la spinta in avanti, l'ideazione, la creatività, la fantasia e anche la precisione. Hun è il primo atto creativo, così come la primavera (Legno = Fegato) è la "creazione" dell'anno e come gli anni si susseguono gli uni agli altri così lo Hun ricompare vita dopo vita. Lo Hun, provenendo dal Cielo, resta collegato con i piani più sottili e universali. E' lo Hun che di notte, a volte, si stacca dal corpo per compiere viaggi in altri mondi (piani astrali?). Ad esempio quella sensazione di "galleggiare" al momento di cadere addormentati è il distacco dello Hun. Se questa caratteristica non è bilanciata da un buon "radicamento" dello Hun nel corpo (nello Yin e nel Sangue) si possono avere le patologie di ansia ad addormentarsi, incubi, panico e altro ancora. "Se il Sangue del Fegato è in deficit (cioè il radicamento con l'aspetto Yin, solido, materiale) il Fuoco agita lo Hun generando polluzione notturna con sogni" (Discussioni sulle malattie del Sangue pag. 29). Lo Hun è anche ciò che influenza la nostra capacità di pianificazione della vita, e anche il nostro saper dare una direzione, un senso alla vita stessa. Zhi e Yi sono gli altri due aspetti dello Shen che restano da analizzare. Il loro significato è più agevole e definito rispetto a quelli di Hun e Po. Vediamoli. Parlare di Zhi e Yi ci porterà anche a parlare di Xin (Mente-Cuore): "E' Xin (Mente-Cuore) che controlla le fonti spirituali nel corpo. Il lavoro di discriminare oggetti nella mente, pensieri inespressi sono detti Yi (idee). Il luogo in cui le idee esistono è Zhi (Volontà). (Ling Shu cap. 8). Xin è sia Mente che Cuore (è lo stesso ideogramma). Questo evidenzia molto chiaramente come forse nel Pensiero Cinese non si faccia una chiara distinzione fra Mente e Cuore. O forse come il significato di Mente o di Cuore fosse legato al contesto in cui il carattere veniva utilizzato. Xin è il "controllore del corpo o meglio delle risorse spirituali del corpo", questo Xin è molto vicino al concetto Buddista di Mente. Zhi (Volontà) e Yi (Idee) sono una sorta di emanazione di Xin, questo è evidenziato anche dal fatto che i caratteri di Zhi e Yi contengono entrambi il radicale (Xin). Yi, idee, è la capacità di dare forma e struttura logica al pensiero, è l'organizzazione armonica del pensiero. Sede dello Yi è la Milza che, come sappiamo, è legata al dare e mantenere forma sia a livello fisico, forma del corpo, organi al loro posto (vedi prolassi ad esempio), che a livello mentale-psichico (vedi confusione mentale, mancanza di chiarezza come patologia). Yi contiene il carattere che vuol dire "pensiero espresso. Zhi invece, oltre al radicale Xin, contiene che indica i piedi indicando la traduzione in azione (il movimento dei piedi) del pensiero e di Xin (Mente-Cuore). Viene tradotto con Volontà` che va intesa però come appunto "capacità di tradurre i pensieri in azione". A questo punto gli amanti della teoria dei 5 movimenti come spiegazione di tutti i meccanismi fisiologici gioiranno dello schema seguente: Il Fegato (Hun) è l'atto creativo, lo stimolo ideativo che viene sottoposto al Cuore (lo Shen equanime al di sopra delle parti che lo approva in termini di coerenza e consapevolezza), il quale permette alla Milza (Yi) di elaborarlo, dargli forma di idea che sotto la spinta dei meccanismi automatici vitali del Polmone (Po, spunta utile all'azione) passa ai Reni (Zhi, Volontà) che lo traducono in azione. Naturalmente questo è solo uno schema di lettura dei fenomeni che sfuggono a eccessive riduzioni e semplificazioni. Zhi dimora nei Reni che se da un lato rappresentano l'aspetto di vitalità fisica (vedi il discorso precedente sul Jing), sul piano dello Shen sono la dimora del suo aspetto più` "materiale" e cioè l'agire, la Volontà, il tradurre in azione. Quello che appare, ancora una volta, è anche come nel momento stesso in cui separiamo per analizzare dobbiamo poi unire per comprendere. Jing, Shen, Xin, Hun, Po, Zhi, Yi non sono elementi separati e distinti, ma un'unità che viene divisa per essere analizzata, questa è anche la riflessione che ci suggerisce il Ling Shu in questo capitolo quando, dopo aver parlato di tutte queste qualità energetiche, prosegue dicendo: "Dopo riflessione l'uomo stabilisce un ideale, questo è detto "considerazione". L'uomo sceglie il metodo per conseguire tale ideale, ciò è detto saggezza" (Ling Shu cap. 8).

giovedì 10 luglio 2008

Dietetica Cinese

Già 3000 anni fa la coscienza che alimenti e prodotti di derivazione naturale, avessero poteri terapeutici e preventivi, era piena nella popolazione cinese. Dopo l'Imperatore Fu Xi (2000 avanti Cristo circa) che insegnò al popolo cinese l'arte e la Musica, la caccia e la pesca, l'Imperatore Shen Nong insegnò ai cinesi l'uso dell'aratro e la conoscenza degli alimenti e di tutti i prodotti derivati dalla coltivazione e dalla Natura. Da quel momento ogni alimento venne studiato ed impiegato secondo le sue caratteristiche, al fine di essere consumato nel modo più conveniente possibile, sia per il mantenimento della salute, sia per la sua riconquista. Gli alimenti, quindi, divengono contemporaneamente fonte di nutrimento e artefici dell'equilibrio corporeo. Tuttavia era piena la coscienza del fatto che gli alimenti potessero anche essere fonte di malattia e autori del decadimento corporeo, perchè agiscono sull'energia e sulle varie funzioni e strutture corporee. Come agiscano gli alimenti all'interno dell'organismo, è materia di studio della Dietetica Cinese. Innanzitutto gli alimenti posseggono energia che viene trasferita all'uomo al momento in cui questi li assume. Ma la loro energia non è casuale ne generica, ma è specifica di ogni singolo alimento e, questa diversità, si evidenzia nel Potere Vitale (o Jing), nel Sapore, nella Natura, nella Tendenza, nell'odore, nel colore. Ogni alimento ha, quindi, un suo preciso potere vitale, un suo specifico Sapore, una sua precisa Natura, una sua specifica tendenza, una sua precisa direzionalità, un suo odore ed un suo colore, tutti fattori che interagiscono con l'energia individuale, modificandola. Le modificazioni che intervengono a seguito delle interazioni tra corpo ed alimento, sono le più varie anche in relazione all'età individuale, al periodo stagionale, ad alcuni eventi fisiologici e patologici della vita dell'individuo, ai sistemi di coltivazione adottati, alle condizioni ambientali nelle quali l'alimento si è venuto a trovare, ecc. Tra le decine di esempi che possono illuminare su quanto appena detto, quello che può chiarire maggiormente l'argomento si riferisce alla Natura dell'Alimento. Se un individuo tendenzialmente portato a soffrire in presenza di caldo, a soffrire di ipertensione, di insonnia e di agitazione (sintomi che riconducono alla mente l'immagine del Fuoco), assume alimenti di Natura calda o tiepida (che aumenterebbero la gravità dei sintomi appena elencati), potrebbe incorrere in gravi evenienze patologiche, mentre verrebbe notevolmente sollevato dall'assunzione di alimenti che posseggono una Natura fredda o fresca, Natura che potrebbe "spegnere" per così dire, il fuoco che brucia l'individuo. Molti errori alimentari vengono commessi proprio quando le caratteristiche soggettive sono disarmoniche rispetto ai cibi che vengono assunti. I cibi, per il fatto di essere assunti ogni giorno per tutto l'arco dell'esistenza, possono fare le due cose : 1^ mantenere l'equilibrio e la salute della persona che li assume 2^ togliere l'equilibrio e la salute della persona che li assume. E' dietologicamente equilibrata e portata a vivere a lungo, quella persona che fa entrare in sintonia il suo corpo con gli alimenti, mentre è dietologicamente minacciato quell'individuo che è in disaccordo con gli alimenti che mangia. Come detto dianzi, ogni alimento possiede alcune caratteristiche che, oltre a differenziarlo dagli altri alimenti, determinano, una volta consumato, una modificazione energetica, nell'individuo, differente da quella determinata da tutti gli altri alimenti. La prima caratteristica è il Potere Vitale o Jing che è quella potenzialità energetica che fa in modo che l'alimento entri a far parte dell'individuo che lo ha assunto e infonda in esso l'energia vitale che gli deriva dalla terra, dall'acqua, dal sole. I germogli sono alimenti estremamente vitali, così come la buccia dei frutti, le cortecce, e tutti quegli alimenti che hanno legami con il concetto di crescita, di vigore, di evoluzione. Purtroppo il Jing è assai debole e poco resistente al tempo per cui se l'alimento viene colto e consumato subito, ha un Jing più forte di quello che avrebbe un alimento che viene lavorato e conservato. Anche i sistemi di cottura sono deleteri per il Jing e, infatti, nella dietetica cinese, ma anche nelle altre forme di dietetica tradizionale, è assai raccomandabile l'assunzione di alimenti crudi ed appena colti e, se debbono essere cotti, che la cottura sia breve e molto curata. La seconda caratteristica è data dal Sapore che, oltre a riferirsi a quella sensazione gustativa innescata dall'assunzione dell'alimento, si riferisce ad una carica energetica specifica che modifica l'energia, le funzioni e le strutture dell'individuo. I Sapori sono 5 principali e due accessori e sono innanzitutto divisi in Sapori YANG e Sapori YIN. I primi hanno la capacità di indurre l'energia a velocizzarsi, ad esteriorizzarsi ed a salire verso l'alto mentre quelli YIN hanno la capacità di indurre movimenti opposti (rallentamento, interiorizzazione, abbassamento). I Sapori YANG sono : - Piccante - Dolce - Insipido I Sapori YIN sono : - Salato - Amaro - Acido - Acre Il Sapore Piccante induce la sudorazione e l'accelerazione energetica, umidifica e sblocca le stasi, agendo principalmente sul Polmone e sul Fegato. Se assunto in quantità eccessiva, disperde il QI e lede Polmone e Milza. Il Sapore Dolce è nutriente, pacificante, umidificante e tonificante ed agisce principalmente su Milza e Fegato.Assunto in quantità eccessiva può causare la deposizione dei catarri. Il Sapore Insipido è diuretico. Il Sapore Salato è ammorbidente, lassativo, umettante, ammorbidisce gli indurimenti e seda lo Shen. Agisce principalmente sul Rene e Cuore. Assunto in quantità eccessiva, può determinare danni ai vasi sanguigni ed a ledere le ossa. Il Sapore Amaro è disseccante, indurente, purgativo e agisce principalmente sul Cuore. Assunto in quantità eccessiva, causa dispersione del QI, lesione della Milza e del Rene. Il Sapore Acido contrae, astringe, limita le perdite ed è antisudorifero. Agisce sul Fegato e sul Polmone. Assunto eccessivamente lede la Milza e la Vescica. Il Sapore Acre ferma le perdite e la diarrea. Un alimento può avere uno o più dei sapori appena descritti e la scelta in base al Sapore, deve avvenire conoscendo le caratteristiche dell'individuo che li assumerà tenendo presente, ad esempio, che un individuo astenico e con deficit funzionale delle funzioni spleniche, viene aggravato dall'assunzione eccessiva di Sapore Piccante; che un individuo affetto da stipsi, peggiora se gli vengono prescritti alimenti acidi, ecc. La terza caratteristica degli alimenti è la Natura che è la capacità di un alimento di agire sul dinamismo energetico dell'individuo o, detta all'occidentale, sul metabolismo organico. Le Nature che possono caratterizzare gli alimenti sono 5, anch'esse divise in YANG, quindi con capacità ipertoniche ed acceleranti, e YIN con caratteristiche opposte. Fanno parte delle Nature YANG quella Calda e quella Tiepida mentre sono Nature YIN la Fredda e la Fresca. Il non appartenere a nessuna delle quattro, da origine alla Natura Neutra. Le Nature Calda e Tiepida sono YANG, inducono riscaldamento, combattono la presenza del Freddo, aumentano il metabolismo, disseccano i liquidi, riscaldano l'interno, sostengono lo YANG e sbloccano il circolo energetico e del Sangue. D'altra parte fanno peggiorare le condizioni di Calore, di disidratazione del corpo, di deficit dello YIN, di sanguinamento. La Natura Fredda e Fresca sono YIN, purificano il Calore, rallentano il metabolismo, eliminano le tossine, favoriscono la diuresi e rinfrescano il Sangue. D'altra parte fanno peggiorare le condizioni di malattia da Freddo interno, di deficit di YANG, di stasi di Umidità, di stasi di Sangue e di ipometabolismo. La Natura Neutra è armonizzante, inerte e tonificante. La quarta caratteristica degli alimenti è la Tendenza, che si riferisce alla capacità di indurre le proprie cratteristiche energetiche a dirigersi nelle quattro direzioni, alto, basso, esterno o interno. Un alimento che induca l'innalzamento, fa in modo che le sue caratteristiche raggiungano le parti superiori del corpo (testa, volto, torace, spalle, arti superiori), mentre un alimento che le fa abbassare, induce queste a raggiungere, lombi, arti inferiori, addome e pelvi. Alimenti esteriorizzanti fanno si che le proprie caratteristiche si dirigano alla cute, mentre alimenti interiorizzanti, fanno si che raggiungano l'interno. La quinta caratteristica è il Tropismo per i Canali Energetici, che si riferisce alla capacità di un alimento di fare in modo che le sue caratteristiche energetiche si dirigano verso un Meridiano energetico particolare o più Meridiani. Questa caratteristica fa si che gli alimenti possano essere scelti in funzione di ottenere effetti energetici mirati a precisi distretti e funzioni. Le caratteristiche di Colore e Odore sono di importanza marginale e scarsamente approfondite anche nella letteratura moderna. Gli alimenti possono essere consumati cotti o crudi e questa possibilità non va trascurata. Gli alimenti crudi posseggono le massime potenzialità relative al Jing, tuttavia alcuni alimenti non possono essere assunti crudi, come la carne, il pesce od alcuni vegetali troppo duri. La cottura è una metodica di trattamento degli alimenti che può indurre in essi delle modificazioni energetiche anche molto rilevanti. Infatti l'influenza del fuoco sull'alimento non è impercettibile. Gli alimenti possono subire trattamenti : - con l'uso del fuoco (arrostitura) - con l'uso del fuoco e dell'acqua (alimento lessato) - con l'uso del vapore - con l'uso di fuoco e olio (frittura) L'uso della fiamma o della brace per ottenere la cottura dell'alimento presuppone che il fuoco non abbia ostacoli a raggiungere direttamente l'alimento. Questa tecnica di cottura disidrata fortemente l'alimento e si addice alla cottura di alimenti che contengano molta parte di acqua che risulterebbe poi difficile da smaltire. Tuttavia una eccessiva arrostitura determina il disseccamento dell'alimento e diventa quindi dannoso per lo Stomaco, che necessita dei liquidi per funzionare al meglio. Il passaggio della fiamma sull'alimento porta la sua Natura a virare verso il Tiepido o il Caldo. Questa è un evenienza vantaggiosa quando è necessario evitare che la persona assuma alimenti Freschi o Freddi. Tuttavia alcuni alimenti posseggono di per se una Natura Calda e l'impiego del Fuoco non farebbe altro che aumentare questa caratteristica energetica e un individuo affetto da malattia da Calore eccessivo, potrebbe veder peggiorata la sua condizione. L'uso del fuoco e dell'acqua da origine agli alimenti lessati, che vengono cotti in questo modo per ottenerne il brodo, o l'estratto, od il liquido di cottura, nel quale risiedono le sostanze nutritive e le caratteristiche energetiche che contraddistinguono gli alimenti cotti in questa maniera. Gli alimenti cotti in questo modo vanno incontro ad una bollitura e la parte veramente importante, non è il residuo solido, quanto la parte liquida rimanente, nella quale cuocere, eventualmente, dei veicoli cereali come il riso, il miglio, la pasta, l'orzo od altro. Il residuo solido, in verità, risulta nutrizionalmente assai povero e il fatto di essere infarcito di acqua, può renderlo di difficile digestione. L'uso di fuoco e acqua, poi, da origine al vapore con il quale vengono cotti molti alimenti. In questo caso l'alimento non viene impoverito delle sue sostanze e delle sue caratteristiche ma le conserva, rendendosi ricco e facilmente digeribile. L'uso di fuoco e di olio (oliva, sesamo, mais, semi) da origine alla frittura che è un metodo di cottura che permette di trattare alcuni alimenti in modo da renderli più caldi ed appetibili. La frittura prevede la saltatura ed un periodo di immersione nell'olio, molto breve. Dannosi sono quei fritti nei quali la permanenza nell'olio si è dilungata eccessivamente. Le verdure fritte, ad esempio, dovrebbero appena essere croccanti mentre l'interno dovrebbe essere cotto a modo. L'eccesso di fritti porta ad una introduzione eccessiva di grassi che non fanno altro che fiaccare le funzioni digestive con comparsa di sintomi legati alla stasi di Calore e Umidità. Gli alimenti conservati sono molto diffusi, ma poco raccomandabili per due motivi principali. Posseggono pochissimo Jing ed il principio di conservazione altera le caratteristiche dell'alimento conservato. Gli alimenti conservati sotto sale hanno una eccessiva azione sul Rene e ne alterano la funzione di filtrazione urinaria. Gli alimenti conservati sott'olio tendono a dirigersi verso la Milza inducendo in essa un superlavoro. Gli alimenti conservati sott'aceto si dirigono al Fegato inducendo potenziale stasi energetica, alterando anche le funzioni vescicali e spleniche. Gli alimenti che provocano le minori alterazioni sono quelli surgelati, tuttavia il quantitativo di Jing viene comunque impoverito. L'uso terapeutico degli alimenti è una pratica molto diffusa nella Medicina Cinese e viene sempre abbinata a pratiche terapeutiche più rapide ed incisive come l'Agopuntura, il Massaggio, la Moxibustione e la Farmacologia. Infatti occorre ammettere che la forza terapeutica degli alimenti è assai contenuta poichè le caratteristiche energetiche (di Sapore e Natura) sono abbastanza blande ed agiscono sull'organismo, modificando il suo assetto, in tempi relativamente lunghi. Per questo motivo l'uso degli alimenti a fini terapeutici si pone l'obiettivo di mantenere, nel tempo, i risultati conseguiti con le pratiche più potenti elencate dianzi. Se con l'Agopuntura si è trattato un paziente per una stasi di QI, dopo averne sbloccato la stasi, si deve procedere a prescrivere alimenti che favoriscono il fluire dell'energia e che si oppongano alla genesi di una nuova stasi, per cui sarà indicato l'uso di cibi piccanti e dolci. Una utilizzazione più nobile degli alimenti, è l'uso a fini preventivi. Questo può avvenire solo se si è inquadrata la persona dal punto di vista tipologico. Lo studio degli aspetti fisici e psichici che accomunano alcune persone rispetto alle altre, ha permesso di verificare la presenza di diverse Tipologie umane.

mercoledì 2 luglio 2008

BREVE INTRODUZIONE AL TUINA

Tuina BREVE INTRODUZIONE AL TUINA Il Tuina è, in Cina, una delle più antiche terapie per la cura e la prevenzione delle malattie. Sue descrizioni si ritrovano nell'antico testo classico di medicina Huang Di Nei Jing. Nel corso degli ultimi 2.000 anni il Tuina si è molto sviluppato sia nella teoria che nella pratica clinica, ed in particolar modo il tuina pediatrico, che è diventato una disciplina autonoma. Allo stato attuale il Tuina viene assai praticato in Cina in numerosi dipartimenti di ospedali cinesi quali medicina interna, pediatria e ginecologia, ottenendo buoni risultati nella cura di patologie quali: mal di testa, gastralgie, enteriti, stipsi, ipertensione, diabete, obesità, paralisi facciale, insonnia, artrosi cervicale, sciatica, ernia del disco lombare, diarrea infantile, etc.; grazie ai suoi buoni risultati terapeutici ed all'assenza di effetti collaterali, il Tuina è molto gradito dai pazienti. Con la sua grande diffusione attualmente si può dire che il Tuina è entrato in tutte le famiglie cinesi e sta ricevendo l'attenzione di numerosi altri paesi. Il Tuina, a differenza di medicamenti e interventi chirurgici, agisce sul corpo stimolando i canali ed i punti con una manipolazione manuale secondo le teorie dello yin e dello yang, dei cinque elementi, degli zang-fu, dei meridiani, dei sistemi nutriente, difensivo, sanguigno, del qi, etc.,al fine di equilibrare lo yin e lo yang, regolare il qi ed il sangue, disperdere il vento, scaldare i meridiani, disperdere il freddo, attivare la circolazione del sangue, disperdere la stasi ed eliminare il dolore. In termini di medicina occidentale possiamo parlare di ghiandole sebacee e sudoripare, di follicoli piliferi, di vasi e di nervi periferici: la manipolazione manuale del massaggio stimola direttamente la superficie del corpo provocando vari tipi di cambiamenti biofisici e biochimici che possono continuare più in profondità nello strato muscolare, nei tendini, nei nervi, nelle linfoghiandole, etc. Con la regolazione dei sistemi umorale e nervoso si possono ottenere cambiamenti delle condizioni patologiche e fisiologiche ed un miglioramento delle condizioni organiche del corpo, ma soprattutto si stabilisce una prevenzione e si evita un successivo insorgere delle malattie. In generale il Tuina cinese è una antica ed al tempo stesso giovane terapia. Dal momento che non ha effetti collaterali ed è ben accettata dai pazienti è in continua e crescente diffusione e sono sicuro che darà un grosso contributo alla salute della gente del mondo intero. Prof. JIN HONGZHU Vice Direttore del Dipartimento di Tuina, dell'Università di M.T.C. di Nanchino traduzione di T. Jinwen e S. Scarsella

martedì 1 luglio 2008

EBM- Nel campo dell’agopuntura

La Medicina Basata sulle Prove di Efficacia (Evidence Based Medicine in inglese, o EBM) è un movimento di pensiero della scienza medica basato sulla applicazione del metodo scientifico alla pratica clinica. Secondo la definizione ufficiale, la EBM è l’utilizzo coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori prove di efficacia disponibili nel prendere decisioni relative alla salute dei pazienti. Più semplicemente si tratta di un’attitudine mentale del medico a utilizzare nella propria pratica clinica ogni metodologia diagnostica e terapeutica, tenendo sempre presenti le migliori prove di efficacia disponibili in letteratura. Tale processo si contrappone apparentemente alla Medicina Basata sull’Esperienza, la quale si basa su tradizioni mediche esistenti e stabilite da lungo tempo, supportate da numerose piccole dimostrazioni di efficacia non standardizzate, le quali possono essere o non essere state messe alla prova del metodo scientifico. Queste due modalità di approccio, apparentemente molto distanti, possono in realtà incontrarsi, e ciò è in effetti ampiamente avvenuto negli ultimi anni in diversi settori delle Medicine Tradizionali e soprattutto nel campo dell’agopuntura. E’ bene però notare come la metodologia che sta alla base delle motivazioni che muovono ogni fase della ricerca nelle Medicine Tradizionali e nella Medicina Occidentale sia profondamente diversa. La metodologia della ricerca nella Medicina Occidentale è nata per lo studio dei farmaci, su questi è stata plasmata e rimane tuttora profondamente incentrata sulla ricerca di prove di efficacia per terapie farmacologiche. Essa prevede una Fase preclinica (Fase 0) in cui nuove molecole potenzialmente utili a scopi terapeutici vengono testate in modelli sperimentali in vitro ed in vivo in base ad una preesistente ipotesi sul loro potenziale meccanismo di azione molecolare, al fine di caratterizzarne un iniziale rapporto beneficio/rischio. Tali molecole vengono poi messe alla prova in una prima fase clinica (Fase I) per valutarne il profilo di sicurezza nell’uomo e le caratteristiche farmacocinetiche e, solo successivamente, qualora superassero questa prova, vengono testate in termini di studi clinici di efficacia e sicurezza (Fasi II - III). Una volta nell’uso clinico, i farmaci sono continuamente sottoposti ad un monitoraggio attivo post-marketing (Fase IV o Farmacovigilanza), volto a definirne il profilo di sicurezza su larga scala (individuazione di eventi avversi rari o tipici di popolazioni escluse dagli studi clinici). Per quanto riguarda le Medicine Tradizionali, il processo è molto diverso e pressoché invertito: l’uso di queste pratiche (che non sono necessariamente di stampo farmacologico) è inveterato in una particolare popolazione e tramandato, a volte anche oralmente, nei secoli; a questa tradizione di uso fa seguito la valutazione pragmatica di efficacia e sicurezza, con case report, case series e altre osservazioni cliniche non sistematiche, le quali sono seguite soltanto in ultima istanza da studi clinici di efficacia ed infine e solo a volte, da studi preclinici sui meccanismi di azione. La ricerca nel settore della Medicina Tradizionale Cinese è in particolare piuttosto fiorente sia nell'ambito preclinico, sia in quello clinico. Numerosi gruppi, specialmente nei paesi orientali, si sono infatti dedicati allo studio dei meccanismi di base che sottostanno all'effetto terapeutico dell'agopuntura e della fitoterapia cinese, nonché alla promozione e realizzazione di studi clinici volti a valutare l'efficacia clinica di queste discipline. E’ da notare però che una discreta maggioranza degli studi condotti specialmente in oriente non soddisfa i più basilari criteri di qualità della ricerca. Per quanto riguarda l’agopuntura tradizionale cinese, la problematica principale che si incontra nella progettazione degli studi clinici è quella che riguarda la scelta del gruppo di controllo. In genere vengono utilizzate tre modalità: • Vera agopuntura vs agopuntura sham (ago penetrante) o placebo (ago non penetrante) • Vera agopuntura vs terapia standard/convenzionale • Vera agopuntura vs nessun trattamento o lista di attesa E’ evidente come l’interpretazione dei risultati debba essere differente a seconda della metodica di ricerca utilizzata. Inoltre, qualora si utilizzi come controllo un gruppo trattato con agopuntura sham o placebo è necessario tenere presenti gli effetti aspecifici del trattamento. Facendo l’esempio delle cefalee, a fronte di una diffusa percezione di efficacia dell'agopuntura nel trattamento di queste patologie, derivata dalla pratica clinica quotidiana della grande maggioranza degli agopuntori, il panorama degli studi randomizzati presenta invece risultati a volte contrastanti. Se da un lato infatti gran parte degli studi dimostrano una efficacia dell'agopuntura nel trattamento di diversi tipi di cefalee, dall'altro numerosi lavori condotti con gruppi di controllo sottoposti a tecniche anche minimamente invasive (ad esempio “minimal acupuncture” o agopuntura sham con punti fuori dai canali) spesso non hanno individuato significative differenze tra il gruppo di controllo e il gruppo trattato con agopuntura tradizionale. In sintesi, l'agopuntura tradizionale risulta quasi sempre efficace nel trattamento delle cefalee, ma possono risultare anche altrettanto efficaci i trattamenti minimamente invasivi utilizzati come controllo. Studiando però gli effetti aspecifici del trattamento in adeguati setting sperimentali, si possono notare alcuni aspetti interessanti. E’ evidente infatti che ogni trattamento di agopuntura possiede in sé un certo effetto placebo (indipendente dalla stimolazione della cute, ma attribuibile al contesto in senso generale), che si manifesta ad esempio anche in studi che utilizzano la laser-agopuntura (gruppo di controllo trattato con falsi apparecchi laser non in grado di stimolare la cute, ma dall’esterno indistinguibili da quelli attivi sia da parte del paziente che del terapeuta). Tale effetto è immediato e massimo nelle prime settimane, ma tende poi a diminuire scomparendo dopo circa due mesi. Gli effetti aspecifici della infissione della cute sono invece maggiori e spesso sufficienti a determinare una buona riduzione della sintomatologia cefalalgia, specialmente in acuto; tali effetti divengono particolarmente evidenti dopo il terzo mese di trattamento, ma, quando valutati con protocolli sperimentali adeguati, presentano un potenziale antalgico inferiore alla vera agopuntura e una tempistica di manifestazione differente (precoce ma non duratura). In definitiva la ricerca nel settore dell’agopuntura è in un periodo relativamente fiorente: la qualità degli studi clinici sta decisamente aumentando e si stanno anche realizzando studi preclinici allo scopo di chiarirne meglio i meccanismi di azione. La sfida che attualmente vede in campo sia i ricercatori convenzionali sia gli agopuntori è quella di realizzare studi clinici che non snaturino la disciplina, ma che siano d'altra parte sufficientemente rigorosi, riproducibili e standardizzati perché le conclusioni possano essere estese al più grande numero possibile di pazienti. Alfredo Vannacci Ricercatore in Farmacologia presso il Centro di Medicina Molecolare CIMMBA, Università degli Studi di Firenze; responsabile aggiornamento su EBM e MTC della Fondazione Matteo Ricci

sabato 21 giugno 2008

Quando l'agopuntura fa male !

Agopuntura? Eh eh :) Caricato da gigez

FNOMCeO e Medicine non convenzionali: il prossimo appuntamento. - 17/06/2008

FNOMCeO e Medicine non convenzionali: il prossimo appuntamento. - 17/06/2008 di Roberto Gatto Così come quelle precedenti, anche la passata legislatura si è conclusa senza aver disciplinato il settore delle Medicine non convenzionali. Al contempo, il Gruppo tecnico interregionale Medicine complementari della Commissione salute della Conferenza Stato – Regioni, a causa delle diverse posizioni espresse dai Delegati regionali, non ha prodotto un documento condiviso circa le linee guida per la qualità nella formazione in Medicina Complementare. Il documento, se approvato, avrebbe fornito alle Regioni principi e criteri da seguire al fine di una legislazione regionale. Non si intravedono all’orizzonte iniziative parlamentari nel settore delle Medicine complementari, argomento escluso dai programmi di entrambi gli schieramenti che si sono affrontati nelle scorse elezioni politiche. L’unico soggetto che appare capace di introdurre elementi di novità in questo quadro di stallo è la FNOMCeO. Ciò è avvenuto nel 2002 a Terni, con l’affermazione della valenza medica di nove tra medicine e pratiche non convenzionali. Ciò è avvenuto con le delibere del Comitato Centrale numero 51 del 23 febbraio 2007 e 140 del 14 settembre 2007 dove, trattando il tema della pubblicità sanitaria e MnC, sono stati definiti i criteri di accreditamento dei curricula formativi e, così facendo, dei soggetti erogatori di formazione nel settore. Ciò potrebbe avvenire il prossimo 25 luglio, quando, in occasione della riunione del Comitato Centrale, la FNOMCeO terrà un workshop su “Medicine non convenzionali”. Già oltre un anno fa il Consiglio Nazionale appariva motivato a colmare il perdurante vuoto normativo nel settore delle MnC, quando affermava “… gli Ordini intendono esercitare fino in fondo questa funzione di riferimento per i cittadini perché oltre a essere 'organi ausiliari' dello Stato, sono anche 'organi sussidiari', nel senso che fanno, in alcune circostanze, quello che lo Stato non fa”. Di tenore analogo quanto affermato dal professor Mauro Melato, Presidente dell’Ordine di Trieste, lo scorso Febbraio: “Oggi il percorso di approfondimento del gruppo di lavoro, nominato dal CC sulle Medicine non convenzionali, è giunto al punto di ritenere maturo un passo più incisivo” http://portale.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/cmsfile/attach_6168.pdf . Possiamo dunque attenderci l’estensione degli Elenchi speciali a tutti gli Ordini italiani e, soprattutto, una precisa definizione dei requisiti formativi e delle caratteristiche dei soggetti erogatori. Certo la Federazione e gli Ordini non possono sostituirsi al legislatore creando nuove figure professionali, ma paiono intitolati a varare elenchi il cui fine è quello di tutelare i consumatori attraverso la garanzia della professionalità degli operatori. Auguriamoci che sia la volta buona!

giovedì 12 giugno 2008

Terapia combinata, omeosignatria omotossicologica plus erogazione radiazione elettromagnetica (Tin - KI) modulata tramite fonte multipla, nel

trattamento della tendinite acuta della spalla di A. Baroli Summary:For this study I enrolled 12 patients, that underwent a new form of treatment. "Combined therapy" based on Injection on the local acupoints of the shoulder with Omotoxycology drugs ( Arnica Comp.Heel + Pulsatilla Comp. + Ferrum Homaccord. Subacromial Injection (Zeel + Cartilago suis Injeel) TIN KI therapeutic wide spectrum infrared device La periartrite "Scapolo-Omerale" è un disordine che si manifesta, nella fascia di età compresa tra i 30 e i 60 anni, con maggiore incidenza nella popolazione femminile e nei soggetti che svolgono occupazioni prevalentemente sedentarie, sovente l’interessamento bilaterale. La tendinite della spalla è caratterizzata, nelle sue manifestazioni più avanzate, da una calcificazione reattiva che coinvolge la cuffia dei rotatori. In molti casi essa si localizza a 1- 2 cm dall’inserzione del tendine* del m. sopraspinato, sulla grande tuberosità. La malattia presenta quattro stadi evolutivi: • Fase precalcifica: interessamento asintomatico con trasformazione fibrocartilaginea del tendine* • Fase formativa: la calcificazione si sviluppa all’interno della cuffia dei rotatori. Questa fase può essere asintomatica o presentare vari gradi di dolore durante il movimento (in abduzione) o durante il riposo notturno. • Fase di riassorbimento: è la fase più invalidante per il paziente; lo stravaso di sali di calcio nella borsa subacromiale può causare severo e costante dolore che si protrae per più di due settimane. • Fase postcalcifica: interessa la riparazione della cuffia dei rotatori. Questa fase può durare anche diversi mesi si associa a dolore saltuario e restrizione della capacità articolare. Circa il 50% dei pazienti con tendinite calcifica presenta "Dolore" alla spalla. Terapia convenzionale primo approccio: trattamento del dolore con antinfiammatori non steroidei e iniezione subacromiale di corticosteroidi. Terapia con ultrasuoni (shock-wave therapy) riservata a casi selezionati nel trattamento della fase calcifica (1). Medicina Tradizionale Cinese I disturbi che interessano l’articolazione e i muscoli della spalla possono essere correlati a traumi, invasioni di Vento freddo o Umidità, Stasi del Qi del Fegato, …. Queste malattie possono essere classificate in base al meridiano interessato (Polmone, Grosso Intestino, Triplice Riscaldatore o Intestino Tenue). Si possono utilizzare anche i punti distali del meridiano colpito: Polmone 7, Grosso Intestino 4, T.R. 4,5,6; Piccolo Intestino 3,6, oltre a uno o più punti sul meridiano accoppiato (Grosso Intestino è accoppiato a Stomaco, pertanto ST.38 può essere aggiunto a GI 15), nel caso di dolore laterale della spalla TR. 5 + VB 41; oppure IG 3 + V 62 nel caso di dolore nella porzione posteriore della spalla dovuto a distorsione o a Vento Freddo. La combinazione dei punti dipende dalla localizzazione del dolore in seguito al movimento del braccio. Oltre ai punti Ah Shi situati sui meridiani sono importanti per il trattamento della spalla dolorosa anche i punti Extra (Jian nèi lìng naò shang) (2). Terapia: Aghi a dimora, moxa, sferette a permanenza temporale con disco magnetico da 500 Gauss. In seguito massaggi e cromopuntura. Pazienti e Metodi Sono stati trattati 12 pazienti -8 femmine e 4 maschi- (Tabella 1) affetti da "Periartrite Scapolo-Omerale" in fase acuta, già sottoposti a terapia convenzionale o a seduta di Agopuntura Tradizionale Cinese con risultati terapeutici non soddisfacenti (scarso controllo della sintomatologia dolorosa, esacerbazioni notturne, blocco articolare mattutino o per effetti collaterali). pts età sesso Spalla ds Spalla sn bilaterale pts età sesso Spalla ds Spalla sn bilaterale M L 62 F 3* n n M A 49 M n n 3 C S 44 F n 3 n E S 32 F 3 n n G M 37 M 2 n n M L 54 M n 3 n L A 52 F n n 3 R S 41 F n n 4 B V 51 M n 4 n C L 29 F 2 n n R B 38 F n 3 n S A 30 F 2 n n *Rappresentano i numeri riguardanti le differenti fasi patologiche valutate in fase diagnostica. Il protocollo terapeutico impiegato su questa iniziale casistica si basa sull’impiego combinato di terapia omeosignatrica omotossicologica, praticata nei punti dell’agopuntura locali in associazione a terapia fisica basata sull’utilizzo di un dispositivo con emissione di r.em modulate nello spettro I.R. TIN KI Ad ogni paziente veniva praticato un ciclo di 6 sedute, con cadenza bisettimanale effettuando una iniziale iniezione di Zeel (3) + Cartilago Suis Injeel a livello della borsa sottoacromiale e la successiva applicazione nei punti dell’agopuntura (1/2 cc per ogni punto sc del seguente melange: Arnica comp. Heel, Pulsatilla Comp., Ferrum Homaccord ): GI 15, P 1, T.R. 14, PI 10 (fig.2-3). In un secondo tempo, a seconda del dolore provocato dal movimento veniva applicata, per un tempo standard di 20 minuti ad una distanza variabile tra i 5 e i 10 cm dalla cute scoperta, la struttura erogatrice lo spettro IR a frequenza multipla (TIN KI)(4). I risultati venivano valutati come riduzione del dolore articolare e ripresa della funzionalità articolare della spalla interessata. 9/12 dei pazienti trattati (patologia monolaterale) dopo la seconda seduta riferivano scomparsa della sintomatologia dolorosa con modesto residuo di impaccio articolare (notturno o mattutino). Dei tre pazienti con Artrite ScapoloOmerale bilaterale, 2 ottenevano una significativa riduzione del dolore dopo la quarta seduta, in modo prevalente verso la spalla non dominante, mentre il paziente con patologia degenerativa di entrambe le spalle necessitava di un ulteriore ciclo combinato di sei sedute per attenuare il dolore mattutino della spalla dominante sinistra. A distanza di due mesi dal termine delle terapie considerate, i soggetti studiati godono di discreta salute senza recidive apparenti della patologia segnalata in anamnesi. Il mantenimento viene effettuato solo nei pazienti con malattia bilaterale con Zeel cpr (1 x 3 al dì lontano pasti), ginnastica dolce acquatica e due sedute infrasettimanali, a domicilio con TIN KI Jr, sempre della durata di 20 minuti, in modo particolare su Jianyu (GI 15) e Naòshù (PI 10) (fig.2-3). Commenti: La raccolta di dati e di osservazioni cliniche su una popolazione relativamente esigua, ma rappresentativa quale campione della manifestazione "Periartrite Scapolo-Omerale" permette di acquisire e consolidare una esperienza terapeutica che supera i limiti dell’anedottica senza aver la pretesa di voler sconfinare in una ricerca clinica con modello statistico applicato. In particolare si apprende che non sempre la combinazione dei punti locali nella periartrite calcifica possa fornire una terapia di prima battuta nel controllo del sintomo principale: il Dolore. Che la terapia farmacologica convenzionale, a parte la breve durata d’azione benefica, deve sacrificare sull’altare degli effetti collaterali la maggior parte delle proprie possibilità di cura. Che infine una terapia vibrazionale "fisica", basata su onde em. nello spettro IR modulate da cinque differenti quarzi, sia in grado di trasmettere una informazione corretta sul canale energetico coadiuvando ed amplificando il segnale omeopatico instillato sul Acupoint locale. Il risultato pratico di questa combinazione terapeutica (Omeosignatria Omotossicologica + TIN KI ) è un’azione disinfiammante e stimolante il tessuto connettivo specializzato. Pertanto, se l’informazione vibrazionale fornita risulta speculare a quella riscontrata nella cellula malata si "abbatte" il DOLORE ottenendo guarigione immediata di qualsiasi "Fase" della Periartrite Scapolo-Omerale. info@gmt2000.it [ Prima pagina ] [ Indice articoli ]

Le sindromi ansioso-depressive (yuzheng) in agopuntura e medicina cinese

Le sindromi ansioso-depressive (yuzheng) in agopuntura e medicina cinese Autore: Carlo Di Stanislao "Compito degli insegnati non e' quello di trasmettere sterili dati, ma piuttosto di bussare alle porte della nostra intelligenza" Tagora, 1934 GENERALITA' Il termine "yu zheng" designa, letteralmente, gli stati depressivi, ma a ben vedere questa categoria comprende le sindromi sia ansiose che depressive come le intendiamo in medicina accademica. Secondo i piu' recenti dizionari medici cinesi la sindrome si deve a: Difficolta' dei sentimenti e della volonta' a realizzarsi (qing zhi bu shu); Stasi del qi e dei suoi meccanismi (yu zhi qi). Essa si manifesta con i sequenti sintomi: * tristezza, depressione (xin qing yi yu); * instabilita' emotiva (qing xu bu ning); * oppressione toracica (xiong bu ma men); * distensione dolorosa dei fianchi (she tong); * accessi frequenti di collera (nu); * tendenza al pianto; * insonnia (bu mei) * sensazione di corpo estraneo nella gola (mei he qi). Il cap. 71 del Sowen ci parla dei cinque yu: uno per ciascun movimento, mentre il testo Dan Xi Xin Fa ci parla dei sei yu: del qi, del sangue, dell'umidita', del calore, dei catarri e degli alimenti. Lo Jing Yue Quan Shu ricorda che ciascun sentimento esasperato provaca yuzheng, mentre il Chi Shui Xuan Zhu afferma che la stasi (yu) riguarda ognuno dei cinque organi, ma quella del fegato e' la piu' frequente. I testi cinesi attuali affermano che la stasi ed il blocco del qi (yu jie) si traducono sopratutto in sindromi di pienezza che, piu' tardi, danno luogo a delle forme piu' gravi da vuoto. All'inizio compaiono tre differenti forme sindromiche: A) Stasi di qi di fegato. B) La stasi si trasforma in fuoco C) Sviluppo di catarri (tan). Tutte le Scuole Tradizionali sia della Cina Popolare che di Taiwan considerano questa progressione etiopatogenetica: - Tutti i sentimenti in eccesso causano stasi di qi, tuttavia, nel testo Jing Yue Quan Shu (1624), Zhang Jie Bin ci ricorda che principalmente la collera (nu), il pensiero (si) e l'afflizione (you) giocano un ruolo essenziale nelle forme yu zheng. Yu Tuan nella sua opera Yi Xue Zheng Zuan, del 1515, afferma che "quando i sentimenti sono repressi (hi) ed il freddo ed il calore attaccano simultaneamente si puo' assistere a quadri diversi (hou) di stasi (yu) dei nove soffi. Nello sviluppo storico delle sindromi yu zheng si puo' notare che, partendo dal Nei Jing e dal Jin Kui Yao Lue, dapprima si ascrivono alle forme yu sia le aggressioni esterne (wai shang) sia le turbe interne dei sette sentimenti (qin zhi). Dall'epoca Jin Yuan si afferma che sono sopratutto i sette sentimenti a causare yuzheng, mentre dopo l'epoca Ming ci si orienta principalmente verso una turba delle cinque volonta' (zhi) con una impossibilita' a realizzare un sentimento o una emozione (qing zhi bu shu). La gravita' dei quadri dipende dalla durata della perturbazione e dal terreno, in definitiva dalla perturbazione del jing shen. Nel testo Za Bing Yuan Liu Xi Zhu (pubblicato nel 1773) si afferma: - dapprima vi e' stasi di qi (con instabilita' emotiva, gonfiore ai fianchi ed al torace, polso a corda); - poi stasi del sangue (con dolori piccottanti e fissi dei fianchi e del torace, petecchie sulla lingua o lingua violacea e scura, polso rugoso); - indi stasi del fuoco (con nervosismo, irritabilita', pirosi acida, borborigmi, costipazione, bocca amara e secca, induido linguale giallo, polso teso e rapido); - poi ancora stasi degli alimenti (gonfiore epigastrico, pirosi, anoressia, alito fetido, lingua suburrale, polso scivoloso); - in seguito stasi dell'umidita' (corpo pesante, pienezza epigastrica ed addominale, euttazione, feci liquidi, sensazione di grasso in bocca); - da ultimo stasi dei catarri (con i sintomi visti prima piu' la sensazione di corpo estraneo nella gola). Nelle situazioni croniche, secondo lo Zhen Zhu Hui Bu, si creano forme da vuoto: - vuoto e perdita di yin del cuore (xin yin kui xu): palpitazioni, insonnia, turbe mnemoniche recenti, incubi, calore ai cinque centri, traspirazione notturna, gola e bocca secca, lingua secca e rossa, polso fine e rapido; - vuoto di qi di milza e sangue di cuore (xin pi lian xu): ossessioni, nevrosi compulsive, eccesso di fantasia ed immaginazione, vertigini, affaticamento, insomnnia, turbe mnemoniche, perdita dell'appetito, facies pallida e poco luminosa, lingua pallida, induido sottile e bianco, polso fine. - vuoto e perdita di yin del fegato (gan yin kui xu): vertigini, ronzii auricolari, occhi secchi, fotofobia, visione confusa, cefalea, occhi rossi, viso rosso, nervosismo, collera, parestesie dei quattro arti, tremore muscolare, lingua secca e rossa, polso a corda, fine e rapido; - confusione dello spirito (xin shen huo luan o anche you yu shang shen): ciclotimia, disforia, eccesso di immaginazione, agitazione, insulti, riso immotivato, lingua pallida, polso teso a corda. Nel libro Yi Lin Gai Cuo (1830) Wang Qingren appunta la sua attenzione su alcuni quadri peculiari legati alla "stasi del sangue" (yu zhi xue). Si definiscono tre differenti condizioni: - mao men: paziente ansioso e depresso che non riusce a risolvere piccoli problemi; - ji zao: persona normalmente calma che improvvisamente si infuria quando e' ammalata; - gan qi bing: individuo che scatta e s'innervosisce per un nonnulla. In questi casi occorre vivificare il sangue (huo xue) e trasformare la stasi (hua) yu (ad esempio con i punti xuehai, sanyinjiao, geshu, daling, gaohuang, e con la formula Chai Hu Su gan Tang piu' Angelica chinensis, Codonopsis pilosula e Carthamus tintorius). DIAGNOSI DIFFERENZIALE Importanti sono le diagnosi differenziali. Nelle sindromi mai he qi (nocciolo di pruno nella gola) occorre differenziare questa affezione da un bi della gola in un contesto di vuoto di yin. Nelle forme yu zheng si tratta sopratutto di donne di media eta' ed il quadro si aggrava quando il sogetto non lavora, quando e' piu' depressa (xing qing yi yu) e quando pensa alla sua gola. Il bi della gola con vuoto di yin riguardo sopratutto uomini giovani o di media eta', dopo influenza o abuso di alcool o tabacco, ovvero per consumo eccessivo di alimenti acidi o piccanti (che nuocciono allo yin ed ai liquidi). Si ha secchezza, prurito, calore, bruciore alla gola, con espettorazzione di catarro denso, colloso e spesso. Il quadro e' indipendente dalle situazioni emotive e si aggrava con lo sforzo fisico ed i perversi esterni. La sindrome va differenziata anche dalle disfagie (ye ge). Nel testo Zheng Yin Mai Zhi si ricorda che le disfagie riguardano uomini di eta' avanzata, si associano a dolore retrosternale, con impossibilita' ad ingoiare. Il paziente si aggrava un giorno dopo l'altro con alterazione dello stato generale. Un'altra importante diagnosi differenziale riguarda i quadri zang zao (agitazione degli organi) e le follie dian kuang. Nel testo Zhang Shi Yi Tong (1695) di Zhang Lu, al capitolo Shen zhi (turbe psichiche), il paragravo "le tristezze" (you) ci ricorda che trattare alcune forme di tristezza come forme dian kuang (impiegando rimedi minerali) e' un errore. Le forme zang zao sono momenti di agitazione per eccitazione del jing shen, che colpiscono giovani donne del tutto normali fra una crisi e l'altra. Durante le crisi vi saranno accessi di riso e stato confusionale (jing shen huang hu). Le forme dian kuang sono croniche, continue, si manifestano in soggetti giovani senza distinzione di sesso. Ricordiamo che la follia calma si evidenzia con una riduzione del fuoco del cuore e quella agitata con eccesso di fuoco del cuore, ma in entrambi i casi il jing shen presenta perturbazioni continue. Spesso si ha alternanza fra dian e kuang o periodi depressivi in cui il paziente e' muto e triste, come instupidito (yu, Ricci 5908) e si comporta come un idiota (chi, Ricci 895). Sono sopratutto le forme da vuoto (di milza e cuore o di yin di cuore e rene) a dare monifestazioni di agitazione (zang zao) simili alle follie (dian kuang xian). TERAPIA I principali punti di agopuntura sono: neiguan (MC-PC6), shenmen (C-H7), jiuque (VC-CV14). Alcuni impiegano la coppia neiguan e zusanli (E-St36) che fa circolare sangue ed energia e tonifica la jing-qi oltre ad abbassare il fuoco. Se vi e' grave perdita di relazione con il centro (erranza ed anarchia della circolazione energetica, depressione fino alla non voglia di viivere) si moxa (con zenzero) shenjue (VC-CV8). Attualmente in Cina si pone l'accento sulla farmacoterapia che si avvalle di rimedi e formule diversi nelle diverse sindromi. Tuttavia sono state proposte formule per cosi' dire ad ampio spettro, che rifancendosi a testi antichi (Lin Zheng Zi Nan Yi An, di Ye Tianshi, pubblicato nel 1764, durante la dinastia Qing) sono in grado di drenare il fegato, armonizzare il qi, abbassare il fuoco, calmare il vento, tonificare la milza ed armonizzare lo stomaco, vivicare il sangue e sbloccare i luo, trasformare i tan ed eliminare il flegma, tonifacare il qi e nutrire lo yin. Lo Shanghai Collge of Traditional Chinese Medicine (prof. Zhang Enqin, direttore del Dipartimento di Ricerca dello Shandong College of TCM) impiega i seguenti prodotti pronti: Anshen Buxin Wan (Pillole per Calmare la Mente e Nutrire il Cuore), Baizi Yanxin Wan (Pillole a base di semen Biotae che Nutrono il Cuore e Calmano la Mente), Jianao Bushen Wan (Pillole per Nutrire il Cervello e Tonificare i Reni), Ciwujia Pian (Pillole a base di Acanthopanax radix), Buxhe Ningshen Pian (Tavolette per Nutrire il Sangue e Tranquillizzare la Mente), Jiannao Chongi (Infuso per Rinforzare il Cervello), etc. In fitoterapia occidentale si impiegano cp. con mix essiccati a base di Valeriana, Biancospino, Camomilla matricaria o tisane o infusi di fiori d'Arantium varieta' amra, pianta intera fiorita di Escholtia californica, fiori femminili di Humulus luppulus e parti aeree fiorite di Avena sativa. Comunque solo una differenziazione delle sindromi puo' dare i risultati migliori e piu' duraturi. A) STASI DI QI DI FEGATO: I punti da usare possono essere: taichong ((F-LR3), zongdu (F-LR6), tonggu (Rn-K20), ganshu (V-BL18). In caso di disarmonia fra fegato e milza sono utili zhongwan (VC-CV12), pishu (V-BL20), sanyinjiao (Rt-M6), gongsun (Rt-M4). In farmacoterapia si usa la formula Chai Hu Su Gan Tang che parte dalla polvere classica Si Ni San. Il Blupeurum (chai hu), il Cyperus rotundus (xiang fu), il Citrus aurantium (zhi ke), il pericarpium Citri reticulateae (chen pi) disperdono (shu) il fegato e sbloccano la stasi, armonizzano il qi e favoriscono il riscaldatore medio. Invece il Ligusticum wallichii (chuan xiong), la Paeonia lactiflora (shao yao) e la Glycyrrhiza uralensis (gan cao) vivificano il sangue, ralassano cio' che e' compresso e sottomettono il fegato. In caso di pienezza e dolore ai fianchi per forte stasi di qi si aggiungono Curcuma aromatica (yu jin), Citrus reticulatae (qing pi) e Citrus medica varieta' sarcodactylis (fu shou). In caso di attacco trasversale sullo stomaco (con eruttazioni, dolori gastrici e toracici) si aggiungono Inula japonica (xuan fu hua), ematite (tai zhu shi, rimedio minerale), Perillia fruttescente (shu geng) Perillia ternata (Banxia, lievemente tossica se a forte dosi). In caso di stasi di alimenti e ballonamento addominale si aggiungono Masssa medica fermentata (shen qu), Hordeum vulgare (mai ya), Crataeugus pinnatifida (shan za), Gallus gallus (ji nei jin, rimedio animale). Nel caso di attacco sulla milza (dolore e ballonamento, anoressia, diarrea) si aggiungono Atractylodes lancea (cang zhu), Poria cocos (fu ling), Lindera strychnifolia (wu yao, pianta pericolosa), Alpinia katsumadai (ku ren) che tonificano la milza, eliminano l'umidita', riscaldano i meridiani. Nel caso in cui la stasi di qi si associa a stasi del sangue (dolore pungitivo al torace ed ai fianchi, petecchie linguali) si aggiungono Angelia sinensis (dang gui), Codonopsis pilosula (dang shen), Carthamus tinctorius (hong hua) che vivificano il sangue e sopprimano la stasi. Un preparato pronto molto in uso e' Yu Qu wan, che contiene anche Gardenia jiasdminoides (zhi zi) che elimina il fuoco. Nel caso, invece, di severe ripercussioni sul TR-medio (milza e stomaco) sara' prescritta la formula Liu Yu Tang, o da sola o associata a Jie Gan Zheng. In fitoterapia energetica con principi occidentali Carduus (Sylibum) marianus, Cynara scolimus, Chelidonium maius. In dietetica evitare i cibi acidi e riscaldanti e le cotture arrosto. Masticare lentamente e dare alimenti lievemente dolci. Il porro, la rapa, la quaglia, la carpa, il granchio e le uova di gallina saranno gli alimenti da consigliare. B) LA STASI DI QI SI TRASFORMA IN FUOCO: In agopuntura si trattano xingjiang (F-LR2), fengchi (VB-GB20), baihui (VG-GV20), sizhikong (TR-T23), quchi (GI-LI11). La prescrizione principale e' Dan Zhi Xia Yao San, che Deriva da Xiao Yao San (capace di drenare il fegato ed armonizzare la milza) con l'aggiunta di Paeonia suffrutticosa (mu dan pi) e Gardenia jasminoides (zhi zi) che purificano il fegato ed eminicano il calore. Quando l'eccesso di calore disturba lo stomaco (bocca amara, pirosi, eruttazioni, vomito) si aggiungono Coptis chinensis (huang lian) ed Evodia rutaecarpa (wu yu), se invece il fuoco si eleva con cefalea ed occhi arrossati, aggiungere Crysanthemum morifolium (ju huan), Uncaria rynchophylla (gou teng) e Tribolus terrestris (ci ji li). Se l'eccesso di calore distrugge lo yin (lingua rossa con scarso induido, polso fine e rapido) bisogna elimare dalla formula Angelica chinensis (dang gui), Atractylodes macrocephala (bai zhu) e Zinziber officinalis (sheng jiang) che sono tiepide e disseccanti ed aggiungere Rehmannia glutinosa (sheng di huan), Ophiopogon japonicus (mai men dong) e Dioscorea opposita (san yao) che umidificano lo yin e tonificano la milza. Nei casi di spiccata ansieta' (fan re) si usa la decozione Hua Gan Zhen che cura il dolore ai fianchi, lo stato ansioso, la pirosi, i borborigmi, la bocca secca ed amara. Come prodotto pronto si usa molto Zuo Jin Wan, per disperdere il fegato ed armonizzare lo stomaco. In fitoterapia occidentale si impiegano Crataegus oxyacantha, Salix alba e Lavandula officinalis. In dietetica sano utili l'amaro ed il fresco e vanno eliminate il caldo, il piccante ed il dolce. Granchio, carne di miale ed uva vanno preferiti. C) STASI DEL SANGUE: In agopuntura si impiegano taichong, qimen (F-LR14), sanyinjiao, geshu (V-Bl17), gaohuang (V-BL43). In farmacoterapia per vivicare il sangue, trasformare la stasi, sblocare ed armonizzare il qi si usano, assieme, la decozione Xue Fu Yu tang (Decotto che Cancella la Stasi del Sangue), la polvere Si Ni Tang (che drena il fegato e libera la stagnazione) ed il decotto Dao Hong Xi Wu Tang (che vivifica il sangue e ne trasforma la stasi). In questa formulazione complessa l'insieme di Platycodon grandiflorium (jie geng) e Achyranthes bidentata (niu xi) armonizzazono il qi, vivificano il sangue e regolarizzano la salita e la discesa. Nel stasi in cui la stasi del sangue (xue xing yu zhi) si associa a sindromi di freddo (per vuoto di yang) si passa al decotto Tong yu Zheng; invece nel caso di dolori trafittivi del torace e dei fianchi, inappetenza, polso a corda e rugoso, si usa Xue Yu Tang. In fitoterapia occidentale Angelica archangelica, Berberis vulgaris, Urtica urens, Salvia officinalis. In dietica utile il piccante e da evitare il salato. Unitile le cotture in umido ed a bagno maria e le carni rosse, i mitili, le cozze, le seppie, gli spinaci, le alghe, la noce, il tuorlo d'uovo. D) ACCUMULO DI CATARRI: In agopuntura si usano sopratutto: taichong, fenglong (E-St40), zhongwan. Il decotto di base e' Banxia Houpo Tang (pericoloso se in dose elevate e per lungi periodi), molto efficace nelle ripienezze toraciche (xion bu ma men) con nodo alla gola (mai he qi), in grado di sbloccare e scogliere il qi, combattere il reflusso e trasformare i catarri. Se l'accumulo di catarro e' molto asvanzato (oppressione toracica ed epigastrica, eruttazione, induido grasso abbondante) si possono agiungere Cyperus (xiang fu) Citrus medica varieta' sarcodactyles (fu shou) ed Atractylodes lancea (cang zhu) che armonizzano il qi ed eliminano l'umidita'. Quando la stasi di catarro (tan yu) si trasforma in calore (hua re) (nervosismo, lingua rossa, induido grassoso e giallo) aggiungere Phyllostachys nigra (zhu ru), Trichosantes kirilowii (gua lou), Scutellaria baicalensis (huang qin) e Coptis (huang lian). Se la forma e' cronica e si associa a stasi del sangue (dolori pongitivi, lingua violacea, polso rugoso) aggiungere Corcuma aromatica (yu jin), Sanvia melthiorrhiza (dan shen), Curcuma longa (jiang huang) e Dalbergia odorifera (jiang xiang), che vivificano il sangue e trasformano la stasi.In fitoterapia occidentale utile il Crysanthellum americanum, Fumaria officinalis, Carum carvi. In dietetica evitare latte e latticini, sughi forti, cibi lipidici e dare grano, formaggio di sojia, alghe, asparagi, pera e the. E) VUOTO DI YIN DI CUORE: In agopuntura xinshu (V-BL15), geshu, pishu, quze (MC-PC3), shaofu (C-H8). In caso di vuoto di yin di rene aggiungere taixi (Ki-Rn3) e zaohai (Ki-Rn6). In farmacoterapia si usa Tian Wang Bu Xin Dan che tonifica lo yin di Cuore e Rene, nutre il sangue e calma lo shen. Si tratta di un preparato molto attivo che va usato solo nei casi piu' severi di vuoto di yin di rene e cuore. Nei casi meno pronunciati (solo vuoto di yin di cuore) si usa Er Yin Zheng. Come prodotto pronto e' utile Jiao Tai Wan che calma il cuore, nutre il rene, fa comunicare cuore e rene. Nelle forme piu' gravi (agitazione a tipo zangzao) in Cina si usano le pillole Zhusha Anshen, ma contenendo solforo di mercurio sono pericolose (idrargismo acuto e cronico) e da proibire da noi. In fitoterapia occidentale Passifora incarnata, Meliloto officinalis, Urtica urens. Nelle forme piu' gravi Valeriana rossa, Crataegus oxiacantha e Matricaria flos. In dietetica dare latte vaccino, grano, mais, carne di percora, uova, miele giuggiola. F) VUOTO DI MILZA E CUORE: Si usano, sopratutto, i punti beishu (pishu, xinshu) di milza e cuore, i punti sangue (geshu e sanyinjiao xuehai-Rt-M10-) e baihui. In farmacoterapia si usa Gui Pi Tang in cui dangshen (Codonopsis pilosula), fuling (Poria cocos), baizhu (Atractylodes macrocephala), cancao (Glycyrrhyza uralensis), huangqi (Astragalus membranaceus, danggui (Angelica chinensis) longyanrou (Euphoria longan) sono utili al qi, tonificano la milza e giovano al sangue. Zaoren (Ziziphus jujuba), yuanzi (Polygola tenuifolia) e fuling (Poria cocos) nutroni il cuore e calmano lo spirito. Infine muxiang (Sussurrea lappa) armonizza il qi e stimola la milza. Quando si ha una forte sensazione di oppressione intratoracica (con segni di grave compromissione dello spirito: jing shen bu shu) si aggiungono: Curcuma aromatica (yujin) e Citrus medica var. sarcodacthyles (fo shou pian). Nel caso di cefalea (ansiogena e tensiva) si aggiungono Ligusticum wallichii (chuan xiong) e Angelica dauhrica (baizhi) che vivificano il sangue, scacciano il vento e combattono la cefalea. Si puo' anche usare la decozione Qi Fu Yin, mentre si vi e' aspetto emaciato, sudurazione spontanea, non voglia di parlare, si puo' usare Ba Zheng Tang o Renshen Yang Ying Tang. Secondo vari autori nelle forme croniche ed inveterate dare Sheng Yang Li Lao Tang che nutre il qi e scalda lo yang. In fitoterapia energetica occidentale sono indicati Eleutheroccocus, Vinca minor, Stellaria media, Fumaria, Agrimonia eupatoria. In dietetica riso, orzo, soja, patata, zucca, arachide, litchi, giuggiola, noce, latte di pecora, ostriche, carni rosse, miele. F) VUOTO DI YIN DI FEGATO: In agopuntura tonificare lo yin con i punti taichong, taixi, zhongji (VC-CV3), qugu (VC-CV-2) ed aggiungere lab tecnica shu-mo (ganshu/qimen) ed i punti fengchi e baihui. Le prescrizioni principali sono due: Ji Gu Di Huang Wan o Zhi Shui Qin Gan Yin (che deriva da Liu Wei Di Huang Wan e dan Zhi Xiao Yao San), onde tonificare lo yin, far circolare il qi ed abbassare il fuoco. In caso di flussi mestruali scarsi si aggiungono Cyperus rotundus (xiangfu), Lycopus lucidus (zelan) e Leonorus heterophyllus (yimucao), che tonificano e vivificano il sangue, regolazzando i cicli mestruali. In fitoterapia occidentale la Lavanda, la Cynara e la Pulsatilla vulgaris saranno i principi di elezione. In dietetica si daranno granghio, uva, carne di maiale. F) OSTRUZIONE E CONFUSIONE DELLO SHEN (XIN SHEN HUA LUAN): si usano punti che sostengono il qi del cuore e calmano il mentale. I punti shaoshang (11P-LU),, laogong (8PC-MC) e renzhong (26GV-VG) sono i piu' impiegati anche perche' dispersono il calore. Nel caso di segni di vuoto di sangue (anoressia, magrezza, pallore, lingua pallida, polso fine, ecc.) utili i punti xuehai (10Rt-SP), daling (7PC-MC) e sanyinjiao (6Rt-SP). L'attivazione dello YinWeiMai (secondo il Dacheng) apre gli orifizi del cuore: pungere zhubin (9K, Rn) e neiguan (6PC-MC). L'associazione empirica sanyinjiao (6MP-RT) houxi (3SI, IT) e' molto efficace. In caso di tremori e spasmi muscolari degli arti superiori e della testa associare hegu (4LI-GI), mentre per spasmi e contratture degli arti inferiori yanglingquan (34GB-VB) e kunlun (60BL-V). In caso di dispnea si usa tanzhong (17CV-VC). La formula piu' usata (sia in Cina Popolare che a Taiwan) e' Gan mai da zao tang, con Glycyrrhyzza uralensix radix (gancao) che che addolcice ed umidifca e rallenta cio' che e' serrato, Triticum aestivum (xiaomai) dolce e fresco che tonifica (bu9 il qi di cuore ed infine Ziziphus jujuba fructus (dazao) che e' utile alla milza ed al sangue. Secondo Zuo yang Fu (Nanjing College of Tradizional Chinese Medicine) una tonificazione troppo energica esalta il fuoco di cuore con deliri e gravi forme isteroidi (yi bing). A Gan mai da zao tang (decotto a base di liquirizia, frumento e dattero) si aggiungono danggui (Angelica chinensis), shendi (Rehmannia glutinosa radix praeparata) zhen zhu mu (Concha margaritifera) e gou teng (Uncaria rhyncophylla cum uncus) in caso di vuoto di sangue e liberazione di vento (con agitazione, spasmi e tremori). In caso di forte eretismo con estrema agitazione ed insonnia tenace si aggiungono semen Ziziphus jujuba (zaoren), Biota orientalis (baiziren), Poria cocos (fushen) e Polygonum multiflorum (shouwu) che nutronon il cuore e calmano lo spirito. In caso di sensazione di dispnea o fame d'aria aggiungere le pillole Wu mo yin che aprono la stagnazione, disperdono gli accumuli, armonizzano il qi ed abbassano il reflusso. In fitoterapia occidentale utili Passiflora, Valeriana rossa, Crataegus oxyacantha, Meliloto. E' sempre prudente assiocare la psicoterapia. Bisogna evitare emozioni e sforzi fisici e mentali. Bisogna sostenere lo yin ed il sangue del cuore con grano, mais, miele, giuggiole, uova, carne di pecora, latte vaccino ed ostriche. Per ridurre il fuoco del cuore la pera e' molto indicata. infine ruta e lumache sono necessari per aprire gli orifici del cuore (huoxin). Alcuni AA (Ecole Europeenne d'Acupuncture, Association Francaise d'Acupuncture, College des Acupuncteurs de Paris de l'OEDA, Associazione Medica per lo Studio dell'Agopuntura) propongono schemi che tengono conto delle turbe dei sette sentimenti (qi qing). Sono sopratutto la collera (nu), l'inquetudine (you) e la preoccupazione (si) ad essere in causa. a) COLLERA (NU): determina un movimento di reflusso (ni9 del qi del fegato, impoverendono lo yin e facendo risalire lo yang (C. despeux a commento del testo di Sun Simiao del VII secolo e del cap. 77 del Sowen). Lo Zhen Ju Jia Yi Jing ci ricorda che la continua collera lede lo Zhi e crea melanconia. Il polso tipico e' teso (xian) e rapido (shuo). La terapia deve: far circolare il qi e combatterne il reflusso, rtonificare lo yin ed abbassare il fuoco, disostruire i meridiani, tonificare lo spirito Zhi, fissare lo Shen, tonificare il qi ed i 5 organi. In agopuntura utili i punti xingjiang (2LR-F), zhongdu (6LR-F) xuanzhong (39GB-VB), ganshu (18BL-V), neiguan (6PC-MC), baihui (20GV-VG), zhongji (3CV-VC) e Qugu (2VC-CV). In farmacoterapia Blupeurum, Cyperus, Poncitrus trifoliata, per far circolare il qi, rhizoma Acori graminei, rhizama Paeonia lactiflora per lo yin. In fitoterapia utile il Chelidonium majus, la Cynara scolimus, il Taraxacum dems leonis e l'Urtica urens. Utili gli infusi di menta e camomilla. In dietetica utili gli alimenti amari e freschi, piccole quantita' di salato e di acido (per lo yin di rene e fegato). Eliminare, invece, gli alimenti piccanti e caldi ed i cibi troppo saporiti, elaborati o molto conditi. Cautela va riservata all'uso del dolce che, di solito, i collerici desiderano molto. Si impiegano piselli, carne di maiale, ostriche, pere cotte, uva. B) INQUETUDINE (YOU): determina stagnazione del qi che si trasforma in fuoco e lede lo yin soprattutto del polmone. Anche il cuore puo' risultare colpito e cosi' si ltera la coppia del TR-superiore (Lingshu par. 4,8,66). Alcuni AA affermano che nei dizionari scientifici cinesi si trova che l'inquetudine fa stagnare il qi, nuoce al polmone, ferisce lo yin e lede lo Hun. poiche' nei classici del polso si afferma he in corso di inquetudine il polso e' rugoso (se), questo vuol dire che tale sentimento nuoce al sangue. In terapia bisogna far circolare il qi, nutrire lo yin e tonificare il qi del polmone, abbassare il falso fuoco e favorire il TR-superiore. Per giovare al qi, farlo circolare e tonificare lo yin del polmone feishu (13BL-V) e taiyuan (9P-LU). Per il Tr-superiore tianzhong (17CV-VC) e neiguan (6MC). Per abbassare il fuoco shendao (11GV-VG). Per agire attraverso il fegato sulla circolazione di qi e sangue ligou (5LR-F). In farmacoterapia utili radix Sussurreae, pericarpium Citri reticulatae, Citri arantium fructus, rhizoma Cyperi rotundus, Pinellia ternata, Perilla, Magnolia, zenzero fresco. In fitoterapia occidentale Lavandula off., Vinca minor e Melolotus off. In dietetica utili gli alimenti dolci e piccanti che armonizzano e fanno muovere il qi. La natura tiepida e' da preferire. Quando il ristagno e' piu' evidente e compaiono segni di fuoco (agitazione, polso rapido, lingua rossa, sete, ecc.) utili gli alimenti amari e di natura fresca. poiche' vi e' vuoto di yin e' utile una piccola quantita di salato (azione sullo yin del rene). Cetrioli, aglio, miele, carni rosse e pesce sono da preferire. Molto utile il the' verde cinese. C) PREOCCUPAZIONE (SI): determina una stasi di qi sopratutto a livello del milza che, non potendo assicurare la funzione di trasporto-trasformazione, determina umidita', flegma e catarri. Naturalmente, a lungo andare, lede il cuore e lo Shen. In modo riassuntivo (da Nguyen Van Nghi, Di Concetto e Giullaume) possiamo affermare che questo sentimento annoda il qi del centro, ferisce cuore e shen, nuoce allo yang della milza ed allo spirito Yi. Secondo alcuni testi il polso tipico e' l'annodato (jie), secondo altri e' lento, debole ed irregolare (vuoto di yang di cuore e milza). Il principio terapeutico consiste nel tonificare il qi del centro, nutrire lo yang di milza e lo Yi, stabilizzare lo Shen e mobilizzare il qi del cuore. In agopuntura trattare pishu (20BL-V) ed yishe (49BL-V) che agiscono slla milza e sullo Yi, trattare il TR-medio ed il centro con lieque (7P-LU) e zhongwan (12CV-VC) (aggiungendo eventualmente weishu-21BL/V-), disperdere i tan con fenglong (40St-E) e yinlianquan (9Rt-SP), sbloccare il cervello (dalle idee ossessive) con tighui (2GB-VB) e fengfu (16GV-VG). In farmacoterapia usare Acarus graminei, Zyzhyphus jojoba, Atractylodes, Poria cocos. In caso di vuoto di yang dare Astragalus membranaceus. In caso di forte sviluppo di tan Er Chen Tang o Banxia Hou Po Tang. Se il catarro ostruisce il cuore (istupidimento, difficolta' di concentrazione) Dryobalonopsis aromatica. In fitoterapia occidentale Trigonella, foenum graecum, Crysanthellum americanum, Agrimonia eupatoria, Gentiana lutea. In dietetica se domina il vuoto di qi e di yang di milza dare alimenti dolci, in caso di tan alimenti amari. in tutti i casi sono da evitare le nature tiepide che nuocciono alla Milza (S.W., 22). Si eviterrano le cotture in umido, il latte, i formaggi, gli amidi, gli alcoolci ed i faculenti. Si usano riso, orzo, sojia, formaggio di soja, fagiano, carne di manzo, melone e basilico. Se consideriamo altri trattamenti agopuntiristici di tipo sintomatico occorre rifarsi al testo Zi Sheng Jing del 1220 (scritto da Wang Zhizhong), con vari schemi terapeutici considerati da Giullaume e Mach-Chieu rapidamente efficaci. A) CONFUSIONE E DISORIENTAMENTO DEL CUORE (XIN HUANG HU): se vi e' instabilita' dello spirito (ciclotimia) e del pensiero (shen si bu ding) si trattano xinshu (15BL-V), tianjing (10T-TR), shendao (11GV-VG). Se si associa paurosita' fare delle moxe su zuyangming. Se la confusione rasenta la follia (kuang dian huang hu) moxe su naohu (17GV-VG). Se si hanno confusione e propositi incoerenti (kuang yan huang hu) moxe su tianshu (25St-E). Se vi e' un vuoto di yin con polsi vuoti ai piedi (confusione, perdita di memoria, visione confusa, ipoacusia, vertigini, ronzii auricolari) pungere lo zushaoyin. In caso di semplice confusione (huang hu) trattare baihui (20GV-VG) e zhubin o yindu (9K, Rn). Se vi e' confusione ed incapacita' a riconoscere le persone pungere juque (14CV-VC). B) PAUROSITA' (XIN JING KONG): wuli (13LI-GI) tratta la paura, yinxi (6H-C), jianshi (5PC-MC), erjian (2LI-GI) e lidui (45St-E) trattano la paurosita'. Se la paura e' associata a dolori al cuore quze (3PC-MC) e yuji (10P-LU), con palpitazioni e fiato corto shenmen (7H-C), ligou (5LR-F), juque (14CV-VC). Se associata a tristezza (bei) lingdao (4H-C) e shaochong (9H-C). Se improvvisa xialian (8LI-GI), se invece associata a paura delle persone shaofu (8H-C) e dazhong (4Ki-Rnn). Se associata solo a palpitazione (xing fang) shangwan (13CV-VC) e jiangshi (5PC-MC), se associata a mastodinia liangqiu (34St-E). Paura, palpitazioni ed insonnia shenting (24GV-VG), paura ed impossibilita' di dormire qihai (6CV-VC), yinjiao (7CV-VC) e daju (27St-E), se l'insonnia si riconduce a paura dei fantasmi yinqiao col punto zhaohai (6Ki-Rnn). Nei bambini gli attacchi di terrore (xiao er jing kong) si trattano con qimai (18T-TR). C) RISO IMMOTIVATO (XIN XI XIAO): shenmen (7H-C), yanggu (5IT-IG), laogong (8PC-MC), daling (7PC-MC), shuigu (26GV-VG) e lieque (7P-LU). Se si associano parole sconnesse e deliri o allucinazioni yangxi (5LI-GI). Se il riso smodato si associa a collera fuliu (7Ki-Rnn), laogong (8PC-MC), yuji (10P-LU), ganshu (18BL-V), shenzhu (12GV-VG). In caso di riso incotrollato, collera, insulti ed aggressivita' (la forme di definisce "vento-calore dello yang": yang-re yang-feng) fare delle moxe sulle commessure labiali. D) PERDITA DI MEMORIA, PERDITA DI FORZA DEL CUORE E DI VOLONTA' (XIN QI WU XIN LI: xinshu (15BL-V), baihui (20GV-VG), shendao (11GV-VG), youmen (21Ki-Rnn), lieque (7P-LU), gaohuang (43BL-V), tianfu (3P-LU), quze (3PC-MC). Se la perdita di memoria persiste pungere zushaoyin, se vi e' anche inquetudine (xin fan bu an) trattare tonggu (66BL-V). Se l'amnesia si associa ad angoscia (xin zhong) e perdita di energia (shaoli) fare 50 moxe su da heng (15Rt-SP). Se vi e' vistosa perdita di volonta' trattare zhongfeng (4LR-F) e neiguan (6PC-MC). Negli insuccessi trattare xinshu (15BL-V), juwei (15CV-VC) e fare delle moxe su baihui (20GV-VG). D) TRISTEZZA E TENDENZA AL PIANTO (XIN YOU BEI KU QI): lougu (7Rt-SP), shangqiu (5Rt-SP), lingdao (4C-H), shendao (11GV-VG), tianjing (10T-TR), xinshu (15BL-V). La tristezza nelle donne risponde a zhaohai (6Ki-Rnn) e nei bambini a baihui (20GV-VG). Se la tristezza si associa a paura moxare juegu (39GB-VB). E) SOSPIRI (TAN QI): sono segno di pieno al torace. Se associati a distensione e pienezza toracica (fan man), tristezza e paura (bei jing) e vuoto di qi (xuqi) trattare shaochong (9H-C). Se vi e' anche difficolta' a sospirare xingjiang (2LR-F). Se vi e' anche vomito gongsun (4Rt-SP) e i punti jing distali. Invece se vi si associa depressione e tristezza shangqiu (5Rt-SP) e riyue (24GB-VB). Se forte tensione ai fianchi, al torace ed agli ipocondri aggiungere qiuxi (40GB-VB). F) OPPRESSIONE TORACICA, OSTRUZIONE DEL CUORE DA VENTO-CALORE DELLA VESCICA BILIARE (XIN FAN MEN XIN BI DAN FANG RE): ca calore interno (nei fan) da sindrome vuoto o pienezza. Si ha oppressione toracica (xin xiong fan men o xin zhong fan men), perturbazione psichica (fan luan) e melanconia (men bu). I punti da trattare sono shenmen (7H-C), shangwan (13CV-VC), yindu (19K,Rn), juque (14CV-VC), yutang (19CV-VC). Se compare anche cefalea (di tipo shaoyang) trattare jiexi (45St-E), zhiyin (67BL-V), yuji (10P-LU), lieque (11P-LU), gongsun (4Rt-SP) e wangu (4SI, IT). Se vi e' oppressione toracica ed ipocondrica con inquetudine trattare youmen (21K, Rn). G) VUOTO DELLA VESCICA BILIARE, CALORE DELLA VESCICA BILIARE (DAN XU, DAN RE): la vb e' viscere mediano in contatto con il cuore e con lo Shen. In questi casi compaiono vomito e senzazione di risalita dell'energia (piu' indecisione o decisioni affrettate). Il trattamento prevede zhongfu (1P-LU) e sanyinjiao (6Rt-SP). H) SONNOLENZA, IPERSONNIA (ZHU AI): trattare xinhui (22GV-VG), baihui (20GV-VG), sanyinjiao (6Rt-SP) e shenshu (23BL-V). Nel caso di individuo che si corica spesso e dorme molto erjian (2LI-GI) e sanjian (3LI-GI). Il Qian Jin inolre ci ricorda che spesso ci troviamo di fronte a turbe della milza-pancreas. Il soggetto che mangia molto e dimagrisce presenta una sindrome detta shi hui e va trattato sui punto pishu (20Rt-SP) e zhangmen (13LR-F) (tecnica shu-mo). Nel caso, invece, di inappetenza e corpo pesante e gonfio trattare waigan (5T-TR) e zhongwan (12CV-VC), piu' il decotto Tian Zhong Tang e le pillole Ping Wei Wan. In caso di sonnolenza spiccata dopo i pasti e fatica si ha un grave vuoto di milza (pi kun) che si tratta con zhongwan (12CV-VC) e gaohuang (43BL-V). I) INSONNIA (BU AI): trattare shenting (24GV-VG), qicong (3oSt-E), zhangmen (13LR-F), qimen (14LR-F) e taiyuan (9P-LU). In caso di insuccesso yinbai (1Rt-SP), tianfu (3P-LU) yinlingquan (9Rt-SP). Se si ha paura ed insonnia qihai (6VC-CV) yinjiao (7CV-VC) e daju (27St-E). Nelle insonnia ostinate utili le pillole Zhen xin dan (del maestro Shu Sanzhen) a base di Ziziphus jujuba leggermente arrostita. L) INCUBI (MEMG YAN): shangqiu (5Rt-SP) e' il punto piu' attivo. Il Qian jin ricorda che e' utile anche tianyou (16T-TR). Spesso si ha un vuoto al piede di destra, egno di turba del rene. In questi casi occorre trattare zutaiyang. Se gli incubi sono spaventosi e quasi terorrizzano o paralizzano l'individuo fare delle moxe (da 21 a 30) sui "tre peli" degli alluci. Ting Zi Wan e' una formulazione molto attiva. --------------------------------------------------------------------------------

Xiao Yao San

XIAO YAO SAN La prescrizione trae origine dalla «Tai Ping Hui Min He Ji Ju Fang» e si può considerare come derivata dalla altrettanto classica prescrizione «Si Ni San».Viene classificata tra le prescrizioni armonizzanti (he jie ji); tale categoria di prescrizioni consta di tre capitoli in base alle corrispondenti indicazioni: Per sindromi Shao Yang (he jie shao yang ji). Per disarmonia tra Fegato e Milza (tiao he gan pi ji). Per disarmonia tra Stomaco ed Intestini (tiao he chang wei ji).Xiao Yao San fa parte delle prescrizioni in uso per disarmonia tra Fegato e Milza. COMPOSIZIONE Chai Hu (Radix Bupleuri) 10g Fu Ling (Sclerotium Poriae) 10g Dang Gui (Radix Angelicae) 10g Zhi Gan Cao(Glycyrrhizae Preparata) 3g Bai Shao (Radix paeoniae alba) 10g Bo He (Herba Mentae) 3g Bai Zhu (Rhiz.Atractylodes M.) 10g Sheng Jiang (Rhiz. Zingiberis Recens) 6g Originariamente la formulazione veniva presentata sotto forma di polvere previa macinazione degli ingredienti; il dosaggio era di 6-9 g della polvere ottenuta dalla macinazione dei primi sei ingredienti con l'aggiunta di 6 g di Sheng Jiang tostato e 3 g di Bo He.I dosaggi riportati tra parentesi sono per uso decotto (tang). ANALISI DELLA FORMULA Chai Hu, l'imperatore, agisce per disperdere la stasi di qi di fegato; Dang Gui e Bai Shao nutrono il sangue del Fegato e lo rinforzano; Fu Ling, Bai Zhu e Zhi Gan Cao rinforzano la Milza e regolano lo Jiao Medio; Sheng Jiang serve da guida per aiutare Fu Ling Bai Zhu e Zhi Gang Cao a regolare lo Jiao Medio; Bo He aiuta Chai Hu a disperdere la stasi di qi di fegato. FUNZIONE Disperde la stasi di qi di Fegato, rinforza la Milza, nutre il sangue. INDICAZIONE Stasi di qi di Fegato con deficit di sangue. SINTOMATOLOGIA Dolore all'ipocondrio, mal di testa, vertigini, senso di distensione al seno, lingua pallida, polso teso e sottile. APPLICAZIONI Epatite cronica, gastrite cronica, sindrome menopausale, mastopatia, mestruazioni irregolari. PUNTI DI AGOPUNTURA CORRISPONDENTI Taichong (LR 3), Zusanli (ST 36), Sanyijiao (SP 6), Pishu (UB 20), Ganshu (UB 18), Qimen (LR 14), Xuehai (SP 10), Geshu (UB 17). ALTRI NOMI CON CUI E' INDICATA LA FORMULA Xiao Yao Wan (pillole), Bupleurum e Angelica, Bupleurum Sedative Pils. a cura di S. Scarsella a cura di S. Scarsella info@gmt2000.it [ Prima pagina ] [ Indice

Arnica in chirurgia estetica: con Photoshop i risultati si vedono

Archives of Facial Plastic Surgery Effect of Homeopathic Arnica montana on Bruising in Face-lifts Arch Facial Plastic Surg, 2006, 8 (1), 54-59 Objectives To design a model for performing reproducible, objective analyses of skin color changes and to apply this model to evaluate the efficacy of homeopathic Arnica montana as an antiecchymotic agent when taken perioperatively. Methods Twenty-nine patients undergoing rhytidectomy at a tertiary care center were treated perioperatively with either homeopathic A montana or placebo in a double-blind fashion. Postoperative photographs were analyzed using a novel computer model for color changes, and subjective assessments of postoperative ecchymosis were obtained. Results No subjective differences were noted between the treatment group and the control group, either by the patients or by the professional staff. No objective difference in the degree of color change was found. Patients receiving homeopathic A montana were found to have a smaller area of ecchymosis on postoperative days 1, 5, 7, and 10. These differences were statistically significant (P<.05) only on postoperative days 1 (P<.005) and 7 (P<.001). Conclusions This computer model provides an efficient, objective, and reproducible means with which to assess perioperative color changes, both in terms of area and degree. Patients taking perioperative homeopathic A montana exhibited less ecchymosis, and that difference was statistically significant (P<.05) on 2 of the 4 postoperative data points evaluated. Autore: Brook M. Seeley, Andrew B. Denton, Min S. Ahn, Corey S. ಮಾಸ್ Arnica in chirurgia estetica: con Photoshop i risultati si vedono Non sono certo i miracoli medioevali, tangibili, carnali e vistosi, lo zoppo che cammina, il cieco che vede, tuttavia i risultati che Arnica mostra di saper fornire nella chirurgia plastica sono rilevanti... di Massimo SaruggiaE' un articolo di Brook M. Seeley comparso sulla rivista statunitense di Chirurgia Plastica che ha attirato la nostra attenzione, articolo nel quale vengono studiati gli effetti antiecchimotici di diluizioni di Arnica montana in pazienti sottoposti a rhytidectomia (lifting facciale). Il catalogo dei lavori comparsi in letteratura sugli effetti protettivi di Arnica montana nel post-operatorio è ricco; in modo uniforme essi si avvalgono sempre dello stesso schema, debole e soggetto a numerosi bias (scale di valutazione soggettive - scale analogiche - scale a punteggio), Seeley introduce nel suo studio una nuova, sostanziale variante che dice qualcosa di diverso, svela un nuovo modello. Uno stile di esplorazione che fa esistere un po' di meno la soggettività del giudizio finale, poiché gli autori si affidano ad un software popolare e domestico come Adobe Photoshop che certamente rappresenta lo standard di riferimento per le analisi fotografiche, permettendo con facilità il confronto pixel-per-pixel delle immagini. Il Dipartimento di statistica medica dell'Università della California ha elaborato il disegno ed il protocollo di studio di Seeley. Sono state osservate 29 donne bianche; le pazienti sono state fotografate di profilo bilateralmente prima dell'intervento di lifting facciale e suddivise in maniera randomizzata in due gruppi omogenei; le pazienti hanno assunto, il giorno dell'atto chirurgico, la prima delle 12 dosi di Arnica (SinEcch, un composto contenente diluizioni centesimali di arnica, presente sul mercato statunitense) o di placebo. Le restanti dosi sono state assunte ogni 8 ore nei quattro giorni seguenti. Nel primo giorno post-operatorio, rimossi i drenaggi d'uso, le pazienti sono state nuovamente fotografate e sono stati raccolti i dati per la scala analogica visiva. La raccolta dei dati soggettivi e le fotografie sono state poi ripetute in quinta, settima e nona giornata. I risultati dello studio mostrano che sul piano soggettivo (registrato attraverso la scala analogica visiva) non vi sono differenze significative tra i due gruppi. Al contrario la valutazione strumentale, che ha utilizzato il software Photoshop, che permette di valutare le differenze delle immagini pixel-per-pixel, ha evidenziato che le pazienti in trattamento attivo mostravano una minore estensione delle aree ecchimotiche (dal 9,5% al 29,1%) in ogni momento del post-intervento, rispetto al gruppo di controllo. Il nostro domestico, quotidiano software Photoshop diviene così una freccia velocissima che si conficca nel bersaglio e ci mostra ciò che le sensazioni soggettive sembrano trascurare.Arch Facial Plastic Surg, 2006, 8, (1), 54Per leggere l'abstract >>> cliccare qui

giovedì 5 giugno 2008

Medicine Complementari in campo oncologico, il punto della situazione

Attraverso una semplice intervista che ha riguardato oltre 100 oncologi americani ed altrettanti che operano a Taiwan ed in Cina, gli autori hanno inteso verificare l'impiego di terapie complementari (CAM) in campo oncologico nel periodo 2004-2005. di Carlo di Stanislao Agopuntura ed erboristeria sono pratiche comunemente usate nella preparazione ad interventi chirurgici, chemioterapia e radioterapia e nella terapia di sostegno di condizioni frequenti quali la "fatigue", la nausea e il vomito, i deficit immunologici, etc. Per quanto concerne l'omeopatia, essa è ancora poco sviluppata, ma la più parte degli intervistati (anche in Cina e Taiwan), ritiene che possa utilmente inserirsi in piani terapeutici integrati nella gestione del paziente neoplastico. Anche un altro lavoro statunitense, realizzato nel 2004 dalla National Foundation for Alternative Medicine di Washington, DC (Richardson et al., Support Care Cancer, 2004) ci induce a ritenere l'omeopatia ancora poco diffusa in molti paesi e fra le CAM nelle terapia di supporto oncologico, anche se il 70% degli specialisti la ritiene teoricamente utile. I risultati di questa ricerca (e di quella del 2004) si discosta, in molti punti, da una precedente indagine su analogo argomento, sviluppata in America Latina tre anni fa (Samano et al., Eur J Cancer Care, 2005), in cui non solo l'impiego di CAM come integrazione era significativamente più alta del presente studio internazionale (il 96% contro il 75%), ma in oltre il 40% si ricorreva a rimedi omeopatici da soli, con risultati soddisfacenti nella prevenzione di reazioni indesirate da chemioterapici, secondo i 2/3 degli specialisti intervistati. Come scritto da Salvo Catania, dell'Osservatorio sulle Terapie non Convenzionali in Oncologia, alta è la fiducia degli italiani affetti da neoplasie circa l'omeoptatia. Il Format-Salute (del 2007) ha rilevato che, su 1000 intervistati, il 70% del campione era in cura con la medicina ufficiale e l'8% solo con le medicine non convenzionali, mentre il 22% ha fatto ricorso ad entrambe le medicine. Tra le terapie non convenzionali negli ultimi tre anni il 75% ha fatto ricorso alla omeopatia, il 13% alla fitoterapia, il 9% alla agopuntura e il rimanente 3% ha fatto ricorso ad "altre "terapie non convenzionali". Il dato pericoloso che emerge da tutte le ricerche (quelle citate ed altre), è la scarsa informazione dei pazienti e dei medici sulle CAM e la convinzione, errate in entrambi i casi, che CAM voglia dire "naturale" quindi innocuo o, al contrario, efficace al 100% e passibile di sostituire le metodiche scientifiche di approccio al problema. Andrebbe invece detto, chiaramente, che la verifica di molte terapie non convenzionali si basa il più delle volte solo sulla percezione soggettiva del paziente "riferita" al curante e quindi non misurabile in termini numerici esatti. La percezione sensitiva è strettamente correlata alla consapevolezza del paziente che è in atto una terapia su di lui. Infatti sono state fatte delle verifiche su alcune terapie in assenza di questa consapevolezza (ad esempio, senza avvertire il paziente che una terapia è in atto ) e si è visto che l'efficacia della terapia diviene nulla. Ora, nel caso del cancro, non si può rischiare di somministrare un rimedio che potrebbe non indurre, in quel paziente, alcuna risposta, e tralasciare protocolli medici e chirurgici di provata efficacia. Crediamo che, soprattutto in questo campo, alla medicina "convenzionale" vada riconosciuto il tentativo di migliorare le prestazioni producendo studi con rigoroso metodo scientifico; cosa che non sempre si fa in medicina "non convenzionale". Purtuttavia alle medicine complementari va riconosciuta una maggiore attenzione all'ammalato e soprattutto una maggiore capacità di ascolto cui, certamente sono dovuti buona parte dei buoni risultati descritti, anche come singole osservazioni o "cases series". Sicuramente, allo stato attuale, l'omeopatia (o le altre CAM) non va prescritta come cura prevalente (poiché potrebbe provocare ritardi dannosi); ma senza dubbio, il suo approccio diagnostico è di grande interesse, come lo sono alcuni risultati clinici, anche se aneddotici, nella terapia di supporto. Il lavoro di Lee et al. ha anche un motivo di interesse accessorio: medici cinesi e taiwanesi, che pure conoscono oltre alla biomedicina i principi (e gli effetti) di una medicina tradizionale millenaria, pure richiedono una maggior ricorso (ed investono speranza e fiducia) nei confronti dell'omeopatia.

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